18 luglio 2012

Il nostro Carneade


Flick, giovane manager esperto di realizzazioni all’Expo. E perchè no Francesco Baracca alla Sea e Borioli Varre alla MM? Ma Flick è gratis ! ….. diceva la mi mamma: “chi meno spende più spende”.

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La cena sociale della Compagnia delle Opere a metà luglio era un tempo appuntamento cui non mancare. Il bacio della pantofola del governatore, spesso bipartisan, prassi comune a molti big. Quest’anno l’hanno annullata. Dice la lettera della CdO: “Caro associato, in questo momento così difficile per tante imprese non organizzeremo la tradizionale Cena Sociale di CdO Milano che da anni si svolgeva nel mese di luglio. Abbiamo preferito dare maggiore impulso agli incontri delle delegazioni territoriali …”. Dice il saggio: “Quando è finito il raccolto dei datteri, ciascuno trova da ridire sulla palma.”

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Niente multe per i manifesti elettorali. Al di là delle buffe argomentazioni dell’assessore Granelli, (ma è possibile che con tutti i comunicatori che hanno non sono riusciti a trovare una spiegazione meno stupida di: “siamo in arretrato con il lavoro”?), va segnalato che tra i massimi debitori vi è il “Partito Italia Nuova” di Armando Siri che alle elezioni manco si è presentato, praticamente una burla che ci costa 400.000 euro.

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Il Pericle di Tucidide diceva grosso modo così: “Il nostro ordinamento politico non imita le leggi dei popoli confinanti, dal momento che, anzi, siamo noi a essere d’esempio per qualcuno, più che imitare gli altri.” Il Pericle di D’Alfonso lo tradurrei così: “Il nostro successo politico (alle elezioni milanesi) non imita il successo dei comuni confinanti, le elezioni le abbiamo vinte noi, e saremo determinanti anche alle politiche e alle regionali, anzi siamo noi a essere d’esempio per qualcuno, più che imitare gli altri, ergo poiché non sappiamo che legge elettorale ci sarà vi avvisiamo che vogliamo un po’ di posti in parlamento, chi come e dove ancora non lo sappiamo ma estote parati”.

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La presumibile scomparsa dell’Api di Rutelli comporta la scomparsa di svariati deputati che non saranno ricandidati. A Milano il deputato dell’Api è Tabacci. Vuoi vedere che è per questo che si candida a premier? Essendo l’uomo intelligente sa che non vincerebbe le primarie neanche a Quistello quindi probabile disco rosso in regione mentre il tagliando al comune gli porrà la questione del doppio incarico; allora per non rischiare di passare i prossimi anni in compagnia della Rozza si prepara a tornare in parlamento (chiamatelo fesso).

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Qualsiasi individuo che si sia occupato di elezioni da decenni sa che il sistema della raccolta delle firme è spesso taroccato, che a incastrare Formigoni ci abbiano pensato solo i radicali è encomiabile, che non l’abbiano fatto altri è sospetto, quasi temessero di doverle rifare (le elezioni).

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