26 giugno 2012

APERITIVO IN PIAZZA: “I LIKE” MOVIDA


Il 6 giugno 2012 hanno avuto inizio gli “Aperitivi musicali” in Piazza Affari a Milano, che si terranno tutti i mercoledì fino al 4 luglio, e riprenderanno a settembre con altri due appuntamenti. I risultati, dopo le prime tre serate di questa manifestazione sono decisamente positivi, con circa duemila ragazzi (soprattutto sotto i trent’anni) in piazza ogni sera, decine di gruppi musicali – dalle percussioni al jazz al rock – nessun problema di ordine pubblico e un’atmosfera nella piazza allegra e fresca.

Questa iniziativa ha una duplice valenza, sia per la modalità con cui è stata sviluppata, che per i contenuti intrinseci. Gli aperitivi in Piazza sono stati infatti realizzati grazie a un Bando indetto dal Consiglio di Zona 1, finalizzato a promuovere la socialità e la creatività giovanile nel Centro Storico della città. Lo strumento del Bando ha permesso una maggiore trasparenza nell’aggiudicazione degli eventi e una più stringente corrispondenza fra l’evento stesso e le linee guida espresse dal Consiglio di Zona. Sicuramente questo modo di procedere ha comportato un lavoro complesso per il Consiglio, in quanto non si è trattato di un semplice contributo a un’iniziativa già impostata, ma si è dovuto lavorare sulle linee guida e sui criteri di assegnazione; così facendo tuttavia si è andati incontro alle nuove linee di indirizzo del Comune in materia di decentramento, che prevedono un ruolo delle Zone sempre più attivo nella gestione del territorio.

Il Bando, che prevede un contributo del Consiglio di Zona di soli 4.000 euro, ha dato un peso importante sia al fatto che le associazioni partecipanti fossero composte da giovani, o che comunque avessero come finalità lo sviluppo della cultura giovanile, sia che ci potesse essere un’associazione temporanea di più organizzazioni. Ciò ha comportato uno straordinario sforzo di autorganizzazione da parte di più associazioni che ha portato a vincere un gruppo di queste, Ape, Arcaduemila, Rinascimento Metropolitano e Gruppo 97. Quando si parla di “impresa culturale”, bisogna a tutti gli effetti annoverare questa esperienza come un modello di successo. Vedere questi ragazzi prima lavorare sul Bando, poi organizzare fattivamente tutte le serate, è stato uno dei momenti più interessanti di tutto il processo.

Relativamente ai contenuti dell’iniziativa, si è partiti dall’osservazione della situazione esistente nella città, e in particolare nel Centro Storico, per quanto riguarda la socialità giovanile – in specie notturna – che spesso genera conflitti fra diversi diritti. Da un lato il diritto dei giovani allo stare insieme, al godere degli spazi della città, all’esprimersi nelle più diverse forme di arte e di comunicazione, e dall’altro il diritto dei cittadini residenti di avere la necessaria tranquillità nelle ore notturne. Il caso delle Colonne di San Lorenzo e di via Vetere / piazza Vetra è un esempio lampante di come questi diritti entrino in conflitto pesante e difficilmente ricomponibile.

Come Consiglio di Zona 1 siamo partiti dalla considerazione che il pieno Centro della città oggi si svuota nelle ore serali non avendo più carattere residenziale, ma essendo diventato sede di uffici ed esercizi commerciali che chiudono le proprie luci fra le 19,30 e le 20,30. Tutto ciò, per chi percorre alcune vie e piazze a ridosso del Duomo lascia un senso di abbandono e di mancanza di vitalità: il Centro sembra spegnersi. È quindi in quest’ottica, e in una positiva interazione con l’Assessorato alla Cultura, che aveva dato indicazioni in tal senso, che si è scelta l’ubicazione di Piazza Affari come sede unica di queste serate.

L’idea è stata quella di dare periodicità agli eventi, di creare un momento di incontro con una cadenza settimanale, che entrasse nelle consuetudini dei ragazzi. L’ iniziativa è stata discussa e proposta dalla Commissione Cultura del Consiglio di Zona 1, per sottolineare la centralità, nell’evento, anche della presenza della musica che, nel mondo giovanile e non solo, è qualcosa di profondo e coinvolgente, che accomuna una cultura all’altra, un genere all’altro, mettendo in secondo piano ogni tipo di differenza.

Fra le linee di indirizzo è stata indicata inoltre la possibilità di somministrare birre a prezzi calmierati, l’indicazione di non utilizzare contenitori di vetro e l’organizzazione sulla piazza di postazioni per la raccolta differenziata. Tutto questo vorrebbe portare a un rovesciamento delle modalità attualmente riscontrate nei luoghi di aggregazione classici, dove vige soprattutto una logica di “consumo”, del tempo e del danaro, mancando invece gli aspetti creativi e di “scambio”, come di conoscenza e di cultura intesa in senso ampio.

Come il già citato caso delle Colonne di San Lorenzo conferma ampiamente, appare evidente che i giovani cerchino dei luoghi dove ritrovarsi, dove potersi incontrare in modo “libero”, dove sapere che si troverà sempre qualcuno con cui parlare. L’esperienza delle prime serate degli “Aperitivi Musicali” dimostra come sia possibile raggiungere, attraverso un nuovo modo di lavorare e uno sguardo diverso sulla città, l’obiettivo di valorizzare la creatività e il desiderio di socialità giovanile, senza al tempo stesso ledere il diritto alla tranquillità dei cittadini.

La città ha infatti, pur a fronte dei ben noti problemi di fondi a disposizione, enormi risorse, sia in termini di inventiva e creatività, che in termini degli spazi pubblici che possono essere messi a disposizione per le iniziative culturali e di libera aggregazione.

Sergio Violante*

 

 

*Presidente Commissione Cultura Consiglio di Zona 1 – Centro Storico

 



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