22 novembre 2011

DONI 1 OFFRI 12: IL VOLONTARIATO VALE COME L’ORO


Il titolo di questa chiacchierata è simile alla pubblicità dei supermercati “paghi 1 prendi 3”, ma qui si tratta di ben altro, cioè ogni euro donato alle associazioni di volontariato viene immediatamente trasformato in 12 euro di servizi. Questo è il risultato della ricerca svolta da CNEL-ISTAT per una “valutazione economica del lavoro volontario nel settore non profit” pubblicata lo scorso luglio. Tale ricerca mette in risalto, in termini scientifici, l’importanza economica e sociale di una realtà particolarmente importante della nostra società.

I ricercatori Stoppiello e Lori spiegano: “E’ stato assegnato un valore economico al tempo offerto dai volontari, per ogni tipo di funzione che assolvono, in accordo con il costo che sarebbe necessario pagare qualora si acquistassero gli stessi servizi sul mercato. Tecnicamente è stato usato il “metodo del costo di sostituzione” che, una volta determinato l’ammontare delle ore di volontariato prestate, le trasforma in unità di lavoro equivalente a 38 ore settimanali per 48 settimane lavorative annue”. Un “salario ombra” che, a livello nazionale, grazie a 3.300.000 volontari operanti gratuitamente in ben 221.000 associazioni, portano aiuto e servizi a circa 20 milioni di persone, occupando 750.000 persone in forma retribuita e realizzando un valore di produzione del no profit quasi al 5% del PIL. Ciò dimostra che il volontariato svolto da uomini e donne che prestano il loro servizio, là dove lo Stato non riesce ad arrivare, non fa notizia, ma è un lavoro straordinario e silenzioso; non si tratta solo di un atto di generosità individuale, bensì di un forte valore sociale ed economico. Investire nel volontariato rende molto!

I volontari sono una delle componenti principali di ogni associazione del no profit; un esempio pratico è la mia esperienza presso la “Mensa dei Poveri” di via Ponzio 75, in zona Piola/Lambrate, gestita dalle Suore Missionarie Francescane di Maria, che quotidianamente distribuisce 550 pasti ai poveri, italiani e non. Nel 2010 sono stati erogati pasti per un totale di 125.841. Ebbene grazie alla collaborazione di 216 volontari che operano a turni nel servizio mensa e all’aiuto del Banco Alimentare, riusciamo a contenere a 3 euro il costo di ogni pasto. Tale costo è dato dagli stipendi di sei cuoche, le spese di acqua, gas, elettricità, riscaldamento, manutenzione delle strutture, ecc…… E ancora tramite i volontari sempre nel 2010 sono state rese disponibili 1.592 docce, 983 prestazioni del guardaroba, 2.253 ore alla scuola di Italiano e altri interventi presso il Centro di Ascolto.

I benefattori sono l’altra componente essenziale per le opere sociali. Non appaiono, non fanno notizia, ma sono preziosi ed essenziali per realizzare la “mission” delle associazioni no profit. La “mission” della “Mensa dei poveri” consiste nell’accoglienza dello straniero e dei poveri italiani (ormai al 23,5%) che ogni giorno si presentano alla porta offrendo loro un pasto caldo (primo, secondo con contorno, frutta….), curando la loro igiene personale, consegnando indumenti dignitosi, donando un supporto presso il Centro di Ascolto e una possibilità di integrazione imparando l’Italiano

 

Giovanni Agnesi

 

PS. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.centromariadellapassione.org



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