12 giugno 2012

cinema


 


 

ONORA IL PADRE E LA MADRE

di Sydney Lumet [Before the Devil Knows You’re Dead, Usa, 2007, 117′]

con: Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Albert Finney, Marisa Tomei, Alesa Palladino, Michael Shannon, Amy Ryan, Rosemary Harris

 

May you be in heaven half an hour, before the devil knows you’re dead –«Che tu possa stare in paradiso mezz’ora, prima che il diavolo sappia che sei morto». Suona così il proverbio irlandese da cui Sidney Lumet ha tratto il titolo del suo film. Reso in italiano con Onora il padre e la madre (Usa, 2007, 117′), il quarto comandamento: quello che ci chiede di amare e rispettare mamma e papà. Proprio per quella “mezz’ora di felicità” Andy (Philip Seymour Hoffman) propone al fratello Hank (Ethan Hawke) di dis-onorare il comandamento, progettando una rapina ai danni della gioielleria dei genitori, Charles e Nanette (rispettivamente Albert Finney e Rosemary Harris). Tutto molto semplice: pistola finta, “toccata e fuga” in gioielleria e assicurazione per i vecchi. Almeno così dovrebbe essere. L’insicurezza di Hank causa un equivoco catastrofico che porta la vicenda ai limiti della tragedia. È qui che entra in scena il “diavolo” e la sua – comprensibile – sete di vendetta.

Lumet, dietro la macchina da presa, sviluppa la storia servendosi di una serie di flashback che ruotano attorno alla rapina; la sceneggiatura di Kelly Masterson, invece, fa percepire l’immoralità e la crudeltà del genere umano. Carter Burwell, con le sue musiche, aggiunge quell’inquietudine che fa accelerare il ritmo cardiaco.

Il corso degli eventi permette di gettare un’occhiata al passato e al presente dei protagonisti: gelosie, avidità, tradimenti. Vite che non riescono a trovare un equilibrio, una stabilità; ne abbiamo solo la parvenza: come una maschera che cerca di coprire la confusione. Il tutto inizia e finisce con (e per) Andy e Hank: disperati, frustrati, “morti”. In quanto tali, cercano di raggiungere il paradiso…prima che il diavolo sappia che sono morti.

Paolo Schipani

Il film è in programmazione durante la rassegna “Cinema e psicanalisi: non per soldi ma per denaro” organizzata dall’8 giugno al 4 luglio allo Spazio Oberdan – Sala Alda Merini. Consulta qui la programmazione completa.

 

 

LOVE & SECRETS

di Andrew Jarecki [All good things, U.S.A., 2010, 101′]

con Kirsten Dunst, Ryan Gosling, Frank Langella, Kristen Wiig

 

David Marks (Ryan Gosling) è un ragazzo ossessionato dalla bramosia di potere e denaro di suo padre (Frank Langella). Il successo del genitore come immobiliarista e uomo d’affari newyorkese non ha impedito a sua madre di uccidersi proprio davanti ai suoi occhi inconsapevoli di bambino. L’incontro fortuito con Katie (Kirsten Dunst), una ragazza solare e indipendente, gli permette di trovare la compagna di fuga ideale per cercare indipendenza e serenità.

Questo breve momento illusorio è interrotto da una figura paterna ricattatrice e prepotente; la mancata indipendenza economica dei due ragazzi è il tallone d’Achille a causa del quale David è costretto a entrare negli ambigui affari di famiglia. La velocità frenetica di una metropoli come New York sembra erodere in lui tutte le sicurezze. Fa risvegliare una parte nevrotica e istintiva che rapidamente si impossessa del personaggio. La rabbia e il dolore, soffocato a seguito della morte della madre, vengono espressi in un crescendo di violenze familiari.

La misteriosa scomparsa di sua moglie e le morti altrettanto irrisolte della migliore amica e del vicino di casa hanno creato un alone di mistero su quest’uomo tanto da spingere il regista Andrew Jarecki a dedicarsi alla sua storia per il suo esordio cinematografico. Il suo passato di documentarista, nominato all’Oscar nel 2004 per Una storia americanaCapturing the Friedmans, emerge a causa dello stile forse eccessivamente logico e analitico con cui scegli di raccontarci la sua versione della vita di Robert Durst.

La suspence e il mistero sono troppo presto accantonati lasciando spazio a una mera descrizione degli eventi. La sua visione soggettiva, azzardata secondo i garantisti, e figlia di un metodo che sembra aver escluso ipotesi fantasiose e incomprensibili, ha come unico scopo quello di arrivare con lucidità alla più credibile delle verità.

Marco Santarpia

In sala a Milano: The Space Cinema Odeon, Plinius Multisala, UCI Cinemas Bicocca, Colosseo

 

 

questa rubrica è a cura di Paolo Schipani e Marco Santarpia

rubriche@arcipelagomilano.org

 



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