16 gennaio 2013

IL TRIDENTE DI MONTI: UN’ICONA DELLA CONFUSIONE ELETTORALE


Alla fine della conferenza stampa di presentazione della lista “Con Monti per L’Italia”, che riportiamo interamente nei quattro video su questa pagina, più che perplesso ne sono uscito sconfortato. Diamo ovviamente per scontato che questa provvidenziale iniziativa porti acqua al mulino del centrosinistra per la Camera dei deputati, tuttavia con qualche grave perplessità per il Senato ma non è questo il problema. In un famoso editoriale del 1976 Indro Montanelli invitava i suoi lettori del Giornale (non ancora caduto nelle mani di Berlusconi) a “turarsi il naso” e votare Democrazia Cristiana, contro il pericolo di una possibile vittoria del PCI di Enrico Berlinguer alle elezioni politiche dello stesso anno.
Da allora gli elettori italiani sono stati chiamati spesso a turarsi il naso ma questa volta la stessa operazione, alla grande, la sta facendo la classe politica nella formazione delle liste. Le “catture” di personaggi famosi al di fuori della politica ci sono sempre state, raramente con un valore simbolico – il caso di Cicciolina -, più spesso nella speranza che portassero con sé una bisaccia di voti (attori, cantanti, calciatori e così via). Nella maggior parte dei casi il loro ruolo “parlamentare” si esauriva il giorno dopo le elezioni (uno dei costi inutili della politica). Un caso non del tutto nuovo ma nuovissimo per le proporzioni,è quello di mettere in lista amici e sodali da tener fuori di galera o partner sessuali da far pagare alla collettività.
Da un lato la “cattura” ma dall’altra l’”imbucarsi”: la ricerca forsennata di un posto, il più sicuro possibile, in una lista purchessia, magari con la minaccia di un ricatto. In questo fantastico tourbillon, una via di mezzo tra il “galop” delle Folies Bergères e la vecchia “passerella” dell’avanspettacolo, ma con tutta la tristezza di una “lap dance” della politica,si stanno mettendo in luce alcuni dei più insistenti imbucatisti, tutti capiranno. Cronaca quotidiana.
Fortunatamente non sempre è così. Però ecco anche liste che vedono accomunati personaggi che, francamente, avremmo avuto qualche difficoltà a vedere insieme: la lista per il Senato “Con Monti per l’Italia” alla quale ho accennato all’inizio. Come possa incrociarsi la storia di due personaggi milanesi come Pietro Ichino e Gabriele Albertini, cosa abbiano in comune di là dal gruppo sanguigno – forse nemmeno quello – non riesco a capire. Lo spiegano – a chi volesse sentirlo dalla loro viva voce ne diamo l’opportunità -ma se anche ne fossimo convinti, dubito assai che questo recente collante resista ai primi scontri parlamentari e non solo sui cosiddetti temi sensibili.
Un’ultima considerazione. Chi più chi meno, nei suoi accorati appelli, chiama gli elettori nel nome di un futuro migliore e nel segno della discontinuità ad abbandonare l’antipolitica,a rifuggire dall’egoismo astensionista a diventare società civile partecipe e consapevole.
Voi pensate che questo spettacolo della formazione delle liste sia il miglior incentivo? I più avanti negli anni, i più appassionati alla politica, forse si stanno divertendo con quel tanto di cinismo che sembra esserci nel nostro DNA, e chi può, e lo conosce da vicino, toglie il saluto a qualche ex amico politico e vive sperando nel famoso stellone. Ma ai più giovani,
quelli al primo o al secondo voto, secondo voi cosa frulla in capo? Un ossequio rispettoso ai riti della democrazia o l’orrore di vedere tanta gente affannarsi al di fuori di qualunque affinità politica per una poltrona (e un emolumento) purchessia? Se si educa e si convince con l’esempio siamo messi male. Qualche riflessione la classe politica dovrebbe farla prima che la società civile, soprattutto quella giovane, diventi incivile.

Luca Beltrami Gadola



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti