18 luglio 2012

SICUREZZA SUL LAVORO A MILANO: DALLA TEORIA ALLA PRATICA


Nel 2010 è stato costituito presso il Tribunale di Milano il primo Osservatorio sulla Sicurezza del Lavoro (OSL), sulla base di un protocollo di intesa tra il Tribunale, l’INAIL Lombardia e il CPT (comitato paritetico territoriale dell’edilizia – sicurezza in edilizia). Si tratta del primo Osservatorio tra magistrati, tecnici, medici, imprenditori e lavoratori per studiare e analizzare i problemi interpretativi, applicativi, operativi nella materia della sicurezza del lavoro dopo la riforma del testo unico sulla sicurezza (D.Lgs. 106/09, in riforma del D.Lgs. 81/08). Materia che, come gli addetti ai lavori sanno, si presenta sempre più complessa e frastagliata.

La gravità delle condizioni attuali della sicurezza del lavoro viene spesso misurata in termini quantitativi – attraverso i numeri dei morti e degli infortuni – dimenticando che non si tratta di un fenomeno da attribuire alla mera fatalità, ma di veri e propri crimini di pace, episodi delittuosi prodotti dall’incrocio tra temi sociali (immigrazione, lavoro nero, sfruttamento minorile, caporalato), economici (costi onerosi per le imprese, crisi occupazionale) e politici (scelte gravanti spesso su petizioni efficaci sul piano comunicativo ma operativamente difficoltose).

La normativa vigente e la prassi attuale hanno posto all’attenzione degli addetti ai lavori alcuni grandi temi di riflessione. In primo luogo emerge ancora l’esigenza di un coordinamento e di una coerenza dell’intervento pubblico che spesso appare frammentario e disordinato: necessita un’intensa attività di aggiornamento sia sul piano preventivo sia sul piano repressivo (individuazione dei responsabili della sicurezza, singole prescrizioni, eventuale sospensione dell’attività).

In secondo luogo la legislazione in materia di sicurezza ripropone l’esigenza di formazione e informazione degli operatori prima ancora che di tutti i lavoratori: questo deve spingere soprattutto gli enti preposti a offrire una struttura formativa capace di analizzare e studiare sia le nuove norme sia i casi che man mano la pratica presenta, specie in questi momenti di particolare crisi economica.

Il testo unico ha rifondato alcuni istituti fondamentali della responsabilità penale e ha incrementato i poteri del giudice penale fino ad abbracciare veri e propri poteri di valutazione di scelte microeconomiche. Si pensi ad esempio a tutta la complessa materia inerente la Responsabilità Amministrativa degli Enti ai sensi del D.Lgs. 231 del 2001 che comporta la valutazione dei modelli organizzativi e gestionali in materia di responsabilità amministrativa da reato a seguito di lesioni gravi, gravissime o mortali; la responsabilità dell’organo di vigilanza; lo sdoppiamento tra organi apicali e datori di lavoro.

Si pensi infine alla sicurezza nell’ambito della pubblica amministrazione, che è sempre stata trascurata dall’intervento normativo, ma che si sta ponendo in questi anni in tutta la sua drammaticità.

Pertanto appare davvero importante l’Osservatorio, quale sede di studio permanente che possa far incontrare operatori, tecnici, amministrativi, giuristi, medici, datori di lavoro, imprenditori, pubblici amministratori per studiare i temi della sicurezza. L’OSL si occupa di formazione e informazione, di elaborare e raccogliere le migliori esperienze applicative da portare all’attenzione dei datori di lavoro, delle imprese, dei responsabili della sicurezza, dei magistrati, dei lavoratori, delle parti sociali ed Enti.

Tale Osservatorio, operativo ormai da oltre due anni, dovrà quindi assumere indubbiamente questa funzione di aggiornamento e studio, non dimenticando i problemi concreti del mondo del lavoro che, soprattutto in una realtà complessa quale Milano, si pongono in tutta la loro drammaticità.

Ilaria Li Vigni



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