24 aprile 2012

I GIOVANI AMANO…


Si legge spesso sui giornali che i giovani non amano l’arte, non visitano le mostre, non sanno riconoscere e apprezzare un’opera di valore.

Eppure un paio di settimane fa ho trascorso il sabato mattina in una scuola di danza in zona Isola, trasformata per un fine settimana da un gruppo di ragazzi intorno ai vent’anni, Estroverso, in mostra d’arte contemporanea. Artisti giovanissimi esponevano i loro quadri e le loro fotografie. L’inaugurazione della sera prima è stata un grande successo, raccontano gli organizzatori.

Giornalisti e operatori culturali allarmati dichiarano che i giovani non amano la musica classica e non vanno ai concerti, se non a quelli di Lady Gaga.

Ma forse non hanno provato a voltarsi, mentre ascoltano un concerto all’Auditorium di Milano, come in qualsiasi altra sala e non hanno visto gli occhi lucidi della maschera che li ha accolti all’entrata e li ha accompagnati alla loro poltroncina. Perché ha vent’anni o poco più e vuole fare il musicista. Oppure studia architettura, ma il pianoforte è sempre stata la sua passione.

“L’opera rischia di morire, se i giovani non imparano ad amarla”: anche questo dicono i giornali e gli esperti. Ma forse non sono stati alle anteprime Under30 della Scala, quando il biglietto costa solo 12 euro e anche se sei nell’ultimo posto laterale in galleria, ti senti molto fortunato. Perché un mese prima c’era la coda fuori dalla biglietteria fin da mezzanotte e il sito si bloccava continuamente per le troppe richieste.

Ai giovani il teatro non piace. Però le maschere che non sono nelle sale da concerto, sono nei teatri, e hanno anche loro vent’anni o poco più. E a Milano, in ogni cantina riscaldata, sboccia una scuola di teatro, in ogni liceo o università nasce una compagnia. In ogni gruppo di amici, se proponi di mangiare una pizza insieme, qualcuno ti risponde “non posso, vado a teatro”.

Ho trascorso giornate intere e a volte nottate a montare e smontare le scenografie di uno spettacolo, a guardare le prove, ho aspettato amici che dovevano finire il turno in Auditorium, ho letto le recensioni che un’amica scrive sugli spettacoli che vanno in scena a Milano per un sito internet.

Ho conosciuto in ogni scuola, università e festa ragazzi che organizzavano mostre, che promuovevano spettacoli, che erano in ritardo per le prove, che volevano vedere la mostra a Palazzo Reale prima che finisse, o che, invece del solito caffè, mi portavano a vedere le Gallerie d’Italia.

E ogni volta che leggo “ai giovani non piace” sui giornali, mi chiedo dove stiate guardando. Perché a noi piace l’arte, piace il teatro, piace il cinema e piace la musica in ogni sua forma.

E tra pochi giorni, quando Milano si tingerà di design, noi saremo al Salone del mobile, nei capannoni e per le strade del Fuorisalone. Perché a noi piace anche il design.

E ci piace Milano, perché offre ogni giorno musica a chi sa ascoltare, teatro e arte a chi sa guardare e infinite occasioni a chi le sa sfruttare.

Scrivete questo sui giovani e su Milano, perché anche noi siamo Milano.

 

Francesca Masci

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