18 dicembre 2012

cinema


 


 

RUBY SPARKS

di Jonathan Dayton, Valerie Faris [U.S.A., 2012, 104′]

con Paul Dano, Zoe Kazan, Annette Bening, Antonio Banderas.

 

Lo sguardo di Calvin (Paul Dano) è sperduto di fronte al foglio bianco. Le sue dita stanno aspettando disperatamente l’impulso creativo per far emettere alla macchina da scrivere un liberatorio suono meccanico ma la totale assenza di ispirazione del ragazzo interrompe bruscamente il loro movimento.

Niente di più comune nel mondo degli scrittori, se non fosse che il giovane, a vent’anni, è già riuscito a conquistare milioni di lettori con un romanzo diventato un classico. La responsabilità di confermare il proprio estro letterario lo ha rinchiuso in una gabbia fatta di angosce e abitudini. Tra queste c’è anche la visita dallo psicanalista che offre a Calvin il pretesto per dar vita a Ruby (Zoe Kazan), la ragazza dei suoi sogni.

In Ruby Sparks la giovane sceneggiatrice Zoe Kazan, che interpreta anche il suo personaggio, ha deciso di mescolare la medicina alla magia. Il semplice compito che il dottore suggerisce a Calvin appare come l’incantesimo che trasforma una comune creatura letteraria nella ragazza in carne e ossa che sconvolge la vita del suo creatore.

La divertente convivenza tra i due unisce il romantico al fantastico, ci mostra la quotidianità e la complessa gestione dell’equilibrio nella più insolita tra le coppie. Tra atmosfere oniriche e sofferenze reali, malinconia e gioia incontenibile, lo scrittore che possiede il dono soprannaturale di plasmare la ragazza che ama ci conferma che la condiscendenza forzata non può sostituire l’amore.

Ruby Sparks accomuna Calvin a Jonathan Dayton e Valerie Faris. La coppia di registi, come il giovane scrittore, ha aspettato sei anni prima di tornare dietro la macchina da presa dopo l’osannato Little Miss Sunshine. La materializzazione fantasiosa di Ruby ha offerto perciò a tutti un’occasione per confermare le proprie potenzialità creative.

Marco Santarpia

In sala a Milano: Eliseo Multisala.

 

 

MOONRISE KINGDOM – Un fuga d’amore

di Wes Anderson

con: Jared Gilman, Kara Hayward, Bruce Willis, Bill Murray, Edward Norton, Frances McDormand, Jason Schwartzman, Harvey Keitel, Tilda Swinton

 

«Mi aiuta a vedere vicino ciò che sembra più lontano», dice pressappoco Suzy (Kara Hayward) spiegando perché porta sempre con sé un binocolo. Suzy guarda il mondo che le sta intorno, sognando quella fuga progettata un anno prima insieme con Sam (Jared Gilman). Suzy e Sam hanno dodici anni e vogliono scappare nel loro mondo, giocando con l’amore e con l’avventura. Dietro di loro, i grandi. Gli adulti li inseguono innescando una caccia all’uomo bizzarra, nel tentativo di riportare i bambini nella realtà stagnante controllata da loro.

E da quella realtà stagnante fugge anche Moonrise Kingdom [USA, 2012, 94′] di Wes Anderson. La sceneggiatura scritta dal regista con Roman Coppola, si fa aiutare dalla fotografia di Robert Yeoman e dalle splendide musiche di Alexandre Desplat per dar forma a un concerto fiabesco che emoziona.

Moonrise Kingdom è un regno che prende forma dai sogni, dalla fantasia grande dei piccoli tanto lontana dalla piccola fantasia dei grandi. È un’isola “che non c’è” quella di Suzy e Sam: siamo nel 1965, ma poco importa perché il tempo in questo caso si inchina all’onirico sguardo dei bimbi, ed è quello sguardo incantato e incantevole a dare colore e forma alle cose.

Il risultato è una storia che si traveste da commedia: diverte e gratta via la polvere dai sentimenti lasciando un velo di malinconia come soltanto il “c’era una volta” delle fiabe che ci raccontavano da bambini riusciva a fare.

In sala ci abbandoniamo a questa illusione, a questo viaggio che dalla realtà – troppo spesso piatta – trasporta nella narrazione fantastica di un mondo altro. Questo è il cinema. Quello schermo gigante che abbiamo davanti fortunatamente non è uno specchio, ma una macchina dei sogni che di realtà e finzione fa un miscuglio eccitante.

Wes Anderson prende in prestito il binocolo di Suzy e riesce a far vedere vicino anche a noi, con questa fiaba, un pizzico di quel mondo fantastico che sembra così lontano.

Paolo Schipani

In sala: Apollo SpazioCinema, Elise Multisala, Arcobaleno Filmcenter, Skyline Multiplex, Le Giraffe Multisala, The Space Cinema Vimercate, The Space Cinema Cerro Maggiore, Arcadia Bellinzago, Multisala Capitol SpazioCinema, Cinelandia Multiplex Gallarate, Starplex Tradate, Politeama, Fanfulla.

 

 

 

questa rubrica è a cura di Paolo Schipani e Marco Santarpia

rubriche@arcipelagomilano.org

 



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