3 luglio 2012
La legge elettorale regionale è chiara. Si elegge il presidente e vince chi ha un voto in più. È il candidato a presidente che determina le liste apparentate. Non ci sono gli esami di riparazione del secondo turno. Per questo in tanti vogliono evitare le primarie. Anche nel Pd. Nonostante lo statuto sia chiaro: Il Pd Lombardo ricorre allo strumento delle elezioni primarie per la selezione dei candidati alle cariche istituzionali monocratiche (Sindaco, Presidente della Provincia e Presidente della Giunta regionale). E qualcuno ricorda che si potrebbe ricorrere alla magistratura per far rispettare lo statuto.
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Colaninno candidato. Siamo preoccupati! Un’altro Carneade!
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I massimi sostenitori di una candidata donna alla presidenza della Lombardia sono in Cgil… non vedono l’ora di cambiare segretario.
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Via da Roma. Candidati solo alle regionali. La rivoluzione maroniana parte dai sondaggi che dannola Legain calo verticale. Solo il presidente della regione la può salvare dicono, dimentichi di averlo già avuto nella persona di Paolo ……….. (fate uno sforzo e forse ve lo ricordate)
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“Voglio essere la terza via tra conservatori e liberisti“. Boeri si candida a che cosa non è chiaro, ragionevolmente a fare il parlamentare: insomma la teoria del “piatto ricco mi ci ficco” fa sempre più proseliti. Ma ha anche chiesto un congresso per Milano, tra i primi a rispondere Roberto Caputo consigliere comunale già 22 anni fa che ha totalizzato 274 preferenze alle ultime elezioni comunali. Perché sceglierselo come interlocutore si sono chiesti molti? Ma è ovvio non del congresso del Pd parleranno ma della scissione Saracino dell’MS. Bei tempi quelli di “prendi la spranga e diventa katanga”. Last but not least il “Pd discute di cose che sono già state decise dalla giunta, premasticate da altri” se è vero però basterebbe avvisarlo prima, in fondo da un po’ hanno inventato telefoni ed email.
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Repetita juvant. D’Alfonso chiede le dimissioni di Boeri. Ancora? È un ossessione. Masseroli lo difende. Ancora? È un ossessione.La Rozzaetc etc
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Dopo il meeting a Bari con Emiliano, De Magistris e Orlando ci si domanda sempre più spesso: “Ma alle politiche Pisapia dove sta? Con chi sta? E soprattutto chi candida? Pare che siano aperte le iscrizioni, ma lo sportello qual’è?”
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“Formigoni servo dei comunisti sestesi”. La reazione dei milanesi del Pd alla scelta di Sesto come sede della città della salute conferma che della città metropolitana parlano tutti ma non ci crede nessuno o forse non sanno che per metà dei milanesi si arriva prima a Sesto che in Duomo. Il commento più divertente è quello di un parlamentare: “Penati è ancora tra noi”.
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