20 dicembre 2011
L’assemblea sui cinque referendum tenutasi a Milano sabato 3 dicembre a Palazzo Reale ha visto un pubblico molto colto di professionisti e politici, eguali i relatori. Un po’ di autoreferenzialità tra politici di professione: Cappato dice che è molto bravo Maran a essere rimasto questa mattina che si discute del referendum sul traffico, quando invece doveva essere già in vacanza. Vacanza? Esce da Milano l’assessore al traffico per non respirare le polveri nelle quali ci lascia da diciotto giorni? È lui che organizza il blocco nel centro di Milano che viene disdetto prima dell’attuazione a distanza di una settimana?
Il 7 dicembre al ventesimo giorno di inquinamento pesantissimo c’è un po’ di vento ma l’affluenza alla Fiera di S. Ambrogio ci porterà un aggravio. Chi ha resistito all’ammalarsi, non ha avuto crisi asmatiche né circolatorie potrà ingrossare le fila di chi le ha avute perché con il protrarsi dell’indigenza respiratoria le difese dell’organismo vacillano. I morti di dicembre sono cifre che dovrebbe essere infilate nelle collane dell’addobbo Natalizio per ricordare le vittime tutti i Natali. La festa del corpo, la festa della procreazione, la festa della nascita è da sempre festeggiata a Milano, con la malattia, nei giorni di vacanza, se non prima, la sofferenza è d’obbligo.
Con Pisapia non mi aspettavo succedesse la stessa cosa di sempre. Pisapia non merita di essere tiranneggiato anche da chi lo dovrebbe aiutare. Majorino rappresenta il Sindaco nelle difesa della salute dei cittadini. Il suo capo gabinetto Baruffi si è fatto sostenitore dell’aria pulita per anni inviando cartoline elettorali da oppositore, ora la non tempestività degli interventi che ti costringe ammalato, ma salva l’immagine con interventi successivi e di facciata, brucia la speranza.
Ma forse non è così, forse anche Maran con Pisapia si impiega per cercare le mediazioni più utili con le altre Municipalità e sono felice che il Sindaco abbia firmato da solo per il blocco del traffico del fine settimana di S. Ambrogio, è un grosso sprone alla consapevolezza politica dei cittadini di tutta la Regione, oggi 8 dicembre mi è tornata la speranza. Contro l’inquinamento ci vuole una grossa campagna pubblicitaria, per troppi decenni avere una macchina è stato il simbolo del non confondersi con gli altri. E anche l’unico investimento nazionale in termini di trasporti.
Il sindaco di Opera dice una cosa che ha valore: i suoi concittadini sopportano uno scorrimento di automobili su più livelli stradali e se lo respirano, come può lui dir loro: “state fermi proprio voi!”? I beni acquistati devono essere utilizzati e servono i mezzi di trasporto, si lenisca l’inquinamento di un motore e l’ingombro di un salotto viaggiante con il lasciarne fermo un altro. In due ci si può accordare. Una campagna vasta deve demistificare la privatezza del trasporto privato: “Non ti muovere da solo, cerca un compagno di viaggio!” Così come facevamo tra insegnanti per andare a scuola fuori Milano la mattina, si prendeva il tram e con quella che portava l’automobile avevamo l’appuntamento da qualche parte. Il gruppetto cambiava a seconda degli orari e anche per il ritorno.
Ci si può accordare con chi sta nel proprio paese, con chi lavora nel nostro stesso posto, si arriva a una stazione, a un appuntamento. Ci si può accordare per portare il figlio alla stessa piscina, per andare a vedere un negozio, ci si può accordare in tante occasioni. È un guadagno in responsabilità e in relazioni, si apre la nostra privatezza agli altri e al bene comune. Organizzarsi a condividere è un cambiamento importante e rompe la brutta abitudine di non guardare in faccia nessuno. Si potrebbe arrivare anche a un sistema computerizzato per cercare alleanze al trasporto privato. Nel frattempo potremmo imparare che tutto ciò che richiede energia ha un costo enorme per il pianeta e che invece usare il corpo, dove sia sufficiente, fa bene alla salute.
Antonella Nappi
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