20 dicembre 2011

DAL PD MILANESE PER LE MUNICIPALIZZATE


Ho letto con attenzione e grande interesse l’articolo dell’assessore Franco D’Alfonso “Giù le mani dalle municipalizzate”. Un tema più che mai attuale: con l’approvazione del decreto Salva Italia, si chiude infatti un’epoca di governo, e si apre la stagione in cui le amministrazioni, centrali e locali, devono imparare a governare nella crisi, con meno risorse e più bisogni. L’abolizione di fatto delle province pone anche un altro tema, quello di come riformare la macchina amministrativa, con l’obiettivo di affrontare in modo più efficiente, efficace ed equo questioni e problemi che sono di carattere sovracomunale.

La sfida di questa nuova epoca di governo è una sfida che Milano deve raccogliere più di altre città. Non solo a causa delle aspettative di cambiamento che la primavera arancione ha generato nei cittadini milanesi, ma soprattutto perché l’amministrazione Pisapia è il banco di prova con cui il centro-sinistra può provare a tutta Italia di essere in grado di governare non solo una città così importante come Milano, ma il paese.

Per questo, Milano può cogliere l’occasione rappresentata dal governo nella crisi, per lanciare il progetto di una città metropolitana dei servizi, ovvero una riorganizzazione delle società partecipate che, di fatto, pensi ai servizi di Milano e della sua area metropolitana, in modo integrato, efficace ed efficiente. Sarebbe questo un segnale che, riprendendo la tradizione di buona amministrazione delle giunte di sinistra di Milano, segni il terreno, proponendo soluzioni che sfruttino le economie di scala e riducano i costi dei servizi ai cittadini, e soluzioni che ridiano a Milano il ruolo di centro di innovazione delle proposte amministrative. Ad esempio, sarà importante riflettere sulla dimensione urbana ed extraurbana dei trasporti, e sulla gestione dell’acqua, dopo i risultati del referendum.

Il Partito Democratico sta discutendo in queste settimane di una politica industriale delle società partecipate del Comune di Milano e della strategia per il governo dei servizi dell’area metropolitana. Stiamo infatti cercando di recuperare il tempo perduto, e di avviare una riflessione su quali siano gli asset strategici, capendo quali di essi siano alienabili per concentrare le risorse sulle priorità che si individueranno. In questo senso, la riflessione sulle unificazioni precedenti, a partire da A2A, è importante perché ci permette di costruire sugli errori del passato: l’unificazione con Brescia è stata fallimentare perchè Brescia era decisamente sottodimensionata rispetto ad AEM, e l’unificazione è stata maldestra, tutta politica, senza nessun valore aggiunto strategico.

Le prossime unificazioni saranno credibili, solo con attente valutazioni strategiche sul fatto che si realizzino effettive economie di scala, un salto di qualità nella produzione di servizi, un’accresciuta capacità di innovazione. I si come i no a priori, non appartengono a valutazioni obiettive, che invece tengano conto di vantaggi e possibili processi involutivi. Siamo disponibili, con la nostra rete di amministratori e con chi, più da vicino, sta seguendo le vicende delle utilities di Milano e dei comuni della provincia, a ragionare su un progetto di visione ampia, che permetta al Comune di trovare risorse per gli investimenti, che riduca i costi per i citadini e inserisca la città di Milano nell’ottica di un’area più vasta.

 

Lia Quartapelle

 

* segreteria provinciale PD di Milano



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti