15 maggio 2013

IL JAZZ A MILANO È IN PIAZZA GAE AULENTI


AH-UM Milano Jazz Festival, nato nel 2000, dopo una serie di riflessioni sul ruolo del festival rispetto alla città dal 2010 è “uscito” per dar vita a manifestazioni diffuse sul territorio sia nei luoghi deputati alla musica (teatri, music club…) e non (gallerie d’arte, spazi polifunzionali, negozi…). Ora il luogo ideale è parso da subito il Quartiere Isola. Attualmente AH-UM è un festival di approfondimento culturale a carattere territoriale, realizzato attraverso una ricca rete di scambi, collaborazioni e sinergie tra realtà culturali e commerciali. AH-UM è un laboratorio permanente, capace di creare relazioni tra musicisti, operatori culturali, commercianti e pubblico dentro un territorio con una forte connotazione tradizionale, seppure in continua evoluzione.

Fatta questa breve premessa viene però istintivo osservare che è strano, soprattutto dopo i tanti risultati ottenuti, questo festival non sia entrato in modo dirompente nell’agenda di amministrazioni pubbliche e/o di enti privati, tenuto conto soprattutto dell’impatto e del ruolo economico e sociale che la manifestazione ha assunto specie in anni recenti, da quando ha trovato casa presso il Quartiere Isola. Ma questo non è l’ambito adatto per alimentare un dibattito – seppure necessario – su come andrebbe sostenuto “l’unico erede dei gloriosi festival che la città ha perduto”, come ha segnalato alcuni anni fa la rivista Musica Jazz. Quest’anno per l’Apertura si è deciso di realizzare un evento di grande impatto in un sito d’importanza strategica per la città e che ha da qualche tempo ricadute sostanziali sul Quartiere Isola: la nuova piazza Gae Aulenti. La piazza è il cuore del progetto Porta Nuova, un ambizioso intervento che ha profondamente ridisegnato lo scenario urbano attraverso la realizzazione di nuovi edifici istituzionali, commerciali, culturali, residenziali e di verde pubblico, in direzione di una Milano sempre più moderna e vicina agli standard internazionali. Piazza Gae Aulenti è un importante nodo di congiunzione tra storici quartieri milanesi (come la zona Brera-Garibaldi e il Quartiere Isola), che ci auguriamo divenga “l’agorà” che manca da tempo a questa città.

AH-UM realizzerà la prima sonorizzazione di questo luogo proponendo un concerto di Marco Massa autore in rapida ascesa che si è aggiudicato nel 2011 il Premio Sergio Endrigo con il brano “Cara Milano”, intensa dichiarazione d’amore nei confronti della nostra città (una scelta, dunque, tutt’altro che casuale). Massa condividerà il palco con una band di eccellenti jazzisti come i fratelli Marco e Paolo Brioschi (tromba e pianoforte), il contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer e il batterista e percussionista, Francesco D’Auria. Ospite illustre di questo concerto sarà il celebre cantautore Francesco Baccini, vincitore della Targa Tenco 2012 come miglior interprete.

Come nelle edizioni passate, uno dei momenti più significativi del festival sarà dedicato alla realizzazione un ricco circuito di concerti, organizzati all’aperto o al chiuso, coinvolgendo gallerie d’arte, music club, locali, ristoranti e negozi, dall’ora dell’aperitivo a notte fonda. A questo circuito è stato dato il nome di Isola Jazz Club e rappresenta uno “spazio” dedicato in larga misura a musicisti emergenti, con l’obiettivo di valorizzazione interpreti e progetti meritevoli per originalità e per qualità musicali, artistiche, testuali e interpretative. In termini numerici Isola Jazz Club quest’anno vuol dire 5 giornate (con un picco rilevante venerdì 24 maggio), 19 luoghi, 28 concerti, 84 musicisti e sicuramente alcune migliaia di ascoltatori che potranno ascoltare Hard Bop, Jazz Rock, Mainstream, Jazz Flamenco, Blues, Free, Folk e Funk. Insomma il pubblico potrà scegliere ciò che più gli piace o incuriosisce, girando di luogo in luogo.

Isola Jazz Club, ovvero il Quartiere come “casa del jazz” a Milano. Isola Jazz Club perché non esiste più un luogo ufficialmente riconosciuto da tutti per il jazz – come poteva esserlo il Capolinea per intenderci – e anche il Blue Note (che pure è all’Isola)  non è mai riuscito a colmare quel vuoto. Questo può dispiacere a tutti coloro i quali hanno vissuto il jazz milanese, specie degli anni ’70 e ’80, ma sono cambiate molte cose, è cambiata la società, sono cambiati i musicisti, il pubblico, i giornalisti, i luoghi, la città. È cambiato il modo di fare musica ed è cambiato il modo di fruirla. Così abbiamo provato a immaginare un “mo(n)do nuovo di fare musica”, invadendo le strade e rovesciando la città a favore di tutti coloro che vivono l’esperienza sonora come un occasione di riscatto culturale oltre che di piacere. Perché la musica – oltre a essere un patrimonio inestimabile di emozioni e di esperienze personali – è sopra ogni cosa “condivisione”. Perché la musica non è altro che un luogo dove si sta bene!

La chiusura del festival spetterà a un altro progetto speciale: la Artchipel Orchestra. Presentata in anteprima all’Ah-Um Milano Jazz Festival 2010, Artchipel Orchestra è un progetto del batterista, compositore e direttore d’orchestra Ferdinando Faraò, un esperimento del jazz italiano che ha dato ottimi risultati di gradimento presso il pubblico e la critica sino ad aggiudicarsi il primo posto come “migliore formazione” nella classifica Top Jazz 2012 della rivista Musica Jazz. Il progetto musicale di Artchipel, si apre a un nuovo percorso di ricerca, basato sulle composizioni di Soft Machine, Robert Wyatt, Hugh Hopper e Mike Ratledge, riproposte in chiave jazzistica contemporanea e che faranno parte del secondo cd. Segnaliamo che prima dell’orchestra si terrà il concerto solista del chitarrista Valentino Tamponi già direttore del Taphros Jazz Festival che, da quest’anno è gemellato al festival AH-UM.

Insomma, AH-UM non è solo un evento musicale ma un’occasione importante per ripensare all’uso dei luoghi urbani, oltre che a sperimentare nuovi modi di fruire della cultura e della socialità. Guardate il programma, consultate la mappa, venite a trovarci e passate parola perché l’Isola merita un festival mondiale… e noi lo facciamo crescere, di anno in anno, con passione e dedizione! Per informazioni ci trovate su www.ahumjazzfestival.com

 

Antonio Ribatti

 



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