NELLA CASA

di François Ozon [Dans la maison, Francia, 2012, 105′]

con Fabrice Luchini, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Ernst Umhauer, Denis Menochet.

 

Germain (Fabrice Luchini) è un professore di francese sposato con la direttrice di una galleria d’arte (Kristin Scott Thomas). Come d’abitudine, la coppia legge e commenta insieme i temi degli alunni svogliati. È un modo per Germain di sdrammatizzare sulla povertà stilistica e concettuale dei ragazzi che indurrebbe qualunque insegnante alla resa. Proprio quando la frustrazione si sta impossessando di lui, la sua voce inizia a pronunciare i termini ricercati e la prosa scorrevole di Claude (Ernst Umhauer), l’ultimo arrivato tra i suoi studenti. Il ragazzo racconta il weekend passato a casa del suo migliore amico con una prosa ironica e sfrontata, concludendo la sua opera con un misterioso e intrigante “continua…”.

François Ozon si traveste da ragazzino malizioso e indecifrabile per prendersi gioco di noi spettatori e dell’ingenuo professore. Non riusciamo a capire cosa ci sia di vero nei racconti sul suo compagno e sulla coppia di genitori così artificiosamente mediocri e borghesi ma ascoltare il seguito quotidiano di questo romanzo diventa presto indispensabile.

Germain, il professore metodico e rigoroso, si trasforma in un complice trasgressivo, pronto a tutto pur di assecondare le necessità creative del suo pupillo.

Proprio quando, come lui d’altronde, ci crediamo parte della finzione, con l’illusione di poterla determinare e controllare, il regista rivendica il predominio dell’immaginazione e dell’artificio.

In un’epoca in cui troppo spesso si ricorre alle storie vere, François Ozon ci accoglie su una panchina accanto allo svuotato professore per rivelarci che il suo film non è altro che un inno alla manipolazione di attori e spettatori. La vista però di un condominio qualunque, che evoca quello de La Finestra sul cortile di Hitchcock, è il pretesto per svelarci che non serve disperarsi di fronte allo svelamento della verità perché l’unica verità inconfutabile è quella della finzione.

Marco Santarpia

In sala a Milano: Apollo, Anteo, Colosseo, Gloria.

 

MIX MILANO: AL VIA LA 27° EDIZIONE

 


 

Dal 19 al 24 giugno, il Teatro Strehler ospita il Festival MIX Milano: 27° edizione di cinema gaylesbico e queer culture. Ormai da tempo, il MIX dà voce alle minoranze, le racconta e contribuisce alla lotta per i diritti nel segno (e nel sogno) di un’intelligente inclusione democratica. Il Festival si descrive in maniera molto chiara: «MIX miscela qualità, idee, volontà e tensioni differenti. MIX nell’esplorare il presente con i suoi modi ironici e complessi regala alla città di Milano e alla nostra comunità la possibilità di immaginare un futuro diverso e diversi mondi possibili. MIX è una forma di conoscenza alternativa, non solo allargamento dei propri orizzonti, ma vera e propria ricerca al di fuori di se. MIX è convivenza di immagini, suoni e parole da penetrare con l’intelletto e assimilare con il cuore. MIX è uno spazio di utopie-eresie dove esprimere liberamente una diversa arte del vivere.».

Anche in questo caso l’arte si fa strumento ideale per il superamento della realtà, per abbattere la gabbia dello stereotipo che – troppo spesso – imprigiona le differenze. Il MIX ha iniziato centrando la sua proposta artistica attorno al cinema, per poi allargare i confini anche ad altre discipline: musica elettronica, libri, incursioni performative.

Purtroppo però la crisi insidia anche l’associazionismo e, per sussistere, il Festival necessita di risorse economiche nuove. Nasce da questo problema l’idea “IL MIX È TUO. IL MIX LO FAI TU”: attraverso un contributo volontario chiunque può partecipare al processo creativo. Come spiegano, non si tratta di un semplice contributo economico: «il crowdfunding è un meccanismo di partecipazione alla creazione e alla realizzazione di un progetto. Con la campagna SalvaMIX il tuo contributo economico finanzia la produzione del prossimo MIX e la tua partecipazione al processo creativo ci aiuta nella sua ideazione e nella sua trasformazione.».

Come funziona il coinvolgimento nel processo creativo? Si può accedere a diverse fasce di contributo, da un minimo di 10 a un massimo di 500 euro, pre-acquistando i biglietti o abbonamenti per le proiezioni, i drink, gli ingressi al MIX Party. Il crowdfunding esprime un concetto semplice: diventi un creativo del Festival scegliendo con noi la grafica e la comunicazione visual del MIX 2013, i titoli dei libri da presentare, un classico del cinema queer da rivedere, le MIX retrospettive di quest’anno e il titolo del film da proiettare nella serata di chiusura.

Per maggiori informazioni, e per partecipare al crowfunding: http://www.festivalmixmilano.com/

Paolo Schipani

 

questa rubrica è a cura di Paolo Schipani e Marco Santarpia

rubriche@arcipelagomilano.org



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