10 aprile 2012

CREDITI DI MOBILITÀ URBANA: NUOVI STRUMENTI DI GESTIONE


L’area metropolitana di Milano è posizionata in un luogo ideale per “attirare” giovani, imprese innovative e capitali; in un raggio di 150 km è possibile trovare luoghi tra i più belli in Europa: il Mar Ligure, le Alpi fino a sfiorare il Monte Bianco, le colline della Brianza, i quattro laghi maggiori d’Italia, il bacino del Po e dei suoi affluenti; nella stessa area ci sono nove aeroporti internazionali e un porto merci e passeggeri; ci sono due Politecnici, le Università di Torino, Milano, Pavia e Genova, centri di eccellenza dell’elettronica, della medicina, etc; con il treno si raggiungono le più importanti città d’arte e cultura d’Italia: Bologna e Torino in un’ora, Genova e Firenze in meno di due ore, Roma e Venezia in meno di tre ore.

Per essere maggiormente attraente, Milano deve migliorare la qualità della vita riducendo considerevolmente l’impatto del traffico su tutto il territorio comunale; questo è possibile se si definisce un obiettivo ambizioso, ad esempio la riduzione del numero di spostamenti del 20% nei prossimi 10 anni, e si adottano politiche di gestione della domanda innovative basate su sistemi di “pricing urbano”, cioè sistemi che fanno pagare per l’accesso o l’uso di una determinata area cittadina.

Essi possono essere di tipo “area pricing” dove si paga per poter entrare in un’area, anche più volte nell’arco della giornata, e potervi circolare senza limiti (come nell’Area C a Milano), di tipo “cordon pricing” dove si paga a ogni attraversamento del perimetro che delimita l’area (es: Stoccolma), e infine di tipo “distance based pricing” dove si paga in base alla percorrenza con tariffe che possono essere differenziate sulla base del tipo di veicolo, ora di viaggio e strada percorsa; numerosi studi hanno dimostrato che quest’ultimo è lo schema più efficace e più accettabile da parte dei cittadini perché molto simile al “pay per use“, dove si paga in proporzione all’effettivo utilizzo.

Il sistema dei Crediti di Mobilità è un particolare sistema di Distance Based Pricing basato su “permessi di mobilità” e non su “restrizioni alla mobilità” che consente una riduzione della congestione – e delle esternalità associate – con maggiore efficacia e maggiore accettabilità da parte dei cittadini rispetto ad altri schemi: non si paga nulla fino a quando si rimane entro il budget di mobilità assegnato dalle Amministrazioni Locali (AL); in questo modo il cittadino è libero di adottare sistemi individuali di auto-regolazione.

 

Nella figura è rappresentato un esempio di come i Crediti di Mobilità potrebbero essere implementati a Milano; giova osservare che l’intero territorio comunale diventa una zona a traffico limitato, elemento di fondamentale uguaglianza tra i cittadini, e che il consumo di crediti è maggiore nelle tratte dove è buona l’offerta di trasporto pubblico: alta frequenza, rispetto degli orari, comfort delle vetture.

Il sistema dei Crediti di Mobilità può essere applicato ai veicoli dotati di scatola nera, tecnologia descritta in modo esauriente in altro articolo pubblicato su questo stesso numero di ArcipelagoMilano.

Il poter disporre di uno strumento di misura del comportamento di mobilità dei cittadini apre ad altre innovazioni corollario dei Crediti di Mobilità: le Amministrazioni Locali possono implementare un sistema in cui i cittadini possono “ricaricare” la loro dotazione di crediti se rispettano particolari regole di comportamento di mobilità dettate dalle stesse in certi periodi dell’anno; ad esempio, nei periodi invernali, quando è critico l’inquinamento da polveri sottili, le AL possono richiedere di ridurre l’utilizzo del veicolo privato del 50%; in questo caso solo i cittadini dotati di scatola nera e che partecipano allo schema di mobilità possono dimostrare il rispetto della regola e “ricaricarsi”.

Un’altra innovazione possibile consiste nell’assegnare ai Crediti di Mobilità anche un “valore”, e non necessariamente monetario; sempre a titolo di esempio, le AL possono decidere che un’ora di sosta vale 10 Crediti, un biglietto al teatro 100 Crediti, un ingresso all’impianto sportivo 120 Crediti, etc. Il sistema è simile alle usuali raccolte punti (miglia aeree, punti fedeltà, etc.) e, in generale, non è oneroso per le AL se i servizi acquistabili con i crediti avranno un costo per esse tendente a zero.

Questo schema può permettere di distribuire ai cittadini incentivi “mirati” su iniziative di interesse delle AL; qualora, ad esempio, volessero finanziare un particolare evento, potrebbero mettere a disposizione una somma che l’Organizzatore trasformerà in biglietti di ingresso destinati ai possessori di Crediti di Mobilità.

A questo sistema possono partecipare anche altre imprese che avranno la possibilità di inserire i contributi nel proprio bilancio di Corporate Social Responsibility certificati sul duplice effetto di erogazioni liberali di cui beneficiano Cittadini virtuosi.

 

Marco Troglia*

 

 

*Quaeryon srl, Partner e Direttore dei Labs



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