2 ottobre 2013

I DIRITTI DEGLI ITALIANI TRA IGNORANZA E SOLITUDINE


In Italia le famiglie a rischio di povertà sono in aumento: secondo il rapporto ISTAT 2012 oltre 9 milioni di persone in povertà relativa e quasi 5 milioni in povertà assoluta. L’emergenza riguarda quasi un italiano su quattro.

10bramante33FBE se è un dato di fatto la forte associazione tra povertà, bassi livelli d’istruzione, bassi profili professionali ed esclusione dal mercato del lavoro, oggi neppure un livello di istruzione medio alto e un lavoro garantiscono più dal rischio di cadere in povertà assoluta, soprattutto quando altri membri della famiglia perdono la propria occupazione. Oltre che tra le famiglie di operai e di lavoratori in proprio, la povertà assoluta aumenta infatti anche tra gli impiegati e i dirigenti.

Con un eufemismo poi sette milioni sono in disagio lavorativo, disoccupati, precari, in cassa integrazione; oltre due milioni di giovani Neet, così scoraggiati dalla situazione di un mercato del lavoro sempre più difficile per le giovani generazioni che non studiano, non cercano più lavoro e non sono nemmeno coinvolti in attività formative. Derubati della speranza.

‘La povertà ruba la speranza, la dignità e i diritti’, con questo motto si presenta la campagna del Gruppo Abele ‘Miseria ladra’, con una serie di proposte concrete per rispondere con impegno sociale collettivo alla dilagante crisi materiale e culturale della nostra democrazia.

Negli ultimi giorni a Piacenza dalla sesta edizione del Festival del Diritto – ‘Le incertezze della Democrazia’ – si è molto parlato di incertezze in termini economici e di rispetto dei diritti, di rapporti tra le classi sociali e delle gravi e preoccupanti problematiche della convivenza civile. Il professor Stefano Rodotà, responsabile scientifico del Festival, si è detto molto colpito dalla rilevazione Istat 2012 sulla situazione di difficoltà economica in Italia, che significa poi difficoltà personale, difficoltà sociale, esclusione stessa dai circuiti della democrazia.

La democrazia ha un fondamento in diritti fondamentali, in principi, in valori, ma il fatto stesso che tutti i giorni ci siano persone escluse dalla tutela della salute, prive di lavoro, che fanno fatica per avere un’istruzione e per trovare una casa è sintomo di fragilità della nostra democrazia. La democrazia diventa incerta quando i diritti delle persone sono labili e senza i diritti la democrazia si impoverisce, si rimpicciolisce, si allontana dalle persone.

Le incertezze della democrazia nella vita quotidiana rischiano di diventare i drammi della democrazia, come afferma Gustavo Zagrebelsky: che ne è del lavoro come diritto? dei doveri di solidarietà sociale? dell’uguale dignità di tutti i cittadini? dell’ambiente come patrimonio comune? della funzione sociale della proprietà? degli obblighi tributari che devono ispirarsi alla progressività? dei diritti sociali come l’istruzione, la salute, la protezione dei più deboli?

Un augurio per il rafforzamento della democrazia è il superamento delle diseguaglianze, è il godimento dei diritti fondamentali, a partire da salute e istruzione, lavoro e abitazione, e della dignità sociale in una società inclusiva, libera da pregiudizi e che possa riscoprire il senso della solidarietà.

Al momento una risposta possibile all’incertezza è nella formazione e nella partecipazione dei giovani e di giovani anche al Festival del Diritto ce n’erano tanti.

 

Rita Bramante

 



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