3 luglio 2013

L’EXPO E I 6 MONDI POSSIBILI


Nella sala conferenze del Palazzo delle Stelline le bandiere blu stellate non sanno ancora in che mondo li sta per collocare il convegno organizzato da Mondohonline, l’associazione di professionisti volontari per l’integrazione di disabili motori che ha dichiarato guerra agli handicap sociali. “Disabilità fisiche contro le disabilità sociali” è il senso del suo agire. Mentre si riducono a vista d’occhio i giorni che separano Milano dall’Expo, l’associazione cerca di guardare attraverso la finestra del futuro 2015, convinta che alle opportunità della nutrizione occorra più capitale umano che cemento.

Mondohonline si è messa a lavorare sui Paesi del pianeta con l’aiuto di un sofisticato software di analisi multifattoriale, non “un solo mondo da nutrire” ma almeno “sei” sono emersi dalle sue banche dati. Una visione alternativa a quelle del “pensiero unico” o della “intricata complessità che, per giunta, si fa liquida”. Le nuove attività necessarie al pianeta e alla città richiedono e un altro tipo di visione, bisogna ripartire dallo studio faticoso delle differenze, chiarirle e trasformarle in opportunità non solo per i cittadini della vecchia Europa in crisi, ma anche per i popoli che vivono la trasformazione delle loro società. I sei mondi rappresentati dall’Atlante della Nutrizione di Mondohonline vanno in questa direzione e ridefiniscono ogni Paese in base al livello di sviluppo (sociale, economico, sanitario e urbano), e ai suoi gradi di biodiversità. La biodiversità è stata calcolata sia nella sua connotazione generale, come numero di specie animali e vegetali, sia sotto i profili agri colturali e alimentari, come numero e ripartizione di colture disponibili e di alimenti consumati. I criteri adottati per comprendere i fabbisogni nutrizionali non sono dunque geografici e il pianeta è stato ridisegnato in nuovi confini che superano gli stessi continenti. Ne riassumiamo i tratti fondamentali:

Mondo 1: “Insicurezza alimentare e bisogni di sovranità”. Il primo mondo che s’incontra sulla mappa è il più povero, segnato dalla diseguaglianza sociale e di vita e da problemi di sovranità alimentare e territoriale. I consumi di sorgo, manioca e mais sono sopra la media e i livelli di mortalità infantile sono i massimi del pianeta. Comprende molti Paesi dell’Africa centrale ma anche la caribica Haiti. Gli handicap da sottonutrizione sono i più gravi e le emergenze alimentari s’intrecciano a guerre ricorrenti. È il più “assistito “in termini di aiuti alimentari e il più depredato dalle ricchezze minerarie e delle terre coltivabili. Il più povero dei mondi registra ancora molto spreco di produzioni alimentari a terra, indubbio segno di filiere alimentari spesso ancora allo stato embrionale. Della debolezza si avvantaggiano Stati più sviluppati alla ricerca di terre fertili e imprese multinazionali più potenti dei singoli Sati locali che agiscono secondo le regole dei mercati poco sensibili alle culture alimentari e sociali locali.

Mondo 2: “Biodiversità e potenzialità di sviluppo” è il mondo che si trova al centro del polo superiore della biodiversità. Mais, zucchero frutta, manioca, pollame e birra sono consumati più della media da un mondo che ingloba molti Paesi dell’America latina centrale dal dinamico Brasile, ma anche i Paesi più dinamici del sud e sud ovest africano e Cuba. Ha il primato assoluto degli scarti alimentari cui abbina quelli delle obesità e iperglicemie. Ha la più ricca biodiversità naturale esistente nel pianeta. La densità della sua popolazione agricola non è elevata a così come non lo è quella della popolazione in generale, i processi di urbanizzazione sono ancora in sviluppo. Qui gli Stati nazionali stanno cercando in varie forme di governare o non subire i processi tipici delle transizioni tra diversi stadi di sviluppo economico e non sempre riescono a mantenere il controllo dei loro enormi patrimoni naturali che, di fatto, contribuendo all’equilibrio della biosfera sono tra beni i comuni indispensabili al pianeta.

