20 novembre 2013

EXPO PER TUTTI: PARTIAMO DAL DUOMO?


Expo rappresenta per Milano la grande occasione per mostrarsi al mondo, accettando la sfida di porsi come città ospitale e di accogliere quei venti milioni di turisti che secondo le previsioni visiteranno la città nel 2015. Il Duomo, simbolo per eccellenza di Milano e dei suoi cittadini, sarà la principale attrazione turistica per visitatori da tutto il mondo.

11steffan40FBHo avuto il privilegio di salire sul ponteggio durante i lavori di restauro della facciata, alcuni anni fa, con una visita organizzata dal Collegio Ingegneri e Architetti di Milano. Scoprire da vicino l’intrico delle guglie, poter toccare alcune statue. Salire fino al cospetto della Madonnina, ammirare lo skyline in costante evoluzione, spingendo lo sguardo fino a scorgere le Alpi è un’esperienza unica che tutti desidererebbero vivere, cittadini e turisti.

Scott Rains, direttore di “Rolling Rains”, un servizio on-line di informazioni sul turismo accessibile, venne a Milano nel giugno 2012 e raccontò di un’esperienza frustrante: ci vollero 45 minuti solo per trovare una guida che sapesse se e come una persona in sedia a ruote potesse andare sul tetto del Duomo. Sconsigliò la visita all’amico Simon Darcy, un professore dell’University of Technology di Sidney, con ingombrante carrozzina elettrica, con il quale abbiamo organizzato un seminario sul turismo accessibile all’Università di Milano – Bicocca nel luglio 2012. Nell’occasione inoltre, fu possibile trovare un solo albergo che potesse soddisfare le esigenze di accessibilità e di raggiungibilità desiderate dai due turisti esperti.

I turisti a Milano sono sempre più numerosi e il loro incremento mette una città come Milano, indiscussa meta di turismo culturale, di fronte alla sfida di soddisfare un insieme sempre più ampio di turisti, ciascuno con le proprie esigenze e aspettative. Sembrerebbe proprio nello spirito di un’accoglienza più inclusiva che la città si appresta a pensare anche al soggiorno di turisti con esigenze particolari, come famiglie con bambini, turisti con disabilità o con difficoltà di mobilità o percezione perché anziani, o che necessitano di accessi agevolati.

In questo contesto si inserisce il progetto promosso dalla “Veneranda Fabbrica del Duomo” che, dopo l’apertura del neonato Museo del Duomo, ha avanzato la proposta di realizzare un nuovo ascensore per il Duomo di Milano, con lo scopo di permettere a più turisti di accedere ai suoi punti più panoramici, godendo di un’esperienza unica e dello spettacolo che Milano offre dal suo tetto più prestigioso.

Il progetto porta la firma dell’architetto Paolo Caputo e prevede la realizzazione di un ascensore sul lato Nord della cattedrale, inserito in una struttura ideata ispirandosi a un ponteggio: sarà rimovibile dopo il termine di Expo e permetterà alle persone con disabilità di raggiungere le terrazze del Duomo, impresa fino a ora impossibile a causa di una serie di scalini di collegamento tra l’approdo dei due ascensori esistenti e le terrazze. Il nuovo ascensore, non solo agevolerebbe la salita alle terrazze costituendo un’alternativa alla salita a piedi attraverso le scale, bensì supporterebbe il servizio reso dagli ascensori presenti, la cui capienza massima è di sette persone, permettendo così anche una gestione più efficiente dei flussi di visitatori previsti.

Il progetto Caputo è tuttavia al centro di un acceso dibattito che vede schierati da un lato i suoi promotori, la “Veneranda Fabbrica del Duomo”, parte dell’amministrazione pubblica, il commissario di Expo e, dall’altro, la Soprintendenza, che non vuole concedere il benestare per la realizzazione dell’opera.

Si è generato un dibattito riguardante le caratteristiche del progetto: vi sono molte perplessità riguardanti la posizione, la statica e la conformazione della struttura, anche rispetto alle peculiarità artistiche e architettoniche della cattedrale e, al contempo, si fanno strada numerose proposte alternative al progetto. Non da sottovalutare la possibilità di realizzare una struttura ancorata ad altri edifici circostanti – magari La Rinascente potrebbe essere interessata? – e collegata al Duomo tramite una passerella.

Il nodo della questione sta nella mediazione tra due ordini di necessità: da un lato la volontà di preservare il patrimonio storico-artistico e tutelare il pregio architettonico del Duomo e, dall’altro, la necessità per Milano di presentarsi come città accessibile a tutti i turisti, determinando anche maggiori potenzialità di sviluppo del turismo urbano.

La proposta va considerata come un mezzo che renderà più comoda per tutti i turisti l’esperienza di visita, visto che la struttura può essere pensata per regalare ai turisti una visione panoramica sulla città anche durante il percorso stesso di salita e discesa.

Il 12 Novembre è stata resa nota la lista delle 7 città finaliste del prestigioso Premio europeo per le Città Accessibili 2014: Belfast, Burgos e Málaga, Dresda, Goteborg, Grenoble, Poznan. Il Premio Access City Award è un’iniziativa della Commissione Europea con il Forum Europeo della Disabilità per dare visibilità e premiare le città che hanno preso iniziative per migliorare l’accessibilità per le persone con disabilità anche in considerazione della crescente popolazione in età avanzata. Anche questa volta l’Italia, nonostante l’impegno di città come Venezia, non è arrivata a ottenere alcun riconoscimento.

Milano sta lavorando per un turismo accessibile a tutti, in vista di Expo?

 

Isabella Tiziana Steffan

Esperta in ergonomia e Design for All

 

 



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