8 maggio 2013

musica


PIANO CITY A MILANO

In questo fine settimana la città sarà sconvolta da un vero e proprio ciclone … pianistico; per il secondo anno di seguito si svolgerà a Milano una sorta di festival del pianoforte, con più di 260 “eventi” (7 tipologie di concerto: 121 city concert di cui 15 “in cortile”, 96 house concert, 19 special concert, 15 guest concert, 8 piano kids, 5 educational concert) che da venerdì 10 a domenica 12 maggio vedranno protagonista quel meraviglioso strumento supporto fondamentale, per più di due secoli, di ogni genere di produzione musicale.

Piano City – lo raccontavamo l’anno scorso – è stata inventata dal pianista tedesco Andreas Kern che in un weekend dell’ottobre 2010 a Berlino organizzò 70 concerti di pianoforte fra cui quello di Ludovico Einaudi, unico italiano invitato, che si innamorò dell’idea e volle riprodurla a Milano. L’anno scorso Einaudi riuscì a organizzare circa 160 eventi-concerti, quest’anno ha superato ogni previsione. Per tre giorni si ascolterà il suono del pianoforte nei luoghi più simbolici della città e nelle abitazioni private dei milanesi che vorranno aprirsi al pubblico, ospitando concerti dai generi più diversi eseguiti da professionisti, studenti, semplici amatori.

Con la sponsorizzazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano (merito che va ancora riconosciuto a Stefano Boeri), di Banca Intesa e di Edison, con la collaborazione della Civica Scuola di Musica e del Conservatorio “G. Verdi”, con il sostegno dei tanti che metteranno a disposizione i pianoforti, si vedranno alle tastiere alcuni fra i più noti pianisti, italiani e non, come Michele Campanella, Monica Leone, Ricciarda Belgiojoso, lo stesso Ludovico Einaudi e Carlo Boccadoro, Davide Cabassi, Andrea Rebaudengo, Michele Di Toro, Cesare Picco, Alice Baccalini, Luca Schieppati con tanti altri che daranno vita al fittissimo calendario. Il limite di Piano City consiste proprio nel fatto che, con tutti questi eventi, gli spettatori non ne potranno godere che una minima parte e dovranno faticare non poco per rovistare nel programma (in www.pianocitymilano.it, ci si può anche prenotare, peraltro gratuitamente) e per scegliere che cosa ascoltare.

Il concerto inaugurale intitolato “Cut the jam” si svolgerà venerdì sera davanti al PAC in via Palestro, con 21 pianoforti posizionati lungo la strada – chiusa al traffico per l’occasione – sui quali saranno eseguite musiche di Nyman, Rossini, Lourié Formes, Nancarrow, Lombardi e Riley; prodotto con il Conservatorio G. Verdi e diretto dal maestro Daniele Lombardi, il concerto sarà strutturato in due set separati, uno alle 20 e l’altro alle 22, e concluderà la serata, nel giardino della Villa Reale, una lettura di Filippo Timi accompagnato dal pianoforte di Ludovico Einaudi.

Il cuore di Piano City sarà costituito, come l’anno scorso, dagli House Concert, una formula molto stimolante per la speciale atmosfera che si crea quando uno spazio così privato, come quello della abitazione, viene aperto al pubblico e si trasforma in luogo di incontro e di riflessione musicale; e come si è detto sono un centinaio i milanesi che si sono resi disponibili ad aprire la loro casa! Particolari novità sono invece il “Piano World“, che attraverso il Forum delle Culture vedrà alcuni nomi del panorama pianistico internazionale dar vita a un percorso multietnico; i “Pianoforti in Cortile“, che estendono il concetto degli house concert all’esterno delle abitazioni private; e il “Piano City ATM” che trasformerà stazioni metropolitane e tram in location di concerti (due corse saranno dedicate rispettivamente a Enzo Jannacci e ai Beatles).

Da segnalare soprattutto i due concerti clou di sabato 11, legati in un unico programma organizzato intorno alle “Variazioni per pianoforte”: alle 16, al Museo del ‘900 in piazza del Duomo, inizia Monica Leone con le barocche Variazioni Goldberg di Bach – o “Aria con variazioni”, uno dei capolavori del Kantor, scritto ovviamente per clavicembalo – di cui è una delle massime interpreti. In successione, alle 18 – nella sede della Edison di Foro Bonaparte – avremo il ritorno a Milano di Michele Campanella che completerà il programma andando da Mozart a Beethoven, da Schubert a Brahms, con una serie di Variazioni dal classico al romantico.

Un evento particolarmente curioso si svolgerà infine nel cortile del PAC dove dieci pianoforti, dislocati l’uno a pochi metri dall’altro, saranno “elaborati” dai due noti street-artist milanesi Fungo e Zoow24 – in questi giorni come si sa messi molto in discussione – sicché ogni strumento sarà anche un’opera d’arte. Nove pianisti si cimenteranno nella esecuzione di una Suite mentre il decimo pianoforte (che verrà “elaborato” venerdì sera nel corso della inaugurazione in una performance di live painting) resterà senza pianista: chiunque potrà sedersi e improvvisare sulle note della suite.

Insomma, ce ne sarà per tutti i gusti, l’importante come sempre sarà partecipare (ovviamente, purtroppo, solo in parte).

 

 

questa rubrica è a cura di Paolo Viola

rubriche@arcipelagomilano.org

 

 



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