24 ottobre 2012
MITI D’OGGI
Marino Niola
Bompiani
Pagine 153, euro 11,00
Sono le cose a potenziare le immagini,
quando diventa mitologia
sono le immagini a potenziare le cose
In esergo la citazione tratta dal Tagebucher di J.W.Goethe, introduce il bel saggio di Niola sui “miti dell’attimo fuggente” che caratterizzano la nostra epoca. Antropologo della contemporaneità, docente all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, editorialista di “La Repubblica” e tante altre cose ancora, Niola ci guida attraverso i simboli che danno corpo a sogni e incubi, passioni e ossessioni del nostro tempo.
Ipad, You tube, Facebook, Wi-fi, outlet, happy hour, sono gli strumenti-concetti di quest’era tecnologica che insieme a valori-concetti come bellezza, velocità, giovinezza, magrezza, esprimono la mutazione antropologica in atto. Niola spiega come noi, attori-spettatori, restandone sedotti, ne subiamo il potere, con modalità che la tecnologia consumistica impone, ovvero a tempo determinato.
A differenza dei miti dell’antichità, grandi narrazioni fatte per durare e incidere nell’immaginario, oggi, infatti, ci troviamo a fronteggiare mitoidi che viaggiano alla velocità della luce, schegge luminose che nascono e muoiono, lasciando spesso dietro di sè solo un’ombra. Virtualità, precarietà, inconsistenza del reale sono le parole che definiscono le effimere icone della nostra vita quotidiana.
Miti per un attimo, presto sostituiti da altri che a loro volta avranno vita e valore per un solo momento. Sono passati cinquant’anni dall’opera cult di Roland Barthes Miti d’oggi – ritratto profetico e corrosivo della nascente società dei consumi analizzata attraverso i suoi oggetti simbolo – e la a nostra società, ora come allora, si trova di fronte a nuovi mondi da scoprire e da nominare, ma la loro perpetua e rapidissima trasformazione richiede spiegazioni e reazioni differenti.
Noi navigatori digitali di ancor breve esperienza dobbiamo imparare a procedere senza autodistruggerci, perchè come scrive Niola <ciascuno è voyeur ed entomologo, soggetto e insetto, di una realtà ancora in frammenti, di una zoologia imperfetta fatta di individui non ancora raggruppati in specie>. (Daniela Muti)
questa rubrica è a cura di Marilena Poletti Pasero