12 giugno 2012

ANCHE MILANO SCEGLIE IL TESTAMENTO BIOLOGICO


La vicenda di Eluana Englaro ha reso di dominio pubblico il testamento biologico (o dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario), e da allora numerosi comuni italiani hanno istituito un proprio registro dei testamenti biologici, spesso partendo da petizioni di cittadini.

In assenza di una legge in materia, la Cassazione, nella sentenza n. 21748/2007 sulla vicenda, ha innanzitutto stabilito che il principio del consenso informato – in base al quale la volontà del paziente di interrompere una terapia indesiderata, anche già iniziata, prevale su quella del medico curante – è un diritto riconosciuto dagli art. 3 e 32 della Costituzione, e pertanto direttamente applicabile. Tale diritto deve pertanto essere esteso, per il principio di uguaglianza previsto dall’art. 3 della Costituzione, anche a coloro che abbiano perso la capacità di autodeterminarsi.

A differenza di quanto era accaduto con Eluana Englaro, le cui volontà erano state ricostruite mediante testimonianze di amici e parenti, il testamento biologico permette dunque di avere certezza del contenuto delle decisioni operate in merito ai trattamenti sanitari, in quanto promanate direttamente da colui che ne potrebbe essere in futuro il destinatario.

In particolare, l’istituzione di un registro comunale svolge propriamente la funzione di garantire la provenienza delle dichiarazioni da colui che le ha sottoscritte, nonché l’integrità dei suoi contenuti, che in ogni caso possono essere modificati dal depositante. Il dichiarante può inoltre indicare uno o più fiduciari, che hanno il compito di rappresentare e difendere la volontà dell’incapace, sia nei confronti della struttura sanitaria sia, in caso di controversia, dinanzi all’autorità giudiziaria.

Quindi non è del tutto corretto asserire che il testamento biologico non ha valore giuridico: se è vero infatti che non esiste una legge che gli conferisca immediato potere vincolante, è anche vero che dal 2007 la costante giurisprudenza di numerosi tribunali italiani ha consentito ai pazienti incapaci di vedere rispettate le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari indesiderati.

Faccio parte di un gruppo di cittadini da sempre sensibili alle tematiche dei diritti civili, che, all’indomani della vittoria di Giuliano Pisapia, ha ritenuto maturate le condizioni politiche per proporre anche a Milano l’istituzione di un registro dei testamenti biologici. È nato pertanto il Comitato promotore “Io scelgo“, al quale hanno aderito numerose personalità della società civile, che non solo hanno sottoscritto la proposta, ma hanno anche registrato dei mini spot per il sostegno dell’iniziativa.

Lo strumento utilizzato è quello, mai sperimentato finora, ma contenuto nel regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare del Comune di Milano, della proposta di delibera consiliare di iniziativa popolare. A differenza della petizione, la proposta di iniziativa popolare, al raggiungimento di 5.000 firme di cittadini milanesi, obbliga il consiglio comunale a esprimere un giudizio, accogliendola o respingendola.

Per l’organizzazione dei banchetti per la raccolta delle firme vi è stata la pronta adesione da parte di molti circoli del Pd, di associazioni e dei Comitati x Milano, che ha permesso di raggiungere capillarmente tutte le zone della città (potete trovare tutte le informazioni sull’iniziativa e la dislocazione dei banchetti sul sito www.ioscelgo.info).

Particolarmente significativa poi l’esperienza di partecipazione alla raccolta delle firme, dove si è constatato quanti cittadini milanesi abbiano già redatto un testamento biologico, ma aderiscano a questa iniziativa in quanto desiderano ricevere una tutela istituzionale a un’esigenza fortemente sentita.

Sono state già acquisite più di 3.000 firme e, in occasione del superamento di metà della campagna di adesioni, è stato organizzato un evento, che si terrà il 15 giugno alle ore 18.00 presso le Colonne di San Lorenzo, e che vedrà la presenza di Gherardo Colombo e Claudio Bisio.

Auspico pertanto che il rinnovamento cominciato a Milano prosegua con l’istituzione del registro dei testamenti biologici, insieme servizio civico e forte segnale politico di rilevanza nazionale.

 

Ilaria Urzini*

 

*Avocato, Responsabile legale Comitato promotore “Io scelgo”

Per leggere la PROPOSTA DI DELIBERA CONSILIARE DI INIZIATIVA POPOLARE clicca qui

 

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti