15 maggio 2012

Scrivono vari 16.05.2012


 

Scrive Ugo Scuro a Raffaello Morelli – L’articolo dell’amico Morelli è condivisibile in gran parte nell’analisi, meno nella conclusione, costituita dalla previsione del sacrificio patrimoniale (non meglio definito) di tutti i cittadini e dal comitato di raccolta del risultato economico, presieduto dal presidente Napolitano. Infatti, la liquidazione del patrimonio richiede disponibilità finanziarie, che scarseggiano nelle tasche dei cittadini (ma non nelle banche, curiosamente). Più coerentemente con le circostanze il governo potrebbe essere proponente di una politica economica tendente a rendere compatibili le esigenze del debito pubblico e della disponibilità delle risorse acquartierate nelle banche, incidentalmente responsabili non poco di malefatte economiche da vari decenni a questa parte. Quanto poi al comitato d’onore rappresentato del presidente sprovvisto di poteri e competenze specifiche, francamente mi sembra una proposta accattivante ma per niente praticabile.

 

Scrive Anna di Gennaro a Giovanni Cominelli – Se già nel 1725 il filosofo Francis Hutcheson affermava: “Maggior felicità per il maggior numero”

         S – I

B = ——–

          D

Dove B indica la benevolenza, ovvero il desiderio di diffondere felicità; S lo slancio verso il bene; I l’interesse individuale e D le doti personali, ritengo che l’unica “ricetta” alla “malattia” del potere di Formigoni and company (su questo punto condivido Pisapia che ha subito commentato più o meno così: “Troppi anni al potere non vanno bene”) è farsi curare”…lontano, molto lontano.



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti