25 gennaio 2012
PERCHÈ GLI OGM
a cura di Elio Cadelo
Palombi Editore, 2011
pp. 175, euro 12,00
Pronti per l’imminente “rivoluzione biotecnologica”? Il progresso non ha il volto della morte, fa paura a chi non lo conosce. “Gli Organismi Geneticamente Modificati non rappresentano soltanto il futuro dell’agricoltura, ma anche di un’umanità che si avvia verso forme di organizzazione nuove e sempre più complesse dove il cibo e l’energia giocheranno sempre più un ruolo determinante per la pace e lo sviluppo“. È quello che afferma Elio Cadelo, giornalista scientifico del Giornale Radio Rai, nel libro da lui curato: “Perché gli OGM”. I saggi raccolti nel volume sono scritti da importanti personalità: da Corrado Clini, ministro dell’ambiente, a Luigi Rossi dell’ENEA, ad Alessandro Vitale del CNR e molti altri. Tutti affrontano il tema da vari punti di vista: etico, psicologico, genetico, politico, economico, medico, con l’intento di far chiarezza e di abbattere le paure irrazionali create dalla disinformazione.
Gli OGM commercializzati sino a oggi non presentano alcun rischio per la salute umana e per l’ambiente. Il grano Creso, usato in Italia da almeno quarant’anni per fare la pasta e il pane, è un prodotto modificato geneticamente come pure il pomodoro ‘ciliegino’. In Asia, il golden rice, un tipo di riso modificato multivitaminico, ha salvato milioni di bambini dalla pellagra.
Ciò che troviamo dal fruttivendolo o nei supermercati lo dobbiamo alla fatica e all’intelligenza dell’uomo che ha domato la natura, in principio selvaggia e ostile. L’opinione diffusa che la natura sia un hortus conclusus da rispettare in una sua ipotetica forma originaria è quasi utopica e comunque da smentire. La natura non è immutabile, bensì in continua trasformazione per opera del caso o dell’uomo.
Le statistiche dimostrano un’umanità in continua crescita e un drammatico numero di persone che soffrono la fame. Alla domanda di più cibo e di una migliore qualità della vita, gli scienziati hanno sempre risposto con proposte che si sono trasformate in impulsi per l’economia e spesso hanno modificato la società civile e gli indirizzi della politica. Secondo i dati della Fao e della Banca mondiale riportati nel libro, molti paesi poveri hanno risposto al problema della fame e si sono aperti alla crescita economica grazie all’agricoltura OGM. Allo stato attuale, le superfici coltivate nel pianeta con OGM raggiungono i 150 milioni di ettari e sono minutamente regolate da norme leggi sopranazionali, internazionali, nazionali e regionali.
I miracoli della genetica avranno effetti che si ripercuoteranno in tutti i settori. L’intenzione non è solo quella di migliorare la resistenza di alcune piante ai parassiti, ma addirittura quella di creare nuove specie vegetali in grado di disinquinare l’ambiente, di produrre farmaci, vaccini ed energia alternativa. Gli OGM rappresentano una risorsa del futuro: sta a noi scegliere, con prudenza e responsabilità, quali e quante opportunità cogliere tra quelle proposte dalla scienza. (Cristina Bellon)
questa rubrica è a cura di Marilena Poletti Pasero