23 dicembre 2011

MOBILITÀ: L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO?


Da ottobre sono stata nominata alla direzione di AMAT, l’Agenzia Mobilità Ambiente Territorio chiamata a dare un contributo tecnico a supporto delle scelte politiche della amministrazione in materia di mobilità, ambiente e territorio. Cosa è stato fatto, cosa ci si propone di fare in materia di mobilità? Provo a descrivere, in pillole, l’agenda di lavoro impostata con l’Assessore Pierfrancesco Maran e con i nostri uffici.

I primi mesi sono stati necessariamente quelli degli interventi puntuali, per risolvere le urgenze e per valorizzare le opportunità, fino a ieri incagliate per incapacità di visione e di governo: la preferenziazione della 90/91, le telecamere e l’avvio di altre preferenziali, il rafforzamento dei controlli, i 3 milioni di euro per interventi urgenti nelle metropolitane, i primi interventi nella rete della ciclabilità e della pedonalità.

La scelta di mantenere stabili gli abbonamenti ATM, a fronte di un aumento del prezzo del biglietto singolo (insieme alla maggiore evidenza del costo economico e ambientale nell’uso dell’auto), ha spinto molti cittadini a scegliere di abbonarsi, rafforzando così l’abitudine all’uso della rete. L’estensione delle riduzioni a tutti i giovani sotto i 26 anni e i bus by night hanno agganciato i futuri utilizzatori, rafforzando l’idea che utilizzare i mezzi pubblici, invece di muoversi in auto, sia anche una scelta più “giovane”, oltre che più economica, sicura ed ecologica. Le Domeniche a spasso hanno dato altra forza a questa percezione. Nel 2011 i passeggeri trasportati dalle metropolitane non sono diminuiti dopo la variazione tariffaria e nel corso dell’anno sono aumentati (sul 2010) del 2,3%. Gli abbonati, in particolare gli annuali, nel 2011 a confronto con periodo analogo del 2010, sono aumentati del 42% (circa 15.000 abbonati annuali in più, nel confronto sul solo periodo agosto – ottobre 2010/2011. Mancano ancora i dati di novembre e dicembre, che potrebbero essere anche più positivi).

L’altra leva messa a punto in questi primi mesi, che ha richiesto moltissimo lavoro di confronto, affinamento, organizzazione, è l’adozione di “Area C“. Le stime che abbiamo fatto (e che sono visibili nel report di Amat pubblicato su www.areac.it) ci permettono di prevedere una riduzione del traffico pari a circa il 20%. Area C “C darà spazio”, liberando e rendendo il centro più gradevole e sicuro per pedoni e ciclisti, farà circolare i mezzi pubblici più velocemente e in modo più regolare, renderà più ragionevole rinunciare all’auto anche per chi accede a Milano da aree più esterne da quelle strettamente urbane. Area C restituirà risorse da investire in un grande progetto di mobilità sostenibile per Milano. In un prossimo futuro sarà anche possibile ampliare l’area, eventualmente applicando sull’area più vasta un modello di pedaggio orientato a ridurre prioritariamente l’utilizzo dei mezzi più inquinanti.

Dai primi mesi del 2012 tutti questi interventi verranno sviluppati e progettati in un quadro strategico di insieme.

La revisione del PGT, in risposta alle tante osservazioni che ci hanno sollecitato in tal senso, ci permetterà di dare coerenza territoriale alle strategie per la mobilità (formalizzeremo nel PGT le linee di forza del trasporto pubblico e della ciclabilità, la riqualificazione del trasporto pubblico su ferro, la cancellazione di interventi di viabilità inutili o non fattibili, l’integrazione tra Milano e i comuni contermini, le prime indicazioni per la logistica merci urbane, la coerenza delle regole per la dotazione di sosta e parcheggi per le aree di trasformazione).

E soprattutto Milano si sta preparando a definire, con un ampio coinvolgimento della città, la propria Strategia per la Mobilità Sostenibile, dotandosi del Piano Urbano della Mobilità, secondo i migliori modelli europei. Vogliamo infatti dare maggiore forza a quanto stiamo facendo, dentro a una visione di una prossima Milano “Smart, Green, Inclusive”, cioè capace di coniugare innovazione (nella logistica, nei servizi e nei mezzi di trasporto), salute e qualità urbana (meno smog, spazi pubblici per tutti e non solo per le auto), equità sociale (dando alternative ai costi in crescita dell’uso del mezzo privato), diritto ad adottare comportamenti più responsabili (dando davvero la libertà di muoversi senza auto) e diritto a veder rispettate le regole (della sosta, del codice stradale) e infine capace di uno sguardo più ampio (per governare il problema alla giusta scala, quella metropolitana, e per dare il necessario contributo locale a ridurre i rischi dei cambiamenti climatici globali).

Serve quindi una Strategia che sviluppi e confronti tra loro, in modo aperto, le soluzioni. E faccia delle scelte, che orienteranno i prossimi anni di politiche e azioni concrete. Gli obiettivi da assumere vogliono essere ambiziosi. Con indicatori di risultato a cui puntare e da tenere monitorati, per accelerare ulteriormente o per correggere la rotta. I temi sui cui lavorare sono tutti i tasselli del sistema mobilità: trasporto pubblico (tariffe, corsie preferenziali, mezzi e reti, parcheggi interscambio,…), pedonalità e ciclabilità (sistema, priorità, strumenti), viabilità (gerarchia, assetti, sicurezza), regole e controlli (sosta, ma non solo), logistica merci urbane (piazzole, piattaforme, gestione), aree di trasformazione, piani di cintura, area metropolitana.

Questo non significa che aspetteremo solo l’approvazione del Piano per mettere in campo quello che è già possibile fare (anche grazie agli spazi e alle risorse liberati da Area C, sul cui utilizzo va dato certamente visibilità). Ma il percorso di redazione del Piano accompagnerà le azioni in corso, aiutandoci a migliorarle e ad accelerare le priorità.

Nei prossimi mesi affineremo il progetto sulla logistica merci urbane e sul carico scarico (già impostato nel confronto con le categorie nella predisposizione di Area C e oggetto di un progetto sul quale stiamo cercando di acquisire partnership e risorse europee e nazionali). Stiamo selezionando e avviando molti interventi sulla ciclabilità, sulla base delle indicazioni ricevute da FIAB e affinate dagli uffici del comune. In parallelo stiamo individuando le priorità sul lato delle pedonalizzazione e della sicurezza, sia in centro che in aree esterne, con un mix tra aree a traffico e velocità limitati, percorsi pedonali, aree da animare con riqualificazioni mirate. Il tutto si formalizzerà grazie al confronto con le Zone e la città e sarà sostenuto da risorse importanti.

Inoltre sono in via di sviluppo il Portale dell’Infomobilità e un progetto dedicato alla promozione del Car Pooling e del Mobility management. Restano aperti altri nodi, anche molto rilevanti: i ritardi e la scarsità di risorse per le Metropolitane e per il sistema dell’accessibilità a Expo; il modo in cui si potranno gestire le criticità legate ai tagli sul trasporto pubblico pur puntando al massimo recupero di efficienza; gli effetti su Milano di scelte infrastrutturali di scala più vasta. Tutti temi che andranno certo analizzati presto e affrontati sia sul piano tecnico che quello politico. E ovviamente andranno raccontati alla città.

 

Maria Berrini



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