10 aprile 2013

MILANESI: TUTTI PORNO, COCA E CHIESA


Ritratto di famiglia. “Coppia milanese di giovani ragazzi si propone come attori per fikm hard e soft hard a volto coperto, ma non intendiamo condividere il nostro partner con altri”. Youporn: primato milanese, mondiale, per maggior numero di visite sul sito di filmati pornografici gratuiti. Coca a Milano, “Su piazza tre tonnellate alla settimana, impossibile contare i soldi”. Milano “coi suoi 125mila consumatori occasionali e 25mila abituali, con le sue 10mila dosi quotidiane che diventano 15mila nel fine settimana”. Milano capitale italiana della sniffata come raccontano Paolo Berizzi e Antonello Zappadu in “La bamba”. Ludopatia. Il Comune di Milano ha aderito al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”: tra pochi giorni, il 23 aprile, il primo incontro per il piano contro le dipendenze da gioco. In Italia il gioco è la terza industria italiana, realizza 100 miliardi di fatturato e rappresenta il 12% della spesa delle famiglie.

Andiamo con ordine. E’ di fine gennaio la notizia delle statistiche pubblicate da Youporn: un gigante che nel 2012 ha ricevuto 4,85 miliardi di visite, con gli italiani al quarto posto tra gli ospiti più assidui (dopo Usa, Germania e Francia), ma con ben due città, Milano e Roma in testa alla classifica, seguite a ruota da Parigi, Londra, Berlino, Atene, New York, Monaco di Baviera e Città del Messico. Per farsi una idea degli ordini di grandezza ci si può paragonare con New York che con 73.597.084 visite è ottava.

I numeri relativi al consumo di cocaina a Milano sono impressionanti e non sono una novità, le prime indagini svolte sull’analisi delle acque reflue condotte dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri risalgono a cinque/sei anni fa. Cocaina e ecstasy come droghe “ricreazionali”, con consumi molto maggiori nel week end rispetto agli altri giorni della settimana. La linea di tendenza evidenzia negli ultimi due anni un generale calo dei consumi ma “nella città di Milano si registrano tassi di consumo di circa il doppio della media nazionale per cannabinoidi e cocaina, oltre il triplo per amfetamine e allucinogeni. (…) Si tratta di un dato allarmante nella sua macrodimensione, che colloca Milano fra le metropoli con il più alto numero di consumatori a livello europeo”.(1) Il flusso di denaro trova le giuste sponde nell’essere Milano anche capitale finanziaria, oltre che non più “morale”, a occhio e croce.

Ma ecco il nuovo risvolto: l’evoluzione del quadro, complice la crisi economica, avvia nuove forme di dipendenze, ludopatia compresa. “Emergono competitor inedite per le “droghe”, diversi e sovrapponibili, diretti e indiretti, che possono garantire soddisfazioni con modalità nuove o rivisitate: sostanze classiche o “nuove”, ma anche attori completamente differenti e dal notevole substrato emozionale-relazionale, come web e social network, il gioco on-line (d’azzardo e non), l’uso improprio di farmaci.” (2) E’ l’Osservatorio Regionale sulle Dipendenze nel Bollettino Previsionale al 2015 che ce lo dice.

Le frontiere del consumo si spostano, la chimica non è più l’unico orizzonte, l’espressione di un disagio rimane. Probabilmente neanche riconosciuto dai nuovi consumatori, i “nativi esperienziali” che non attribuiscono implicazioni etiche al vocabolo droga, considerando le sostanze come “prodotti di largo consumo, semplici strumenti per accedere a esperienze sensoriali e relazionali legittime”. Chi governa la città dovrà fare i conti anche con questa sfida.

 

Giulia Mattace Raso

 

(1) Survey 2008-2010 Droga e Alcol a Milano, ASL, Dipartimento Dipendenze, dott. R. Gatti

(2) http://www.ored-lombardia.org/uploads/bollettino-previsionale-2012-eupolis-1.pdf



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