19 febbraio 2013

CIVISMO PROTAGONISTA: IL MOMENTO È ARRIVATO


Cercavamo di trovare gli argomenti più incisivi e utili, le frasi più dense di significato, le parole più efficaci per descrivere al meglio il momento davvero storico per tutti i cittadini che a Milano e in tutta la Regione hanno dato vita a una serie infinita di associazioni, movimenti, liste, raggruppamenti che s’ispirano al civismo politico.

Volevamo descrivere l’impegno, il sacrificio personale, ma anche l’entusiasmo, l’allegria, la simpatia, la cordialità di persone provenienti da mondi completamente differenti – cosi come le loro precedenti esperienze politiche – che si sono ritrovate unite esclusivamente dal coraggio, dal senso di responsabilità in primis verso se stessi, verso i propri figli e poi verso la comunità in cui vivono e operano.

In una parola uniti dall’idea del civismo politico che opera per il Bene Comune. La cronaca, di quanto accaduto nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 febbraio in via Dante a Milano, invece, spiega meglio di qualsiasi termine, parola o aggettivo quanto oggi conti/valga il civismo organizzato. Durante la notte ignoti vandali entrano e distruggono il materiale di propaganda presente nel gazebo allestito dal Movimento Milano Civica. Si accaniscono in particolare sui manifesti con il volto di Umberto Ambrosoli oltre a mettere a soqquadro tutto il resto.

Aldilà della gravità del fatto in sé, deve fare riflettere proprio il destinatario finale di questa inutile e vile aggressione.

Non un partito, ma un movimento politico appena nato, non uno dei tanti gazebi sparsi per la città, bensì l’unico presidio del civismo politico presente a Milano e in Provincia. Allora la buona politica che passa oltre i partiti, che dialoga in modo indipendente e autonomo con la gente, che costruisce una lista di persone per bene, giudizialmente immacolate, oneste e competenti in tutta la Regione comincia a essere temuta, a essere considerata un avversario tosto e pericoloso, fuori dagli schemi opachi del consociativismo e dei favoritismi?

Allora il civismo politico davvero costituisce una valida alternativa positiva, costruttiva e democratica alla protesta velleitaria e qualunquista di Grillo? Allora il civismo organizzato può costituire oggi la forma più innovativa e moderna di partecipazione politica attiva di fianco ai partiti tradizionali?

Noi a questi interrogativi retorici rispondiamo con un SI forte e chiaro! Il civismo politico in Lombardia oggi appare diverso rispetto soltanto all’anno scorso. Le associazioni iniziano a comunicare tra di loro scambiandosi informazioni, comunicazioni, conoscenze riferite al territorio che ciascuna presiede e la campagna elettorale ha costituito l’occasione per dare vita a un vero e proprio circuito organizzato di movimenti che, coordinandosi tra di loro, hanno permesso la presentazione in tutte le Province della Lista “Con Ambrosoli – Patto Civico”.

Questa Lista si riconosce totalmente nel progetto Patto Civico, fortemente e tenacemente voluto da Umberto Ambrosoli quale condizione indispensabile per la propria candidatura alla presidenza della Regione Lombardia.

Il Patto Civico, nella sua forma attuale che comprende naturalmente la presenza dei partiti accanto ai rappresentanti della cittadinanza attiva, continuerà la propria azione politica anche dopo il risultato elettorale. A presiederlo è il Sindaco di Lecco, Brivio che ha preceduto e indicato la strada alla vittoriosa esperienza arancione di Pisapia a Milano. Brivio, Pisapia, Ambrosoli: questi i nuovi volti politici civici, che trovano dietro di loro, un numero sempre più grande, convinto e deciso di cittadini lombardi desiderosi di essere rappresentati con nuove modalità di partecipazione e condivisione autentica e vincente.

Di questa nuova realtà con cui fare i conti, i partiti tradizionali sono ormai consapevoli. A tutt’oggi, la formula più utilizzata e comunicata attraverso la stampa è quella del “bonario paternalismo”, evidente nelle foto in cui i Leader nazionali abbracciano il candidato Presidente Regionale, quasi a volere dimostrare plasticamente il loro sostegno indispensabile per la vittoria.

Sicuramente un dato di fatto innegabile è costituito dalla presenza capillare soprattutto nelle Province più remote delle organizzazioni di partito, a volte l’unico strumento su cui appoggiare la campagna elettorale. Certamente questo è un elemento d’indubbia efficacia e validità.

Tuttavia il ragionamento può essere tranquillamente rovesciato: se è vero che il candidato civico non può attualmente fare a meno delle stabili organizzazioni dei partiti, è altrettanto vero che i partiti per ragioni di credibilità, moralità e legalità non possono più fare a meno del contributo strategico e vincente del civismo politico, unica garanzia responsabile di fronte ad un elettorato sempre più critico e attento a non dare più deleghe in bianco ai propri rappresentanti sia regionali sia nazionali.

Il civismo politico così come sopra descritto, si differenzia anche sostanzialmente da altre operazioni cosi dette civiche ma in realtà progettate a tavolino e dall’alto, non importa se rappresentate da illustri rappresentanti di elites tecnocratico/accademiche. Infatti anche in questo caso manca totalmente l’unica vera caratteristica identitaria del civismo: il legame con il territorio, inteso non solo come espressione geografica ma bensì come un insieme strettamente e intrinsecamente collegato e coeso di storia/ cultura/ tradizioni/ linguaggi/ saperi.

Da ultimo quindi una considerazione che vale un appello: ancora grandissima è la distanza tra la forza del civismo politico e quella rappresentata dalle grandi organizzazioni partitiche tradizionali, salde, bene radicate e protette dall’articolo 49 della Costituzione. Diamo pertanto forza domenica e lunedì alla Lista” Con Ambrosoli Presidente – Patto Civico” e portiamo nel Consiglio Regionale della Lombardia un nutrito gruppo di nostri rappresentanti che possano sostenere il Presidente nel difficile quanto necessario dialogo con i partiti.

 

Nanni Anselmi



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