16 ottobre 2013

cinema – VIA CASTELLANA BANDIERA


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VIA CASTELLANA BANDIERA

di Emma Dante. [Italia – Svizzera, 2013, 94′]

con. Emma Dante, Alba Rohrwacher, Elena Cotta, Renato Malfatti, Dario Casarolo

Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2013, Via Castellana Bandiera segna l’esordio cinematografico della palermitana Emma Dante, attrice regista e autrice tra le più importanti del teatro italiano contemporaneo. La storia, tratta dal suo romanzo omonimo e sceneggiata insieme al conterraneo Giorgio Vasta, si svolge a Palermo durante una calda giornata estiva, in una parte della città senza bellezza. L’azione è concentrata nella reale via Castellana Bandiera, trasformata dalla scenografa Emita Frigato in uno stretto vicolo dove due macchine si ritrovano una di fronte all’altra: nessuno vuole cedere il passo e nasce un duello tra le due donne al volante.

Da una parte Rosa (la stessa Dante), scontenta di essere tornata nella città d’origine per accompagnare la fidanzata Clara (Alba Rohrwacher) al matrimonio di un amico. È da subito arrabbiata Rosa, scorbutica con Clara, e sembra covare l’ostinazione feroce che poi mostrerà nella contesa. Dall’altra l’anziana Samira (Elena Cotta, vincitrice della coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile), che è appena stata sulla tomba della figlia e viaggia – e vive – con i parenti acquisiti della famiglia Calafiore (benissimo interpretati da attori della compagnia fondata da Emma Dante, ‘Sud Costa Occidentale’, e da attori non professionisti).

Samira non dice una parola ma guarda con occhi espressivi, di volta in volta allucinati, ammiccanti, terribili. È come inebetita dal dolore e condurrà la sua battaglia fino alle estreme conseguenze. Intorno alle due donne, gli sguardi e i commenti degli abitanti della strada e le manovre dei Calafiore che cercano di approfittare della situazione raccogliendo scommesse “su chi ha le corna più dure”. È un’umanità agghiacciante che emerge, ridotta agli istinti primordiali, desiderosa solo di prevalere e arraffare, e il fatto che la strada, nel corso del film, si allarghi un metro alla volta, senza quasi che ce ne accorgiamo, sino alla rivelazione finale, sottolinea la condizione di rabbia cieca in cui viviamo.

Via Castellana Bandiera è un’opera prima potente e anche se forse Emma Dante non ha ancora trovato uno stile cinematografico personale, ci sono momenti molto belli come l’ultima lunghissima inquadratura, che inghiotte tutti gli sventurati protagonisti della storia.

I suoni e i dialoghi, spesso in dialetto, sono stati registrati da due valenti fonici milanesi: Paolo Benvenuti e Simone Olivero.

Kaspar H.

In sala a Milano: Anteo Spazio Cinema

questa rubrica è a cura di Anonimi Milanesi

rubriche@arcipelagomilano.org



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