11 ottobre 2011

LA SPERANZA AL DI LÀ DEL RUBYGATE


28 settembre 2011. Incontro pubblico a palazzo Marino su “Milano: come la immaginano, la pensano, la vogliono le donne che ci vivono”. Le donne di Milano sono arrivate puntuali, molte anche in anticipo poiché alle 18 i posti a sedere erano già esauriti. Di lì a poco, raggiunte e superate le 400 presenze, nessuna sarebbe più riuscita a entrare tanto la sala era gremita. Molte erano sedute per terra, come studentesse in una assemblea. Sulle poltroncine c’era una pagina del “programma del candidato sindaco Giuliano Pisapia”, “Milano delle donne” con l’indicazione delle direttrici dell’azione di governo: la presenza di donne e uomini in Giunta e ai vertici del Comune e delle aziende partecipate; il bilancio di genere e l’intervento sui tempi e servizi della città; i provvedimenti contro gli stereotipi e la pubblicità offensiva e i provvedimenti di contrasto alla violenza sulle donne.

L’incontro è stato promosso dalla Commissione consiliare per le Pari Opportunità, con la Presidente Anita Sonego e la Vice Presidente Marilisa D’Amico, che hanno chiamato a raccolta “le cittadine di Milano per riunirsi con regolarità e ragionare assieme su come vivere la nostra città”. Dopo i saluti di Basilio Rizzo, Presidente del Consiglio Comunale, ha aperto i lavori Francesca Zajczyk delegata dal Sindaco per lo sviluppo delle politiche per le pari opportunità e per la promozione della candidatura di Milano a sede della Conferenza mondiale sulle donne dopo Pechino e New York.

Numerosissime le associazioni e i comitati presenti (Udi, Fidapa, Nuova Impresa, Di Nuovo, Mondo senza guerra, Se non ora quando, Consultori per la salute delle donne, Blimunda, Donne in rete, Usciamo dal silenzio, Donne in quota, Quaderni viola, il Comitato dell’Ordine degli avvocati e molte altre) che sottolineano temi e formulano proposte su: salute, lavoro, consultori, spazi per le donne, la violenza, la crisi economica, il rapporto con le donne che provengono da altre culture.

Cosa c’è stato di importante in quest’incontro? Significativa è stata la presenza della Vicensindaco Guida e delle assessore Benelli, Bisconti, De Cesaris e Tajani oltre che del Sindaco che ha sottolineato l’orgoglio di aver stabilito e rispettato la regola della parità nella designazione di ruoli, compiti e incarichi sia in Comune che nelle società partecipate. Se fosse possibile sintetizzare in poche battute il senso e la portata di questo primo incontro si potrebbe dire che:

* la città ha incontrato se stessa. Potremmo dire che pare essere stato avviato il rapporto tra elettrici ed elette auspicato dalle donne singole e associate di questa città, ma in verità quel che si è avvertito è che quelle formule giuridiche che a molti sembrano vuote come la definizione del Comune come “ente esponenziale della propria comunità” qui sembra avere preso corpo, voce, e parola;

* la democrazia partecipativa – con la proposta, la pubblica istruttoria e la decisione motivata e trasparente – ha incontrato la democrazia paritaria – con la presenza di competenze di donne e uomini, in pari numero e grado, nella condivisione delle responsabilità;

* il protagonismo delle donne ha incontrato l’interesse pubblico. Queste elezioni e ciò che ne è seguito hanno visto le donne divenire protagoniste. Le donne si sono proposte. Per sé, con un significato anche per le altre e nell’interesse di tutti. Si sono proposte per sé e questo ha significato molto anche per le altre. Nel contempo è altrettanto evidente che non esiste un mandato di genere, poiché le donne rappresentano sia gli uomini che le donne rappresentando lo specifico interesse pubblico connesso al mandato conferito.

Il prossimo incontro e i tavoli di lavoro per i progetti sui temi sopra accennati si terranno prima di Natale e in questo senso quest’anno, iniziato con il gelo del Rubygate e dell’offesa per tutte le donne, pare finire, per lo meno qui a Milano, con un orizzonte che da tempo non si vedeva e che sembrava non dovesse arrivare mai.

Ileana Alesso



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