27 novembre 2013

PRIMARIE E NON: TUTTO IL MONDO È PAESE


A proposito delle primarie il Ministro Carlotti ha dichiarato: “Abbiamo assistito a un clientelismo che ha funzionato a pieno regime con un’organizzazione che non esito a definire paramilitare, con passaggi di danaro, con minibus che spostavano gli elettori … bisogna interrogarsi sulle regole del finanziamento delle primarie” e, quando sembrava essere pronta a delegittimare il risultato, è dovuto intervenire il primo ministro per raffreddare gli animi.

02marossi41FBSto parlando delle elezioni per scegliere il candidato a Sindaco di Marsiglia dei socialisti francesi e Anne Arlette Carlotti era la candidata favorita che non è riuscita neppure ad andare al secondo turno. Marsiglia, dove un’altra candidata, la senatrice Samia Ghali, ha perso al secondo turno contro l’ex spin doctor di Segolene Royal, Patrick Mennucci che l’ha sobriamente definita “l’araba” denunciando il di lei sponsor ed ex leader dei socialisti locali come l’organizzatore di una rete di malaffare; in risposta i sostenitori di Samia hanno sobriamente fischiato il Presidente della repubblica. I votanti sono stati circa 24.000 per una città dove nel 2008 gli elettori erano stati 270.000 al primo turno e 199.000 al secondo.

Anche il centrodestra ha fatto ricorso alle primarie, adottando per indicare il candidato a sindaco di Parigi addirittura il sistema di voto elettronico. Un giornale online ha però dimostrato che ogni “registrato” poteva votare più volte mentre diversi candidati minori hanno denunciato l’impossibilità di iscriversi nelle liste elettorali con conseguente richiesta di sospensione e polemiche a non finire. Inoltre il figlio dell’ex sindaco Tiberi (indagato per frode elettorale) sarà capolista di una lista dissidente in una delle municipalità non accettando le scelte della vincitrice delle primarie del centro destra

Polemiche sulla legittimità del diritto al voto vi sono stati in entrambi i campi in molti comuni dove si sono svolte le primarie, in generale gli sconfitti denunciano le iscrizioni dell’ultimo minuto e l’impossibilità di avere una base elettorale certa.

In Spagna il PSOE deciderà la formula delle primarie per la leadership nel prossimo gennaio, ma già oggi il Partito socialista Valenciano è stato autorizzato a tenere primarie aperte in previsione delle elezioni autonomiche anticipate. Ma il principio di selezionare il candidato attraverso primarie aperte nelle città con più di 50.000 abitanti deciso dal PSOE e lasciato all’autonomia di quelle che da noi sarebbero le singole federazioni é contestato in molte realtà.

Così a Rubi città di 75.000 abitanti a 15 chilometri da Barcellona, i socialisti hanno deciso di fare le primarie interne per soli iscritti e il sindaco uscente ha accusato “el aparato del partido” di fare politica al vecchio modo richiudendosi in logiche settarie prospettando una lista autonoma. Lo stesso avviene in altre città dove il dibattito è tra fautori dei diritti dei militanti e sostenitori delle primarie aperte.

Ma lo scontro più duro tra i socialisti è stato tra chi voleva anticipare le primarie per la candidatura a primo ministro a febbraio e chi le vuole tenere dopo le elezioni europee o a ridosso delle elezioni. La questione non è di poco conto, il leader dei socialisti Rubalcalba è ritenuto inadeguato da una parte dei leader locali a partire da quello di Madrid e anticipare le primarie significherebbe andare a uno scontro tra apparato e innovatori concentrando il dibattito più sulla leadership che sui contenuti. I “barones“, come vengono definiti in Spagna i sindaci e presidenti di Regione, hanno ottenuto di definire la questione della data nelle prossime settimane ma sopratutto hanno ottenuto di ridurre il numero di firme necessarie per presentarsi alle primarie dal 10% al 5% del totale degli iscritti e contemporaneamente hanno limitato la possibilità delle sottoscrizioni; per evitare quello che è avvenuto in Andalusia dove la candidata dell’apparato ha ottenuto così tante sottoscrizioni da rendere impossibile nei fatti la presentazione di altre candidature e lo svolgimento delle primarie.

La scelta delle primarie aperte, inoltre, è limitata al candidato alla Moncloa(*); tutte le proposte di eleggere con questo sistema anche il segretario generale sono state respinte nella recente conferenza nazionale del PSOE e rinviate al congresso.

A Barcellona, dove si svolgeranno le prime primarie aperte della storia dei socialisti, nel prossimo aprile hanno anche normato le spese che il candidato alle primarie a sindaco potrà sostenere: 50.000 euro complessivi di cui 10.000 al massimo di mezzi propri. Proprio la partecipazione alle primarie di Barcellona dove i socialisti contano 3.000 militanti e 7.000 simpatizzanti darà il segno del gradimento di questo nuovo modo di indicare i candidati.

E si potrebbe continuare con altri esempi e aneddoti, ma quello che volevo evidenziare è che il processo delle primarie del PD con conseguenti travagli non è un fatto “italiano” bensì generalizzato nel bene e nel male a tutta la comunità dei partiti di centro sinistra quindi, prima di fasciarsi la testa per le incongruenze e le contraddizioni delle primarie del PD, guardate all’estero che sarete rincuorati.

Walter Marossi

*) Il Palazzo della Moncloa è un edificio storico di Madrid, situato nell’omonimo quartiere, che, dal 1977, ospita la sede della Presidenza del Consiglio del Regno di Spagna e la residenza ufficiale del Presidente e della sua famiglia.




Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti