5 maggio 2009

MILANO EXPO 2015. UNA PETIZIONE


A seguito dell’incontro che si è tenuto nel mio studio il 9 marzo scorso sull’Expo 2015 e del terzo incontro dedicato dall’Ordine degli Architetti all’esperienza dell’Expo di Siviglia del 1992 si sono ancor più confermate le ragioni di opposizione all’attuale impostazione del programma della manifestazione prevista a Milano.

La presentazione di Enrique Soler, direttore dell’agenzia che amministra il dopo Expo, ma soprattutto la documentazione fotografica di Claudio Sabatino che ha illustrato quel che resta dopo quasi vent’anni sull’isola della Cartuja e la franca testimonianza e le osservazioni critiche di Gae Aulenti, che progettò il padiglione italiano, hanno completato molto vivamente lo scenario che si era già delineato con i due casi delle edizioni di Lisbona e Hannover.

Si è manifestata in conseguenza l’esigenza, da parte di molti, di portare avanti un’azione collettiva per cercare prima di tutto di evitare la realizzazione estremamente dannosa del nuovo insediamento in prossimità della Fiera di Rho-Pero, destinato ad ospitare i padiglioni delle varie nazioni.

Infatti, oltre a distruggere quasi due milioni di mq di territorio agricolo, ci lascerà un’eredità molto gravosa da gestire, come già verificatosi per i casi sopra citati, con grande spreco di risorse particolarmente inaccettabile in questo momento di crisi economica.

I motivi e le proposte alternative in base ai quali riteniamo si debba rivedere il programma dell’Expo sono esposti nella petizione scritta da me e Paolo Deganello, che vi prego di avere la pazienza di leggere e, nel caso la condividiate, di sottoscriverla inviando il vostro nome, professione e luogo di residenza e rispondendo alla mail di conferma che riceverete subito dopo.
Questa semplice procedura è necessaria a garantire la validità della vostra adesione.
Per leggere la petizione, vedere chi ha già aderito e firmarla clicca qui.

Avrete modo di vedere come si tratti di una posizione propositiva che non si propone affatto di impedire che l’Expo venga realizzata, come ipotizzato da alcuni come unica scelta responsabile in questo momento di crisi economica, ma di realizzarla invece come esemplare esperienza di avvio della realizzazione di una metropoli sostenibile proprio per far fronte alla crisi economica, ma anche con il proposito di interpretare nel modo più adeguato il tema della manifestazione “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.

Al fine di avere un riscontro rispetto ai contenuti, la petizione è stata inviata prima ad alcuni di voi e i nomi di chi ha già aderito sono riportati in ordine alfabetico in fondo al testo.
Chi desiderasse avere ulteriori informazioni, può visitare anche la sezione Eventi/Expo 2015 del sito www.emiliobattisti.com dove è possibile ascoltare tutti gli interventi dell’incontro tenuto nel mio studio e leggere alcuni contributi pervenuti successivamente.

E’ inutile che segnali quanto sia importante che si raggiunga un grande numero di adesioni, augurandomi che la maggior parte di voi concordi con le nostre proposte e sottoscriva la petizione; vi invito a inoltrarla a conoscenti e amici in modo da ottenere la più ampia diffusione possibile.

Emilio Battisti



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