11 dicembre 2013

I MILANESI E IL DIRITTO AL MUGUGNO


Mugugnano i milanesi e come se mugugnano! Per dirla tutta il mugugno è uno sport nazionale e deve essere uno sport di vecchia data se già i latini lo definivano “ius murmurandi”. Per loro era persino un diritto, “ius”, quasi un’insopprimibile umana pulsione e chi voleva sfogarsi, ma in epoca più tarda, doveva esser disposto a pagare: come i marinai genovesi. Durante la Repubblica Marinara di Genova i marittimi potevano scegliere tra due tipi di ingaggio: “con diritto di mugugno” o “senza mugugno”: chi firmava il contratto “con mugugno”, percepiva una paga inferiore, ma poteva lavorare mugugnando e brontolando.

Attenzio01editoriale43FBne però, oggi il mugugno è come la calunnia: “ è un venticello … si propaga si raddoppia … un tumulto generale …” per dirla con Don Basilio. E il sindaco Giuliano Pisapia se ne lamenta. In un’intervista a Radio Popolare si è sfogato: “ … già adesso possiamo dire che la città è profondamente migliorata ed è riconosciuto dappertutto. Dappertutto tranne che a Milano, ovviamente”. Ma se lo spiega da sé: “Purtroppo ci sono anche tante, troppe attese sulla città, anche al di là di quello che era il mio impegno elettorale”.

Una parola delle sue mi è difficile capire: quel “purtroppo”. Fossi in lui non mi lamenterei delle attese: è segno che i milanesi nutrivano speranze sul detto – gli impegni presi in campagna elettorale – ma anche sul non detto. Sono le speranze su di una persona presa per quello che dice ma soprattutto per quello che è. E i mugugni? Son di tanti tipi. Quelli che lo scontento l’hanno nel DNA, quelli dallo scontento preconcetto, i “laudatores temporis acti” che vanno a braccetto con quelli che “si stava meglio quando si stava peggio”. Ma ci sono anche quelli che hanno ragione: sono il non piccolo drappello di chi si domanda perché tante cose che non costano nulla, come la cortesia degli impiegati comunali, la loro sollecitudine nell’evadere le pratiche, la gentilezza di tutti quelli che hanno rapporti col pubblico, insomma perché tutto quello che dipende solo dalla volontà non venga fatto.

Sono quelli che si domandano perché alcune strade sono più pulite di altre, perché oramai nessuno bada più a chi usa il telefonino guidando, perché c’è chi sorpassa il tram a sinistra impunemente sotto gli occhi del vigile, perché nessuno abbia mai visto dare multe per eccesso di velocità in città, soprattutto di notte, perché i pali debbano essere storti. C’è chi si 01editoriale43domanda perché quando ATM sul suo sito ti indica un percorso da fare con i mezzi pubblici escluda per definizione il Passante ferroviario. Insomma, soprattutto quando i tempi economicamente sono bui, è chiaro che i nervi sono scoperti ma è proprio in quel tempo che l’amministrazione dovrebbe badare di più alle piccole cose che non costan nulla o poco, perche a non provvedere a quelle non ci sono scuse.

Ma c’è anche chi si domanda perché sia così difficile farsi ascoltare da “chi di dovere” in Comune e perché a chi contesta certe scelte, vedi i NoCanal, non si voglia dare una risposta credibile. Sin qui ho elencato cose che non costano nulla. Ma ritorniamo da dove siamo partiti: tutti riconoscono a Milano quello che i milanesi non vedono. Lo dice il sindaco. Anche questo è normale, il cambiamento quotidiano è inavvertibile per chi ci è dentro. Che fare allora. Lo si è già detto. Tra qualche mese scadrà la vera data di mezzo mandato: ci spettiamo un bilancio, magari al Dal Verme, che ci aggiorni su quel che è stato fatto, spesso inavvertibile per i non addetti ai lavori, e l’indicazione di quel che si pensa fattibile nel tempo che rimane: il solo modo per arrivare alla prossima scadenza elettorale preparati. Ma per le piccole cose il tempo è già scaduto.

 

Luca Beltrami Gadola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti