1 aprile 2009

GLI ITIS MILANESI: SI RINNOVANO E RINNOVANO CON LE RINNOVABILI


La storia di Milano, così lunga e così complessa, comprende anche la storia delle sue scuole tecniche e professionali: una storia che si snoda lungo una linea di continuità dall’Ottocento in poi, passando dalle scuole tecniche per arrivare agli Istituti Tecnici.
I gloriosi Istituti Tecnici milanesi: hanno contribuito a formare le generazioni di periti e ingegneri che hanno saputo costruire la ricchezza imprenditoriale della grande Milano e hanno usato la propria cultura tecnico scientifica come molla e fattore fondamentale di modernizzazione.
Insieme al resto della scuola italiana gli Istituti Tecnici milanesi vivono in una situazione d’incertezza e disorientamento, nell’imminenza della riforma della scuola secondaria – ripetutamente annunciata da qualche decennio senza che il Ministro di turno riesca a metterla in campo – una riforma che in talune delle sue alterne fasi di gestazione ne aveva previsto addirittura la soppressione.
Tuttavia, nonostante le quotidiane azioni di distrazione che sulla scuola si riversano da più parti, la scuola riesce ad autoalimentarsi di energie positive e a trovare in se stessa le forze che le permettono di mettere a segno anche qualche risultato di eccellenza.
Un esempio, fra molti, muove dalla sensibilità e dall’attenzione rivolte allo studio delle Energie rinnovabili.
E’ proprio in un ITIS milanese, infatti, l’Ettore Conti (www.ettoreconti.mi.it), che studenti e insegnanti, affascinati dalla possibilità di trasformare la radiazione solare direttamente in energia elettrica a beneficio dello stato di salute dell’ambiente, avevano realizzato nel 1999 un pannello fotovoltaico, il Girasole, in grado di massimizzare la produttività grazie ad un sistema automatico di movimentazione che seguisse la parabola solare nell’arco della giornata.
Qualche anno di contatti, istituzionali e non, e il Girasole dell’ITIS riesce a diventare l’input per un ambizioso piano d’interventi dell’Amministrazione provinciale di Milano, cui fanno capo gli edifici scolastici degli istituti superiori, tecnici, professionali, licei: 100 impianti fotovoltaici per 100 scuole, L’investimento iniziale di 7 milioni e 200 mila euro per i primi 48 impianti – il 49esimo è una centrale a Dakar in Senegal – è stato successivamente innalzato a 15 milioni di euro.
Nel 2006 è inaugurato l’impianto sul tetto dell’ITIS Conti; attraverso un pannello collocato in posizione ben visibile a tutti coloro che entrano nella scuola si registra in tempo reale la quantità di energia prodotta e la quantità di CO2 evitata. Alla fine del 2008 è stato installato il decimo impianto, sul tetto dell’Istituto Zappa-Cremona: ogni impianto evita l’emissione di 16 tonnellate di anidride carbonica l’anno e copre il 20% del fabbisogno energetico medio annuo del singolo edificio scolastico; nei mesi estivi, con la sospensione delle lezioni e la riduzione dei fabbisogni energetici, gli impianti continuano la produzione energia che è rivenduta alla rete.
A regime, con l’allacciamento dei 100 impianti alla rete elettrica di distribuzione locale, si otterrà un risparmio energetico annuo di 1.000 MWh, quantificabili in 600mila euro, che permetterà di coprire i costi di realizzazione degli impianti e aiuterà a raggiungere gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto per l’Italia.
Ma la spinta propositiva dell’ITIS non si esaurisce: nella scia del Girasole parte quest’anno la collaborazione tecnica tra l’Istituto e la Provincia di Milano per la costruzione di una Centrale Solare Didattica sui tetti della scuola.
Le ricadute didattiche si preannunciano copiose, ma l’idea più intrigante sul piano scientifico e tecnologico è quella di poter monitorare nel tempo in termini quantitativi, mediante sofisticati software, l’andamento della maggiore resa di un sistema mobile rispetto a uno del tutto identico, ma fisso, con costi d’installazione pressoché uguali.
Un modo non banale né retorico di fare formazione ed educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile: pieno coinvolgimento degli studenti nelle fasi operative di un progetto all’avanguardia con forti ricadute educative anche sulle famiglie e sul sociale; stretto raccordo con le istituzioni e con il mondo imprenditoriale per trovare insieme una possibile via di transizione verso il superamento della dipendenza dal petrolio.
E allora, nel caso di esito positivo del monitoraggio, gli ITIS milanesi segneranno un altro punto a proprio favore anche in termini di creatività, innovazione tecnologica, ricerca scientifica.
Con buona pace di chi sulla scuola sparge solo veleni.
Mate Soressa
 



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