Mondo 3: “Tra petrolio e turismo”. Una strana definizione per un mondo in cui convivono contesti con storie e caratteri differenti accomunati però da analoghe problematiche nutrizionali e patologie alimentari. È il piccolo ma significativo aggregato dei Paesi che consumano più della media zucchero, pesce, pollame e ovini e olio di palma. Vi troviamo i ricchi e “occidentalizzati” Paesi arabi e asiatici sovrani delle loro ricchezze petrolifere e i più poveri Paesi caraibici e polinesiani fortemente influenzati dalla cultura di un turismo occidentale attratto dalle loro bellezze naturali. Sembrerebbe quasi un modo unito dalla debolezza delle sue radici storiche che hanno vissuto il salto da rapporti di colonizzazione antichi a inattese rendite di posizione nuove colonizzazioni culturali.

Mondo 4: “Biodiversità, ineguaglianza e crescita”. Il sudest asiatico è al centro e di questo mondo che si alimenta in misura superiore alla media di riso, manioca, pesce e suini. Vi troviamo la grande, dinamica, democratica e molto ineguale India. Sono Paesi in cui la mortalità infantile è ancora sopra la media e la densità di popolazione è a livelli massimi. Il reddito procapite è molto basso ma i prodotti interni lordi sono cresciuti moltissimo negli ultimi venti anni. Gode delle precipitazioni annue più elevate della media generale e la densità di agricoltori è elevata mentre non lo è la popolazione urbana. Il suo livello di biodiversità naturale è tra i più elevati. La tumultuosa crescita del PIL spesso all’insegna delle libertà dei mercati non sembra aver assicurato altrettanto sviluppo sul piano delle aspettative di vita sana né mitigato le diseguaglianze in misura sostanziale.

Mondo 5: “Varietà di consumi alimentari e sviluppo economico”. I Paesi a più alto livello di urbanizzazione e sviluppo economico sono presenti in questo mondo che riunisce l’Europa, l’America del nord, l’Australia e oltre a Corea del Sud e Giappone. Ne fa parte da pochissimo anche la grande Cina. Quasi tutti i tipi di alimenti sono consumati in misura superiore alla media e i primati riguardano vino, birra, burro grassi, uova, carni di bovini, suini e latte. È anche il mondo in cui il livello di consumo delle risorse ambientali è più elevato e l’approvvigionamento di alimenti internazionali più sviluppato. Il Pil medio è cresciuto fortemente negli ultimi venti anni anche grazie all’apporto dell’area asiatica, mentre quello dell’Europa è in declino. In particolare la Cina è riuscita a incrementare molto il suo indice di sviluppo umano e assicurare infrastrutture pubbliche che la vicina India non è riuscita a realizzare Per questo mondo, incominciano a porsi i problemi dell’esaurimento delle terre fertili già soggette al massimo impiego di fertilizzanti, del fabbisogno di energia che si cerca di compensare con la produzione di biocarburanti, e della gestione di concentrazioni urbane che frammentano i territori e sviluppano megalopoli.

Mondo 6: “Scarsità di acqua”. È il mondo nutrizionale che si distingue per la sua bassa biodiversità dovuta all’aridità di ambienti nei quali anche le specie vegetali e animali fanno fatica a prosperare. È il mondo che si ciba più della media di grano, ovini e prodotti vegetali. Comprende molti paesi dell’Africa settentrionale e giunge a inglobare la lontana Mongolia. È anche il modo a più alto tasso di popolazione islamica. Sta sviluppando molto le coltivazioni di olio di palma per uso non solo alimentare umano, i vegetali e in generale combatte l’aridità dei terreni potenziando la varietà di colture agricole. Il contatto ravvicinato con le economie e culture europee lo rende permeabile a tensioni che impattano su suoi percorsi di sviluppo istituzionale e culturale .

I Mondi dell’Atlante Nutrizionale di Mondohonline esprimono specifici fabbisogni di competenze, servizi, tecnologie e prodotti ma anche la necessità di valorizzare attraverso il cibo, le identità, le tradizioni, i valori economici e culturali di un pianeta che sta mutando rapidamente alla ricerca di un suo nuovo equilibrio.

 

Carlo Alberto Rinolfi

 

 

Le sintesi delle relazioni del convegno sono disponibili su www.mondohonline.it



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