5 dicembre 2012

MILANO. IMMAGINI: QUEL CHE RESTA NELLA MEMORIA


La nostra città è in continua mutazione fisica e sociale. I cambiamenti avvengono con velocità e tempi variabili, con processi formati da mutazioni quasi impercettibili che solo a un dato momento rivelano il loro carattere mentre talvolta le cose cambiano improvvisamente e radicalmente. Il mondo attorno a noi è in costante ridefinizione con sempre nuove condizioni.

Le forme della città e le forme della società si intrecciano, confliggono e si condizionano lasciandoci spesso spettatori muti, non più attori della nostra vita. In questa metropoli senza limiti e confini sembra necessario recuperare alcuni elementi identitari a partire dal recupero della nostra storia. Occorre essere consapevoli che l’identità profonda del vivere nella metropoli è proprio l’instabilità del continuo mutamento, ma questa instabilità credo abbia bisogno di contrappesi che permettano un viaggio orientato, dotato di senso.

Un’azione utile è il recupero dell’identità della città, la reidentificazione non nostalgica dei quartieri con i loro cuori storici e il recupero della storia delle popolazioni che l’abitano possono costituire un bagaglio importante. Identità molteplici di ogni quartiere, luoghi, genti e differenti comportamenti sociali ci possono aiutare a capire il mondo che ci circonda e la costruzione di un pensiero per il futuro.

In questo quadro la Commissione Cultura del Consiglio di Zona 4 in collaborazione con l’Associazione Memoria Diffusa ha iniziato la promozione della raccolta della memoria visiva della zona attraverso i filmati (e anche fotografie) che i cittadini hanno prodotto sia come “ricordi di famiglia”, sia come testimonianze di comunità nel corso del Novecento, fino agli anni Ottanta.

I temi privilegiati sono quelli storici e delle trasformazioni (come feste, celebrazioni, edifici e luoghi scomparsi o cambiati, il lavoro, la vita quotidiana, il tempo libero, lo sport, eventi politici e sociali). Obiettivo è la realizzazione di un archivio collettivo che permetta di raccontare la cultura materiale della città, i costumi e i comportamenti degli uomini che l’hanno vissuta grazie alla messa in comune di testimonianze e opere realizzate nel passato dai cittadini e oggi condivise (in www.storiedigitali.net) per la realizzazione di opere future nei loro diversi linguaggi. Una volta recuperati i preziosi materiali e trasformati in formato digitale sarà quindi possibile costruire nuovi percorsi di narrazione da proiettare e rappresentare nel corso di eventi pubblici di condivisione e restituzione ai cittadini, già dal 2013.

Il lavoro sulla memoria del territorio è importante perché contribuisce a costruire il sistema culturale della zona, formato dalla rete dei produttori della cultura e dello spettacolo. Già da un anno la costruzione della rete ha consentito di mettere in contatto associazioni locali che hanno cominciato a scambiare esperienze e trovare forme di collaborazione, aprendo a nuove modalità di relazione e di conseguente crescita reciproca.

Rossella Traversa*

*Presidente Commissione Cultura, Biblioteche e Comunicazione Consiglio di Zona 4

 

Tutte le info su: www.culturazona4.webnode.itwww.memoriadiffusa.it/ZONA4.php

1957 – La chiesa di Santa Rita e piazza Gabrio Rosa

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