22 maggio 2012

Scrivono vari 23.05.2012


Scrive Ada Lucia De Cesaris ad ArcipelagoMilano – Caro Direttore, il contributo della Professoressa Gibelli richiederebbe un dibattito approfondito, in parte già avviato da questa amministrazione e sul quale contiamo di ritornare presto. Mi preme però intanto fare due osservazioni: una di carattere formale, ma sostanziale, un’altra più di merito.

Sulla forma, nel contributo ci si rivolge al Sindaco e non alla sottoscritta, assessore che il Sindaco ha nominato con il compito di occuparsi e preoccuparsi dell’urbanistica, e con la quale discute e condivide le scelte. È spiacevole notare come si ripeta troppo facilmente la delegittimazione delle competenze e come ciò capiti troppo spesso quando, guarda caso, una competenza di rilievo è stata assegnata a una donna. Fa riflettere anche il metodo dell’appello “ultimativo”, quasi che l’ascolto non fosse per questa amministrazione un fatto ordinario, certamente faticoso ma quotidiano e irrinunciabile, e soprattutto aperto a tutti.

Nel merito. Proprio nel senso di quanto ha più volte dichiarato il professor Roccella, che conosco e stimo, la perequazione del PGT che stiamo per approvare, non è più una perequazione sconfinata. Lo strumento, infatti, è stato mantenuto nella forma (altrimenti si sarebbe dovuto fare un altro piano, ma come è ormai noto, non è stata questa la scelta dell’amministrazione), non però nella sostanza. Oggi la perequazione è depotenziata nei suoi effetti più critici e criticabili: ricordo che sono state eliminate le volumetrie “volanti” dal Parco Sud ed è stato impedito che gli “atterraggi” avvenissero ovunque e senza limiti. È stata invece mantenuta laddove, a nostro avviso, era giusto confermarla, come ad esempio nelle pertinenze indirette (aree che in questo modo vengono acquisite alla proprietà pubblica).

Ciò in quanto, contrariamente a quanto si afferma un poco apoditticamente, ci sono altre esperienze, anche in città italiane, che ci convincono che questo strumento, se utilizzato in modo attento e ben regolato, può essere essenziale per perseguire finalità pubbliche e di equità.

 

Replica Maria Cristina Gibelli – Come ho evidenziato nella conclusione della seconda parte del mio articolo pubblicato su ArcipelagoMilano, il mio rivolgermi al Sindaco Pisapia è giustificato dalle perplessità sulla strategia e lo stile generale seguito nella revisione del PGT (ivi compresa, aggiungo, l’apparente riduzione degli spazi di miglioramento della Bozza operabili dal Consiglio Comunale); e non certo da una volontà di delegittimazione, tantomeno effettuata da donna a donna, dell’Assessore all’Urbanistica che ha un compito molto arduo.

Quanto alla perequazione sconfinata: ritengo che il fatto di averla depotenziata non cambia una indicazione normativa che, per quanto si può comprendere, rimane e che in futuro potrebbe consentire, con diverse maggioranze o in altre città, pratiche urbanistiche inaccettabili. Quanto alle riflessioni di Alberto Roccella, il suo contributo molto critico su “PGT, perequazione e borsa dei diritti edificatori” è stato pubblicato su ArcipelagoMilano del 5 aprile scorso.

 

Scrive Daniela Brambilla ad Angelo Gaccione – La pericolosità dell’amianto quando se ne respirano le fibre (esempio, durante il processo di fabbricazione di Eternit) è certa; ma la pericolosità della sua eventuale presenza nelle acque e conseguente ingestione fortunatamente non è certa né provata, malgrado studi e test. Alcune affermazioni dell’articolo del signor Gaccione sono eccessive: non parliamo di cianuro, ma di un minerale, presente in natura anche indipendentemente dall’azione dell’uomo.



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti