29 gennaio 2014

RENZO PIANO E L’ARCHITETTO CONDOTTO ALLA MILANESE


Il portiere sociale, la badante di condominio, e l’“architetto condotto” saranno i nuovi eroi del micro welfare alla milanese? Sui primi due possiamo contare, il terzo è ancora tutto da inventare. Renzo Piano lo pensa come un architetto che si prende cura degli edifici malandati, ma noi ci auguriamo qualcosa di più. La nostra città cambia pelle, la società si evolve, cambiano i bisogni, vanno adeguate le risposte: all’ordine del giorno i suoi abitanti che sempre di più invecchiano.

05mattace04FBL’architetto condotto, uno che per professione progetta, proiecta, deve offrire la sua capacità visionaria, il suo essere immaginifico, e aiutare l’immaginario collettivo a riconoscere spazi e nuovi modi di abitare di cui ha bisogno. Difficile che l’architetto inventi il modello sociale, ma certo lo perpetua: le case di ringhiera a Milano sono lì a ricordarcelo.

Questa volta non tocca dare risposte alla Milano operaia dei primi del secolo scorso, si tratta di dare vita a soluzioni inedite per nuovi modus vivendi, e fronteggiare le sfide demografiche. “Alcuni dati. Gli anziani residenti a Milano con più di 65 anni sono 319.687 (anno 2012 – Ufficio Statistica Comune Milano). Le famiglie monocomponente o con persone sole rappresentano il 52,7% dei nuclei familiari residenti in città. Di queste 100 mila sono anziani. I cosiddetti “grandi anziani” con più di 80 anni sono 99.541, per la maggior parte donne (66.481). Gli anziani non autosufficienti sono circa 40.000. Sul territorio milanese sono stimate circa 32.000 badanti, tra regolari e irregolari.”

Sempre per restare sulle cifre e misurare l’impatto sulla collettività: “Il bilancio dell’Assessorato alle Politiche sociali nel 2013 è stato di 204 milioni di euro. Di questi, 91,8 milioni di euro (il 45%) sono stati destinati a servizi e sussidi per gli anziani.”.

Il Comune si attrezza e da una parte introduce servizi di assistenza compartecipati, in cui i cittadini bisognosi ma non indigenti pagano una piccola quota per assicurarsi un aiuto che ora si procurano a prezzi più alti, dall’altra promuove nuove forme di assistenza famigliare come la badante di condominio.

“Diverse famiglie combattono la loro quotidiana e dolorosa battaglia contro malattie come l’Alzheimer o la disabilità di un parente. A volte con una prossimità anche fisica tra persone con problemi tanto diversi tra loro ma tutte bisognose di attenzione, cura e aiuto. Nasce così, da un bisogno sociale in qualche modo condiviso, l’idea del badante di condominio, assunto direttamente dagli abitanti dello stabile ma formato e supervisionato da una pluralità di figure come il medico di famiglia, la Asl e l’ente locale. Si tratta di risposte ai bisogni della comunità che arrivano direttamente dal suo interno, interventi capillari mirati, il cosiddetto micro-welfare, un sistema più agile, snello e «giovane» che sarà chiamato sempre più spesso a sostegno del vecchio, tradizionale e ormai malandato modello di welfare.” La badante assiste ciascuna famiglia solo per qualche ora al giorno, secondo fasce orarie stabilite. Le famiglie dividono la spesa e la badante avrà uno stipendio pieno e il vantaggio di non doversi spostare da una parte all’altra della città, lavorando in uno stesso stabile.

Una nuova e parallela frontiera è quella del silver cohousing, la condivisione della casa da parte di chi ha i capelli d’argento, che l’architetto Sandro Polci, ricercatore del Cresme, propone “come una soluzione per la qualità urbana e sociale in terza età che affronta insieme il problema dell’invecchiamento della popolazione e delle crescenti difficoltà abitative. La percentuale in Italia di popolazione anziane è molto più alta di quella planetaria: nell’ultimo mezzo secolo la popolazione italiana è aumentata del 20%, quella anziana del 155%. Le spese per la casa, le bollette, la spesa incidono per l’80% del bilancio mensile: condividere una casa ristrutturata con spazi comuni può generare una “liberazione di risorse”. La sistemazione del patrimonio abitativo, ha la ricaduta positiva di reimmettere sul mercato nuove abitazioni.”. Il silver cohousing è già pratica diffusa all’estero.

Sempre di “sharing” si tratta: di servizi, di spazi, la badante, la casa. Una logica che premia sia la ratio economica che quella sociale. “Tra i risvolti positivi il fatto di favorire la socializzazione tra residenti. Spesso i vicini non si salutano neanche o si incontrano solo alle riunioni condominiali, dove ognuno tira fuori il peggio di sé. Il progetto della badante di condominio crea complicità e amicizia e aiuta a ricreare una comunità all’interno del condominio”. A Bologna l’iniziativa è stata promossa da Confabitare, l’associazione dei proprietari immobiliari.

Queste soluzioni promuovono un patto generazionale, alleggeriscono il carico di chi ha appena finito di badare ai figli ed è già chiamata a occuparsi dei “master” di famiglia, e insieme rimandano o elidono la scelta del ricovero in una RSA. Scelta che si fa ancora più dolorosa quando ci si trova in una RSA dagli ambienti asettici, troppo spesso squallidi, lontani da quel senso di domesticità e accoglienza cui tutti vorrebbero approdare. L’architetto condotto è responsabile di questo dolore, tutto a norma, tutto conforme, ma la bellezza si è persa in qualche normativa, dimenticata, sommersa.

E alla stessa stregua ci si può interrogare se nel nuovo regolamento edilizio la riduzione dei minimi dimensionali, le stanze potranno essere più piccole, non creerà più problemi a una soluzione di assistenza domiciliare, dove tutto si moltiplica e diventa più ingombrante, il letto, gli ausili, la carrozzella …

La prospettiva seducente è che la nuova share economy felicemente affermata nella mobilità cittadina cominci a propagarsi nei condomini, dalla Svizzera al profondo nord è di prassi la lavatrice condominiale, il commissario Wallander insegna: siamo disposti a condividere un’auto ma non a sciacquare un calzino nella stessa lavatrice? Il microcosmo condominiale si arricchisce, architetti siate pronti alla condotta.

 

Giulia Mattace Raso



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