5 dicembre 2012

cinema



 

DI NUOVO IN GIOCO

di Robert Lorenz [Trouble With the Curve, U.S.A., 2012, 111′]

con Clint Eastwood, Amy Adams, John Goodman, Justin Timberlake.

 

Gus Lobel (Clint Eastwood) è un anziano e scontroso scopritore di talenti per una squadra professionista di baseball. Le rughe sul suo viso sono il segno inequivocabile di un’età che imporrebbe il ritiro a chiunque. Gus, però, è l’archetipo dell’americano medio. Vive di baseball, birra e cibo ipercalorico, non ha mai fatto nient’altro che vedere ragazzi lanciare e colpire palle con mazze di legno o alluminio.

Non sono i computer o i metodi delle generazioni più giovani a preoccupare Gus ma un abbassamento della vista che non lo supporta più nella meticolosa analisi dei movimenti dei giocatori. Nella ultima missione della carriera, i suoi occhi sono quelli della figlia Mikey (Amy Adams), corsa in soccorso di un padre che non riesce a odiare fino in fondo. La vecchiaia e la malattia offrono così un’ultima opportunità al burbero Gus di riavvicinarsi alla figlia e di abbattere il muro di silenzi e incomunicabilità che li ha tenuti lontani per anni.

Robert Lorenz, regista di Di nuovo in gioco, ha scelto di fondere il dramma familiare e la commedia sportiva per cercare di mostrare allo spettatore il ritratto di un Paese diviso tra avidità e valori umani spesso dimenticati.

Il burrascoso rapporto tra padre e figlia, la difficoltà di un uomo di abbandonare il lavoro a cui ha dedicato tutta l’esistenza, la vecchia generazione che si oppone a un sistema schiavo di cifre e analisi, sono tutti elementi che meritavano maggiore profondità. Robert Lorenz ha preferito renderli accessori di una trama che scorre senza emozioni fino al mite e prevedibile finale.

La domanda che sorge spontanea alla fine del film è: dopo aver annunciato l’addio alle scene come attore con Gran Torino, conclusione ideale della sua carriera, cosa ha spinto Clint Eastwood a mettersi Di nuovo in gioco?

Marco Santarpia

In sala a Milano: Apollo, Colosseo, Arcobaleno, UCI Cinemas Certosa, UCI Cinemas Bicocca, The Space Cinema Odeon, Gloria.

 

 

SPAZIO OBERDAN: UNO SPETTACOLO!

Anche nel mese di dicembre, allo Spazio Oberdan, sono in programma proiezioni e rassegne imperdibili nella Sala Alda Merini. Ecco qui un piccolo aperitivo…

Prosegue fino al 12 dicembre Cinema e psicoanalisi: lo specchio del cinema, rassegna realizzata con il Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti”, dove il cinema si fa momento di identificazione e dis-identificazione. L’ultima proiezione in programma è prevista proprio il 12 dicembre: The dreamers di Bernardo Bertolucci.

Il Filmmaker International Film Festival, iniziato il 30 novembre, continuerà fino a domenica 9 dicembre: un concorso internazionale la cui programmazione è consultabile sul sito http://www.filmmakerfest.com/o scaricabile qui.

Dal 12 al 14 dicembre ci sarà un omaggio al dramma storico di Shakespeare, occasione ottima per vedere – oltre agli altri film in calendario – anche Cesare deve morire, film di Paolo e Vittorio Taviani che rappresenterà l’Italia nella corsa all’Oscar come miglior film straniero.

Sul finire del mese – dal 20 al 30 dicembre – un salto indietro negli anni ’60 grazie a un film-culto come Billy il bugiardo di John Schlesinger, in versione originale con sottotitoli in italiano.

Paolo Schipani

 

 

 

questa rubrica è a cura di Paolo Schipani e Marco Santarpia

rubriche@arcipelagomilano.org

 



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