12 marzo 2014

COMUNE E RISPARMIO ENERGETICO: AVANTI PIANO?


Non è passato un mese da che si è parlato pubblicamente di “Energia bene comune. Proposte per una nuova politica energetica del Comune di Milano”. Sabato 15 febbraio il convegno su una nuova politica energetica del Comune, era centrato su due temi fondamentali: da un lato l’organizzazione, nella struttura comunale, di un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE), coordinato da un Energy Manager (EM) e dall’altro la riqualificazione energetica del settore edilizio, pubblico e privato, intesa come strumento per attuare il risparmio energetico. Risparmio energetico che si impone per migliorare la qualità dell’ambiente cittadino, ridurre il consumo dei combustibili fossili non rinnovabili e, anche, generare risparmi nella spesa, sia pubblica che privata, per riscaldamento/condizionamento e illuminazione e, last but not least, creare lavoro e occupazione per le imprese coinvolte.

10_bavestrelli10FBUna occasione di colloquio tra il Comune di Milano con il City Manager Tomarchio e gli assessori Maran, Rozza e D’Alfonso, e i maggiori esperti italiani rappresentanti delle industrie ed enti interessati alla riqualificazione energetica: Albonico Presidente di AGESI, De Paoli direttore scientifico di Energy Lab, Picchiolutto del CTI, Pessina di SPES Consulting e Vidoni di ASSILEA.

Credo senza entrare nel dettaglio dei singoli interventi sia utile riassumere le considerazioni svolte e le raccomandazioni operative emerse dalle relazioni e dal dibattito che ne è seguito.

Il Comune ha già effettuato o intrapreso numerosi interventi di risparmio / efficientamento energetico: la revisione dei contratti di forniture energetiche, utilizzando e migliorando la convenzione CONSIP, con un risparmio di sola spesa, a pari consumo, previsto di oltre 4 milioni/anno; la convenzione con A2A per la realizzazione, in tre anni, di tutta l’illuminazione stradale del Comune a LED, con un prevedibile forte risparmio di energia e spesa, e con Milano che, se il progetto sarà effettivamente completato nel tempo previsto, e darà i risultati sperati, diventerà leader italiano e, forse, europeo nell’illuminazione stradale a led; un programma di riqualificazione energetica di 38 scuole, con finanziamento BEI, attraverso la Provincia, disponibile da diversi anni ,e solo ora in fase di emissione del bando per l’esecuzione dei lavori; l’ampliamento del numero di utenze comunali servite dal teleriscaldamento fornito da A2A.

Per quanto vada riconosciuto quanto fatto o impostato finora, tenendo conto degli strettissimi vincoli di bilancio e indebitamento, esso non è sufficiente. Troppo poco è stato fatto finora dal punto di vista di una gestione dell’energia, in quanto Bene Comune di tutta la cittadinanza, più razionale e rispettosa sia delle raccomandazioni derivanti dalle norme europee, sia dagli impegni presi dal sindaco firmando di nuovo il Patto dei Sindaci (dopo la pessima figura fatta dalla precedente amministrazione Moratti, che già aveva firmato nel 2008, senza poi adempiere ad alcuna delle clausole previste da esso), che di quanto richiesto dalla norma ISO 50001 sul Sistema di Gestione dell’Energia .

Ciò che si attende dal Comune, per completare l’opera per quanto riguarda la gestione energetica del suo patrimonio edilizio è la sollecita nomina dell’Energy Manager, definendone responsabilità, obiettivi e budget, insieme al fatto di cominciare a ragionare per obiettivi e non funzioni e quindi individuare una struttura interna all’Amministrazione comunale, con un responsabile di adeguato livello e competenze, che affronti il tema dell’Energia in modo diretto, risolvendo il problema attuale delle troppe funzioni comunali coinvolte, ognuna perseguente obiettivi diversi o, forse anche peggio, nessun obiettivo.

Così come sarebbe necessario formare e sensibilizzare il personale dell’Amministrazione sul tema del risparmio energetico, con particolare attenzione alla valutazione comparativa dei vantaggi/costi degli investimenti di efficientamento energetico e dei meccanismi di finanziamento tramite terzi (FTT), quali ESCO e Leasing in Costruendo: si tratta di fattori indispensabili a fare scelte ottimali che tengano conto dei vincoli di bilancio e indebitamento ma anche degli interessi dei cittadini. In particolare sono emersi dubbi, da parte degli esperti relatori, sul Teleriscaldamento, come soluzione ottimale per gli utenti e non solo per A2A.

Altrettanto importante affrontare un approccio di sistema, al di là delle lodevoli iniziative “spot” sopra elencate, assicurandosi che ogni intervento sia giustificabile da un calcolo tecnico/economico, e non solo dalla volontà del Fare. Dal dibattito è anche emersa la raccomandazione che la politica energetica, proprio in quanto “politica”, debba essere prerogativa del Comune e non delle imprese fornitrici dei servizi energetici, anche se partecipate (come è il caso di A2A), a garanzia del fatto che le scelte siano nell’interesse della cittadinanza tutta

Per quanto riguarda il patrimonio edilizio privato si dovrebbe migliorare la comunicazione alla cittadinanza degli interventi comunque effettuati o in corso, oltre a quelli sulla mobilità, per dissipare l’impressione diffusa che la nuova amministrazione abbia fatto poco o nulla nel campo e coinvolgere maggiormente i privati (cittadini e condomini) al perseguimento di obiettivi di efficienza energetica nell’edilizia privata esistente (per quella nuova ci pensa il PGT e il suo regolamento energetico): un passo avanti sono stati i Patti Chiari, illustrati dall’assessore Maran nel suo intervento

Raccomandazioni finali. Al termine del Convegno la consigliera Elisabetta Strada, che con Milano Civica ha promosso l’incontro, si è fatta carico di formalizzare le conclusioni in una proposta che verrà presentata in Consiglio Comunale, sugli interventi di tipo procedurale e organizzativo necessari ad attuare l’SGE e quindi a “cambiare marcia”, come del resto auspicato e dimostrato dalla presenza e dagli interventi del DG Tomarchio e dagli assessori coinvolti Maran e Rozza.

In particolare, sollecita nomina dell’Energy Manager, coordinamento stretto delle funzioni dell’Amministrazione coinvolte nella gestione dei consumi energetici, e relative spese, con l’obiettivo della realizzazione del Sistema di Gestione dell’Energia secondo la ISO50001 e attuazione di scelte strategiche mirate ed economicamente valide, attraverso anche l’istituzione di un Comitato per il Risparmio Energetico, con la partecipazione dei molteplici “saperi” disponibili nella nostra città (Università, Energy Lab ma non solo), formazione del personale comunale e sensibilizzazione della cittadinanza sull’efficienza energetica, chiavi queste ultime del successo di altre città europee “virtuose”, quali Bristol (UK) e Firenze, le cui esperienze sono state presentate e da cui si possono trarre esempi di “best Practices”.

 

Luciano Bavestrelli

 



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