21 novembre 2012

Scrivono vari 21.11.2012


 

Scrive Cesare Prevedini a Walter Marossi – L’articolo è un’analisi tecnica ed io che non sono del mestiere, la trovo interessante. C’è una cosa che l’articolo da per scontata, ma che mi crea perplessità. Perché è così chiaro che Grillo prenda voti a sinistra? Se così fosse, vuol dire che c’è pure a sinistra una forte componente di antipolitica?

 

Scrive Robert Sélitrenny a Paolo Viola – Quanto ha ragione l’amico Viola quando parla del “miracolo della prima volta”! Abbiamo centinai di esempi anche dei più grandi interpeti attuali dove si sente la stanchezza e l’esaurimento, altro che “la prima volta”… . Secondo me non è tanto un problema di repertorio ma piuttosto il cumulare irragionevole di concerti in tutto il mondo. Penso che gli attori principali del “business” musicale o se si preferisce, di questo “circo musicale” che sono gli agenti hanno una gran parte di responsabilità. Il musicista – in questo contesto piuttosto l’esecutore (!)- dovrebbe ricordarsi che ha una responsabilità etica diretta verso la musica e quindi saper gestire questa sua forza interna che riesce a darci questa miracolosa impressione di “prima volta”, dicendo al suo agente semplicemente: “NO”!!! Sogno di vedere una volta un musicista professionista ricordarsi non del suo ego o egoismo, ma della sua responsabilità di cittadino nel mondo della musica.

 



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