22 maggio 2013

MILANO CITTÀ SANA: UNA CULTURA DEL VIVERE


La città metropolitana milanese ha ospitato l’undicesima edizione del meeting nazionale Città Sane – OMS, un’occasione per mettere al centro del dibattito i temi della comunicazione e della partecipazione per la promozione della salute nell’Anno europeo dei cittadini.

Il godimento del massimo livello di salute raggiungibile – senza distinzione di etnia, genere, età e condizione socioeconomica – è uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano, come sancisce la Costituzione dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Le politiche comuni di riferimento ‘Salute 2020’, concordate dai 53 Stati membri della Regione Europea dell’OMS, aspirano a ridurre le disuguaglianze nella salute e a migliorare in misura significativa il benessere delle popolazioni, con un’attenzione particolare al sostegno della parte più vulnerabile e indigente, alla presa in carico e all’ancoraggio delle condizioni più marginali (3).

Negli ultimi decenni la salute è notevolmente migliorata, ma non in maniera equa ovunque e per tutti; anzi in molti casi il vacillare delle economie sotto l’impatto della crisi sta approfondendo le disuguaglianze e incombono minacce per la sostenibilità dei sistemi sanitari e di previdenza sociale.

È particolarmente importante porre l’accento in maniera strategica sulla promozione di stili di vita sani, favorendo l’orientamento verso scelte individuali e collettive salutari in materia di alimentazione, sicurezza e mobilità e responsabilizzando alla cura di sé, all’esercizio attivo dei diritti di cittadinanza e alla collaborazione di tutti per il bene comune.

Il meeting ha dato voce alle buone pratiche in materia di salute attraverso il servizio pubblico, alle azioni possibili di sviluppo del welfare cittadino, all’interno di una concezione unitaria delle politiche della città, in cui il tema della salute si intreccia con quello della casa e dell’urbanizzazione, della riappropriazione e della condivisione degli spazi pubblici, della mobilità sostenibile e della cura dell’ambiente. Walking, jogging, swimming or cycling half an hour a day, keeps the doctors away!

La sfida educativa di una sana alimentazione e di una dieta corretta a partire dai più piccoli, la lotta alla sedentarietà e all’obesità con l’attività fisica collettiva – gruppi di cammino, nordic walking, tutti a scuola e al lavoro in bicicletta, ginnastica a domicilio per anziani, passeggiate per la salute… – e occasioni di aggregazione, circoli benessere, gruppi di self help, che riconnettano persone e generazioni. Tanti spunti per cambiare le nostre abitudini pensando alla salute e all’ambiente.

Il problema della salute è culturale e come tale va affrontato, investendo sulla self care e su stili di vita sani, costruendo insieme alla città un processo innovativo e partecipato di politiche sociali, alimentato dall’impegno sul tema della salute anche di settori non strettamente sanitari. Tutti i settori che hanno a che fare con la salute, dall’istruzione alla cultura, dai trasporti allo sport, dall’agricoltura al turismo devono stringere un’alleanza per concorrere a definire in maniera sinergica buone politiche per la salute, ottimizzando così impegno e risorse.

Rita Bramante

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti