1 maggio 2012

TRE NOTIZIE SUI TRASPORTI MILANESI


Multe – A Milano si danno circa un milione di mute all’anno per sosta vietata, compresa quella in doppia fila. Sono tante o poche? Per il gettito, una manna (dell’ordine dei 50 milioni). In assoluto, sono probabilmente pochissime. Vediamo perché. Il primo motivo è che una sanzione non ha come fine “fare cassa”, ma cambiare i comportamenti dei cittadini. Ora per verificare il cambiamento dei comportamenti, occorre come minimo avere una stima, anche rozza, delle infrazioni, prima e dopo l’introduzione o l’aumento delle sanzioni.

Questo dato è totalmente impossibile da ottenere, sia dalla giunta precedente che da quella attuale. Forse non a caso, perché conoscendo questo dato si potrebbe anche misurare l’efficienza della vigilanza urbana, oltre che della sanzione. Gli indizi non sono favorevoli: le macchine stabilmente parcheggiate dove la sosta non è consentita (es. marciapiedi), e in doppia fila, non sembrano essere diminuite in modo sensibile, e una vecchia stima dell’ACI indicava in 90.000 le auto stabilmente in sosta vietata (se fossero multate solo queste tutti i giorni, in poco più di dieci giorni si conseguirebbe quel totale di un milione di contravvenzioni sopra citato).

Inutile notare infine che se la sanzione cambiasse davvero i comportamenti, come in USA, il gettito in breve tempo sparirebbe, togliendo ogni sospetto di strumentalità economica all’azione sanzionatoria. E in più con risultati sull’ambiente e la congestione probabilmente assai superiori a quelli dell’Area C.

Aumenti Sea – Tra la soddisfazione generale, il governo ha approvato l’aumento delle tariffe della SEA, che ricadranno ovviamente sui biglietti aerei, e quindi per buona parte sui milanesi. Tali aumenti si tramuteranno in maggiori profitti per la società, e quindi in una sua assai più consistente valutazione in borsa. Evviva! Il problema è che, trattandosi di un aeroporto, siamo in presenza di un “monopolio naturale”, che in condizioni “normali” non dovrebbe fare profitti se non quelli appunto “normali” (vicini al saggio di interesse), calcolati sul capitale investito.

Senza tale aumentola SEAavrebbe dovuto mostrare perdite in bilancio negli anni passati, mentre ha distribuito dividendi al comune anche in anni di crisi. Oppure l’aumento dovrebbe remunerare degli investimenti dichiarati “socialmente utili”, dopo un’attenta analisi costi-benefici fatta da un soggetto neutrale, analisi di cui non si è mai vista traccia. Altrimenti si tratta solo di rendite di monopolio, fatte pagare ai milanesi e agli altri viaggiatori.

La regolazione delle tariffe aeroportuali sarà uno dei compiti essenziali della nuova autorità di regolazione dei trasporti, di imminente costituzione, che dovrebbe proprio difendere gli utenti da rendite di monopolio. La fretta con cui è stato firmato questo aumento fa pensare che non si volesse “correre rischi” nella difesa degli utenti. Chissà mai cosa potrebbe succedere… c’è da tremare a pensarci.

Linea 4 accelerata – Come molte altre opere concepite in funzione dell’EXPO del 2015, la linea metropolitana 4 è in forte ritardo. Il comune sembra deciso ad erogare circa 50 milioni di Euro extra all’impresa costruttrice per accelerare i lavori, mettendo forse in azione una seconda talpa. Questo extra costo a carico dei milanesi sembra difficile da comprendere, considerato che l’EXPO è un evento che durerà alcuni mesi, mentre una metropolitana è opera costosissima che dovrebbe rispondere a logiche del tutto diverse, e di lungo periodo. Ma lo stupore diviene incontenibile quando si apprende dalla stampa che questo gravoso impegno finanziario a carico dei milanesi non serve per raggiungere l’EXPO, ma per prolungare di due (2) fermate la linea (che parte dall’aeroporto Forlanini), senza peraltro neppure raggiungere il centro di Milano.

Sembra davvero che non possiamo che migliorare.

 

Marco Ponti

 

 



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