30 ottobre 2013

STAMPA COMPIACENTE E LETTORE DELUSO: MARCHETTE E MATTONI


Il mio amato Corriere, il 10 ottobre 2013, mi ha proprio deluso. Sulle pagine milanesi è apparso un articolo che racconta delle meraviglie del nuovo quartiere di Porta Nuova, in costruzione oramai da anni. Invece di raccontarlo per quello che è, un perfetto esempio di operazione immobiliare in affanno toccata da tutte le difficoltà e assurdità che sta attraversando il settore immobiliare milanese e non solo, l’articolo a firma di Armando Stella si struttura come un pubbliredazionale a pagamento, tanto da farlo apparire, scusate il termine un po’ pesante, come una marchetta* a uso di Hines Immobiliare e del suo nuovo socio del Qatar.

MILANO 01 Ott 2012 - VISITA AL CANTIERE DI PORTA NUOVA, GRATTACIELI SPAZI VERDI, INAUGURAZIONE NUOVA PASSERELLA IN CORSO COMO CON PIAZZA SOTTO IL GRATTACIELO DI CESAR PELLI SAVOIA CATTANEO FARAVELLI  p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate - MILANO 2012-10-01 VISITA AL CANTIERE DI PORTA NUOVA, GRATTACIELI SPAZI VERDI, INAUGURAZIONE NUOVA PASSERELLA IN CORSO COMO CON PIAZZA SOTTO IL GRATTACIELO DI CESAR PELLI VISITA AL CANTIERE DI PORTA NUOVA EDILIZIA,CANTIERI EDILI,SOPRALLUOGHI - fotografo: Silvano Del Puppo / Fotogramma / FotogrammaPerché una marchetta? Perché, invece di raccontare la realtà di un quartiere in costruzione con i suoi pregi, i suoi difetti e descrivere la situazione reale del mercato della casa e del terziario in una città e in un hinterland che hanno un invenduto preoccupante, rovescia la realtà, descrivendo un paradiso terrestre dove sono tutti felici: operatori, futuri acquirenti, commercianti, cittadini etc, etc,.

Perché una tale mistificazione? Provo a leggere punto per punto l’articolo quotando, tra parentesi, i passaggi in qualche modo più esilaranti:

. . . «segnale di ripresa» contratti per dimore eleganti, prezzo medio di 9 mila euro al metro quadro – in leggera crescita – e lusso vero da 20 mila euro – il picco per un monolocale – . . . (Qui sembra che 9.000 €/mq non siano un granché per Porta Nuova, quindi si sono attrezzati anche per il lusso vero a 20mila, la bolla lì non scoppia mai)

. . . Abbiamo venduto appartamenti per 14 milioni di euro tra luglio e settembre che significa una decina di case nella fascia top di un mercato immobiliare pressoché fermo altrove. «Un segnale positivo», rimarca fiducioso Manfredi Catella, l’ad di Hines Italia. . . (la crisi è cosa d’altri ma ha dovuto farsi aiutare dal fondo del Qatar)

. . . L’operazione Garibaldi – Isola – Varesine è partita nel 2005 . . . Il 2012 e il 2013 sono stati gli anni dei cantieri verticali: (dopo i boschi anche i cantieri diventano verticali) . . . i grattacieli sono al tetto e il gigante Unicredit si staglia tra i dieci giganti architettonici più belli al mondo – fonte: CNN – (autentica manipolazione di una notiziola insignificante)

. . . .Ora è tempo di bilanci. . . (appunto!) Hines ha chiuso le trattative per oltre 190 delle 380 residenze costruite in quindici edifici . (Il 50 % dei compromessi registrati ??!) Corso Como chic (chic) è quasi esaurito. Gli ultimi piani delle torri andranno sul mercato per ultimi – e forse verranno messi all’asta – . . . (hanno venduto primi i piani bassi, quasi incredibile)

. . . . . Abbiamo il 30 per cento di compratori e investitori internazionali . . . . . (Fuga dal centro, come raccontava Edilnord negli anni ’70 per Milano 2) . . . il 70 per cento sono milanesi fuoriusciti dai Bastioni. Abitavano in via Senato, in via Mozart, a Missori. Supereranno le mura spagnole per traslocare a Garibaldi. . . .(Questa naturalmente è una sparata da televendita, me la vedo l’avvocato blasonato con vista su villa Necchi che molla tutto, scavalca le mura spagnole per andare a vivere in un condominio abitato da qualche calciatore, un po’ di russi, l’immancabile quota di nuovi ricchi che non hanno mai letto un libro, spruzzando il tutto con qualche volto noto a cui si è fatto un po’ di sconto sull’acquisto)

. . . Tutto ruota intorno a piazza Gae Aulenti . . . (il nuovo ombelico del mondo che Vittorio Magnago Lampugnani sul numero 827 – 828 di Casabella, rivista appena più affidabile in campo architettonico di CNN, ha definito così: “A Porta Nuova sta sorgendo un’accozzaglia di grattacieli architettonicamente abbastanza insignificanti, escluso forse il Palazzo della Regione di H. N. Cobb, con spazi pubblici talmente inospitali da far concorrenza alla più sfortunata città americana.” )

. . . cuore urbanistico e snodo culturale (culturale?) del progetto Porta Nuova: dal «cortile» (termine corretto) degli uffici Unicredit inizia un’area pedonale di oltre 160 mila metri quadri.  . . . È la zona già frequentata dai cittadini, la parte viva . . . (Non è vero, è frequentata da bande di ragazzini uguali a quelle che dalle banlieu arrivano ai Campi Elisi) . . . . ultimo store aperto è Nike, e ora si sussurra di un interessamento di Giorgio Armani. . . . (Manfredi Catella, l’uomo che sussurrava alle griffes!!).

(Epifanie di parchi e di cultura) . . . . Il parco pubblico, con la Biblioteca degli Alberi sviluppata dalla paesaggista olandese Petra Blaisse, prenderà forma dal prossimo anno, sarà (sarà) consegnato un pezzo per volta.  Il cantiere della Casa della Memoria sarà (sarà) allestito a fine novembre: per il centro di conoscenza, dialogo e studio è ipotizzata (è ipotizzata) una cerimonia d’inaugurazione il 25 aprile 2015.

E ancora (Archistar che sorvegliano) . . . Entro Natale aprirà (aprirà) ai clienti il supermercato Esselunga più grande di Milano . . . sotto piazza Gae Aulenti . . . . (sorvegliato dallo studio Pelli Clarke Pelli Architects) . . . (Coniugare verbi al futuro per il giornalista è facile ma la realtà dei ritardi ha dimostrato come gli annunci non sempre si traducono in fatti urbani concreti.)

(Comunque è tutto super) . . . Tour tra i palazzi. Il supermanager Catella a far da guida. I due grattacieli del Bosco verticale, le torri verdi disegnate da Stefano Boeri, saranno (saranno) consegnate nell’estate 2014 – in ritardo: un’azienda costruttrice è fallita ed è stata sostituita -. . . . (Questo è un cantiere che non ha pietà per nessuno)

. . . Nel settore Varesine è ormai (ormai) completata la progettazione dell’isola pedonale
– stralciato dal masterplan il centro culturale – (e la cultura??). La passerella sospesa su via Melchiorre Gioia sarà (sarà) percorsa dalla primavera. C’è un «buco», sulla carta e nel quartiere: nell’area già occupata dal Gilli Cube, passata dal gruppo Ligresti a Unipol, . . . (con i Ligresti facevano affari tutti adesso sono all’indice) . . . . potrebbe arrivare un nuovo edificio residenziale – abbandonata l’idea dell’hotel, l’iter è all’inizio-. Ultimo tassello, il «blocco terziario» aggiudicato da Hines agli architetti Michele De Lucchi e Mario Cucinella: due edifici, finiti nel 2015, accoglieranno (accoglieranno) il centro culturale Unicredit e una squadra di marchi commerciali.

Ma dopo tutti questi annunci la chicca arriva alla fine: Altri terreni, nuove speranze . . . (ma la lotta al consumo di suolo??): . . . . .«Sono certo che, con una proposta seria, ci sarà un dialogo costruttivo con il Comune anche per il Cerba», assicura Catella. Il riferimento è al Centro di ricerca biomedica avanzata sognato da Umberto Veronesi sulle aree del Parco Sud che, dopo il fallimento di Salvatore Ligresti, sono passate in mano alle banche. A Catella spetterà il ruolo di far decollare l’ambizioso progetto, oggi in attesa del via libera di Palazzo Marino.

(Per concludere siamo tutti in attesa di vedere la proposta seria che permetterà la costruzione del Cerba ma, sopratutto, leggere i futuri pubbliredazionali che saranno prodotti dal mio amato Corriere per farlo diventare, spero non definitivamente, l’house-organ di questo capitalismo di relazione che sta distruggendo il nostro paese e la nostra Milano).

 

Francesco Spadaro

 

marchetta* “. . . lavoro non impegnativo fatto per compiacere qualcuno.” (Treccani.it)

 

link articolo originale:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_ottobre_09/residenze-porta-nuova-20-mila-euro-metro-quadrato-un-monolocale-e56cca32-310e-11e3-b3e3-02ebe4aec272.shtml



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