19 giugno 2012
LA GUERRA È DICHIARATA
di Valérie Donzelli [La guerre est declarée, Francia, 2011, 100′]
con Valérie Donzelli, Jérémie Elkaïm, Gabriel Elkaïm, Brigitte Sy.
Un bambino è sdraiato sul macchinario per effettuare la Tac. La donna che lo supporta a pochi passi di distanza, esausta e dall’aria assente, è sua madre Juliette (Valérie Donzelli). I suoi occhi si perdono nel vuoto delle pareti bianche della stanza asettica. Il rumore, meccanico e costante, generato dall’apparecchio crea nella sua mente un collegamento sonoro. È il sottofondo elettronico della serata in cui, tanti anni prima, ha conosciuto Romeo (Jérémie Elkaïm). Il colpo di fulmine è un passaggio quasi scontato, tanto quanto il tragico destino legato letterariamente ai loro nomi.
Valérie Donzelli e Jérémie Elkaïm ne La Guerra è dichiarata hanno scelto di raccontare il loro dramma personale. Hanno interpretato coraggiosamente i loro ruoli e Valérie ha messo anche in scena l’opera. Nonostante l’impronta autobiografica si sono allontanati il più possibile dal documentario.
Senza nascondere nulla della natura del tumore, l’esuberanza dei personaggi non viene repressa dalla drammaticità dell’evento. Romeo e Juliette corrono continuamente, una fuga mano nella mano dalla remissività e dall’inerzia. Soffermarsi sul male, potrebbe piegare definitivamente le loro esistenze.
Nessuno conosce le armi, sempre che ne esistano, per fronteggiare una situazione come quella in cui si trovano i due genitori di Adam. Valérie Donzelli e Jérémie Elkaïm, tuttavia, sono riusciti brillantemente a mostrarci come si può combattere la rassegnazione al dolore solo con le proprie forze. Una vittoria su tutti i fronti.
Marco Santarpia
In sala a Milano: Anteo, Eliseo.
questa rubrica è a cura di Paolo Schipani e Marco Santarpia
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