20 dicembre 2011

DIRITTO DI SCIOPERO. TRAFFICO. SMOG. DIRITTO ALLA SALUTE


Il 16 dicembre circolare a Milano è stato un vero delirio: chiuse le tre linee della metropo-litana e fermi oltre il 65% dei mezzi pubblici- La protesta è stata proclamata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa Cisal e Fast, secondo cui “in assenza di un reintegro delle risorse tagliate al settore è fondato il rischio di una drastica riduzione del servizio pubblico nel 2012 con gravi conseguenze per la mobilità dell’intero Paese e per l’occupazione dei dipendenti del settore e dei lavoratori dell’indotto”. In quel giorno, chi era in giro a piedi o su due ruote ha potuto respirare a pieni polmoni una maggiore dose di monossido di carbonio.

Nei giorni 8 e 9 dicembre nella nostra città era stato dichiarato il blocco del traffico perché era stata superata la soglia massima di inquinamento, credo però che la congestione del 16 dicembre abbia fatto recuperare il lieve abbassamento. In quei giorni alcuni uffici hanno optato per un “ponte” non proprio indispensabile in questo momento di crisi e anche i commercianti, pur lamentandosi legittimamente, si sono adeguati.

La chiusura di alcuni uffici è stata necessaria perché molti di quelli che usano la macchina per spostarsi non sono solo “diportisti nullafacenti” ma anche ex milanesi, che, per poter pagare un mutuo ragionevole, si sono trasferiti nell’hinterland, e magari nel fine settimana “respirano” una doppia dose di inquinamento perché hanno vicino i centri commerciali dove trasmigrano i milanesi, ma per quelle zone non si parla di congestion charge.

Chi può, usa costose auto elettriche o l’autista NCC (noleggio con conducente) che costa meno di un dipendente, è interamente detraibile e soprattutto può circolare sulle corsie riservate anche durante i giorni di blocco anche se non è euro 4 con filtro antiparticolato, e forse può passare anche con il rosso.

Si poteva sperare che il Sindacato milanese nella sua autonomia, si autoregolamentasse dato che la salute dovrebbe essere un bene comune, immaginando che uno sciopero anche solo annunciato, può provocare un aumento del traffico di auto, visto che circolano anche le seconde auto di famiglia, euro zero ed euro 1 maggiormente inquinanti. Questo dimostra come il capitale sociale, il prendersi carico dei problemi della comunità siano un valore spesso solo dichiarato a fini di contingente lotta politica, e non una scelta etica consapevole. Se si pretende giustamente che i commercianti non vendano per diminuire l’inquinamento da traffico veicolare, si può anche chiedere ai tramvieri di non scioperare un giorno per non aumentarlo.

Il riconoscimento di un vero diritto soggettivo all’ambiente è ormai considerato tra quelli primari, rientrando in quello più generale alla salute. Pertanto potrà essere bilanciato, se indispensabile, con altri diritti di rilievo costituzionale come il diritto allo sciopero nel caso specifico di venerdì scorso e più in generale con il diritto al commercio, nel momento in cui un blocco del traffico non permette di avere clienti in un determinato esercizio commerciale.

Anche il Comitato Nazionale per la Bioetica rilevava che la questione ecologica ha un carattere etico e non può essere riduttivamente risolta in chiave economicistica e che la politica e il diritto devono mantenere un ruolo prioritario in quanto la loro ragion d’essere è data proprio dalla tutela di diritti e valori umani, per i quali non è ammissibile alcuna forma di negoziazione. Infatti è ormai dimostrato in modo inequivocabile la correlazione tra livello di inquinamento e l’aumentata incidenza di allergie, asma, affezioni alle vie respiratorie, infertilità e tumori. Adesso aspetto che qualcuno mi faccia rilevare che la leggera pioggia e il vento erano dalla parte dello sciopero, una volta tanto non si può dire “piove, governo ladro”.

Forse è venuto il momento per il centrosinistra di parlare anche di questo se vogliamo cercare di essere più credibili. Su questione come la salute, in particolare su cosa respiriamo inteso come diritto primario, bisogna far prevalere il senso di responsabilità civica che deve essere richiesto a tutti.

Massimo Cingolani

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti