20 dicembre 2011

libri – VERITA’ BELLEZZA BONTA’


VERITÀ, BELLEZZÀ, BONTÀ
Educare alle virtù nel ventunesimo secolo

di Howard Gardner

Feltrinelli 2011, pp 222, 20 euro

 

“Il mio obiettivo in questo libro è duplice:definire la verità, la bellezza e la bontà per il nostro tempo e spiegare come sia possibile mantenere vive queste virtù nel futuro e per il futuro”. L’autore dell’ambizioso progetto è Howard Gardner, docente di Cognitivismo e Pedagogia alla Facoltà di Scienze dell’Educazione all’Università di Harvard, dove è anche professore di Psicologia e condirettore del Progetto Zero, un programma sperimentale sui meccanismi dell’apprendimento.

Noto in tutto il mondo, soprattutto per i suoi studi sulle intelligenze multiple, Gardner, in questo libro, esplora il significato delle tre virtù classiche analizzandone le variazioni e le possibili interpretazioni in un’epoca come la nostra dove il progresso tecnologico e un diffuso materialismo hanno sovvertito valori e comportamenti, mettendo profondamente a rischio la visione morale.

Il vero, il bello, il giusto che fin dall’antichità filosofi, teologi e artisti hanno tentato di classificare come espressione della natura umana attraverso le diverse civiltà, nel libro di Gardner si confermano concetti fondanti, sebbene in continuo veloce mutamento, anche della nostra società e di quelle future. Perché i tempi in cui viviamo e quelli che ci attendono, sempre più interconnessi tra diverse culture, impongono un confronto di idee e una conciliazione tra i diversi contesti.

La percezione differente delle cose, le nuove conoscenze, richiedono infatti apertura a un percorso di princìpi condivisi. E Gardner, con chiarezza di linguaggio e senza moralismi, ci dice che gli effetti della rivoluzione digitale da una parte potenzialmente distruttivi, dall’altra costituiscono un’opportunità di espansione. “Perché può esistere” – scrive Gardner – “una sinergia produttiva fra le energie abbondanti, anche se irriverenti, dei giovani e le esperienze accumulate dalle persone più avanti negli anni. La nostra epoca ha inaugurato un terreno di gioco in cui i giovani e i meno giovani sono in una posizione mirabilmente complementare. I primi hanno la padronanza dei nuovi media, e sono cresciuti in un mondo in cui le idee postmoderne di diversità, relativismo e scetticismo sono parte dell’atmosfera intellettuale. I secondi hanno acquisito maggiori esperienze nel campo della bellezza, nelle sfere del lavoro e dell’azione civica”.

Se molti hanno parlato di “morte delle virtù” quasi che nella molteplicità di religioni, culture, abitudini, esse abbiano finito per dissolversi, Gardner non la pensa così. Anzi, navigando tra utopismo nostalgico e scetticismo postmoderno, definisce con estrema apertura una ricontestualizzazione della natura di verità, bellezza, bontà (le tre grandi catene dell’essere, come teorizzava il filosofo e storico delle idee Arthur Lovejoy) e ci mostra come poter immaginare il futuro e soprattutto come prepararlo ai giovani che verranno.

 

questa rubrica è a cura di Marilena Poletti Pasero

rubriche@arcipelagomilano.org



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