6 marzo 2012

teatro


 

ABBASTANZA SBRONZO DA DIRE TI AMO?

di Caryl Churchill

PRODOTTO

di Mark Ravenhill

traduzioni di Giorgio Amitrano – regia di Carlo Cecchi – con Carlo Cecchi, Tommaso Ragno e Barbara Ronchi

 

Carlo Cecchi porta all’Elfo due grandi autori inglesi poco rappresentati in Italia (soprattutto Caryl Churchill) creando uno spettacolo formato da due atti unici che hanno allo stesso tempo molto e poco in comune fra loro.

Abbastanza sbronzo da dire ti amo? è la storia d’amore omosessuale fra “a country”, gli Stati Uniti d’America, e “a man”, un uomo europeo. L’europeo decide di abbandonare la famiglia per seguire l’amante e condividere con lui le guerre fintamente umanitarie, gli interventi militari segreti, le prevaricazioni, le torture a Guantanamo e una serie di altre “iniziative” dei recenti governi americani. Prodotto è il monologo di un regista che cerca di convincere un’attrice (in silenzio per tutto lo spettacolo) a partecipare al suo film: la balzana storia fra una donna americana a cui è morto il marito nelle Torri Gemelle e un arabo-terrorista.

Il primo, attraverso due uomini, critica aspramente l’imperialismo americano. Mentre il secondo affronta la tematica dell’11 settembre e del terrorismo islamico per ironizzare sul cinema hollywoodiano. Si tratta di due intenti diversi perseguiti con stili di scrittura differenti: più sospeso e allusivo quello della Churchill, con la maggior parte delle frasi troncate a metà; più realistico e graffiante quello di Ravenhill. Entrambi i testi, nella loro diversità, sono però molto belli e brillano nella messa in scena di Cecchi che cerca anche di impastarli in un linguaggio scenico comune.

Alla prima all’Elfo Puccini, quella vista da chi scrive, Tommaso Ragno, dopo aver recitato con Carlo Cecchi nel primo atto unico, l’ha sostituito nel secondo, dove il regista/attore avrebbe dovuto recitare con Barbara Ronchi. Purtroppo non sappiamo come sarebbe stata l’interpretazione di Cecchi, ma la sua impossibilità a recitare ha offerto al pubblico la possibilità di apprezzare un Tommaso Ragno esilarante. Bravissimo nel muoversi all’interno delle battute, con cambi fulminei, pause e forse un po’ d’improvvisazione ben mascherata. Seduto per tutto lo spettacolo, con gli occhiali da sole, aiutato solo dalle infinite sigarette che si accendeva di continuo, una gran interpretazione per un ruolo che non doveva neanche essere suo.

Teatro Elfo Puccini dal 28 febbraio all’11 marzo

 

In scena

Al Teatro Elfo Puccini dal 6 al 18 marzo La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertold Brecht, regia di Claudio Longhi, con Umberto Orsini.

Al Piccolo Teatro Studio fino al 20 marzo Blackbird di David Harrower, con Massimo Popolizio.

Al Piccolo Teatro Strehler fino al 5 aprile Santa Giovanna dei macelli di Bertold Brecht, regia di Luca Ronconi.

Al Teatro Carcano fino all’11 marzo L’arte del dubbio di Stefano Massini, regia di Sergio Fantoni, con Ottavia Piccolo.

Al Tieffe Teatro Menotti dall’8 al 18 marzo L’arte della commedia di Eduardo De Filippo, regia di Michele Sinisi.

 

 

questa rubrica è a cura di Emanuele Aldrovandi

rubriche@arcipelagomilano.org

 

 



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