27 settembre 2011

“HABEMUS CONSULTA ANTIMAFIA”


Senza ulteriori indugi il Sindaco Pisapia ha appena nominato una Consulta Antimafia composta da esperti di alta caratura professionale, umana e tecnica per una funzione delicata e irrinunciabile: quella di essere strumento di analisi conoscitiva della realtà – ormai acclarata e da più parti denunciata – della criminalità mafiosa organizzata, presente a Milano e nell’hinterland e capillarmente penetrata nella ristorazione, nel commercio, nel movimento terra, nello smaltimento di rifiuti, nell’edilizia e nella finanza.

La compongono Nando dalla Chiesa, Umberto Ambrosoli, Luca Beltrami Gadola, Giuliano Turone e Francesco Grigo. Gherardo Colombo ha dato la sua futura disponibilità a farne parte. I loro nomi, le loro storie personali e professionali sono per tutti noi garanzia di elevata qualità, capacità e competenza: ed è quindi una notizia che ci rasserena e conforta la speranza che – finalmente – l’emergenza e l’urgenza del problema siano affrontate ai massimi livelli. Grazie Sindaco!

Ciò detto, resta insoluto ancora l’altro elemento della questione: ovvero la nomina da parte del consiglio comunale di una Commissione Consiliare, composta da eletti che dovrebbero rappresentare ciascun partito del Consiglio eletto a maggio. A rigor di prassi istituzionale sarebbe auspicabile che essa avesse alla vice presidenza un membro dell’opposizione, che – tuttavia – già si sarebbe negata a farne parte. Sembrerebbe curioso che, per esempio, Manfredi Palmeri non occupasse quella funzione: nella precedente amministrazione si era speso a favore della nomina di una Commissione Antimafia, a lungo richiesta dalla allora opposizione e naturalmente negata dalla Moratti (a Milano la mafia non esiste!….).

Non si comprenderebbe allora perché oggi dovrebbe l’opposizione sottrarsi ad una pubblica assunzione di responsabilità politica nell’affrontare un fenomeno che non è né di destra né di sinistra: in quanto è, con tutta evidenza, una minaccia per il tessuto sano della città e della cittadinanza intera! Aggiungendo anche che sarebbe proprio ora di piantarla con i calcoli di bottega, magari pensando finalmente alla politica come servizio ai cittadini…. (Pisapia docet).

Sarà poi tutto da vedere il rapporto tra la Consulta del sindaco – le cui deleghe non sono ancora note – e l’istituenda Commissione Consiliare. Sembra naturale prevedere e auspicare che Consulta e Commissione lavorino in sinergia, interfacciandosi e tenendo conto che alla Consulta spetterebbero la consulenza ai consiglieri, l’individuazione degli obbiettivi, delle tecniche di analisi dei dati emergenti dai vari ambiti di intervento comunale e competenza degli assessorati, portandone i risultati alla Consiliare che non ha quelle competenze tecniche.

Altro capitolo fondamentale è il coinvolgimento dei cittadini. La recente Summer School a Scienze Politiche, organizzata ad alto livello di eccellenza per la qualità e quantità di contributi interdisciplinari, ha evidenziato chiaramente l’indispensabilità del contributo civico attivo e partecipato il più possibile. In questo senso dunque auspichiamo il coinvolgimento da parte dell’istituzione comunale, nelle sue due componenti antimafia, delle associazioni di categoria: artigiani, commercianti, confindustriali, Assolombarda, associazione giovani imprenditori, ordini professionali oltre alla Rete scuole per l’educazione alla legalità, a SOS racket, dovrebbero essere promotori e cinghia di trasmissione di un circolo virtuoso che lavori con la Consulta e la Commissione consiliare, attivati e stimolati a collaborare con tutti i dati e gli elementi a loro conoscenza. Il rischio, altrimenti, sarebbe quello di svuotare di contenuto effettivo gli organismi comunali creati e creandi ad hoc, riducendoli a pura funzione simbolica.

Certamente Milano e Lombardia (al terzo posto per numero di beni confiscati alle cosche) non possono permettersi di mancare l’opportunità di costruire finalmente un impianto istituzionale solido, credibile, generoso ed efficiente nell’affrontare un tema che – anche in vista dell’Expo – è di ineludibile importanza nella sua gravità. Offrendo finalmente – anche nel panorama nazionale – un laboratorio politico civico di visibile eccellenza ed efficienza. Milano può finalmente avere ciò che aspetta dai tempi della Commissione Smuraglia (Pillitteri sindaco, vent’anni fa). Buon lavoro congiunto (e sarà tanto) alla Consulta e ai nostri Consiglieri!

 

Cristina Simonini

 



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