20 settembre 2011

TRADIRE BERLINGUER A SINISTRA


Dal 1993 siamo in una situazione di stallo. Non è vero che tutti quelli di centro destra sono brutti sporchi e cattivi e quelli di centro sinistra sono anime pie che fanno politica solo ed esclusivamente con un fine nobile. Anche noi del centro sinistra possiamo avere dirigenti incriminabili o incriminati purtroppo. La scivolata sulla buccia di banana che ha portato su tutti i mezzi di informazione Filippo Penati è stata accolte con un misto di stupore e rabbia dalla base.

Il tesserato tipo del partito democratico, per quelli che conosco e frequento con una certa costanza, è tutt’oggi alla ricerca di un leader o di una classe dirigente che sia in grado di guidarlo con continuità e coerenza con idee programmi innovativi che diano occupazione e sviluppo sociale in una fase economica terribile di cui a oggi non si vede uscita.

L’affare Penati prima di essere un problema giudiziario è un problema di strategia politica. Dove è il partito riformista lombardo che si occupa di sviluppo e innovazione che propone nuovi modelli di vita e sostenibilità, che risponde alle reali esigenze della gente prima in realtà piccole per poi esportarli su scala nazionale? Eppure noi avremmo il modello tosco emiliano a cui attingere.

Qui siamo a parlare della costruzione di abitazioni sulle ex aree Falck dove la magistratura sospetta che un dirigente del partito sia coinvolto nella stesura del PGT. Stiamo a parlare dell’acquisto da parte di un ente pubblico di azioni di una holding autostradale a un prezzo non congruo come sostiene la Corte dei Conti.Questa storia mi ricorda tanto Rosi e le mani sulla città e allora era meglio Don Achille Lauro che almeno regalava pasta e scarpe!

Come in un sogno che si tramuta in incubo a volte ci si può sentire precipitare nello spazio buio e mano a mano che passa il tempo si ha la sensazione che aumenti la velocità e insieme la paura. A questo punto il sogno finisce ci si sveglia, magari si va in cucina e si spazzola il frigo per poi tornare a dormire a stomaco pieno. Nel caso del militante del PD questo purtroppo non avviene. Siamo ancora nella fase dell’accelerazione, si ha la netta sensazione di precipitare nel nulla con la paura di trovarsi in una dimensione politica non gradita.

Sino a oggi quelli che… la sinistra, sono sotto scacco politico per una scelta strategica operata da Enrico Berlinguer nel 1981, che nell’intervista “I partiti sono diventati macchine di potere” rilasciata a Eugenio Scalfari, per La Repubblica del 28 luglio 1981 dichiara: “noi vogliamo che i partiti cessino di occupare lo Stato. I partiti debbono concorrere alla formazione della volontà politica della nazione interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo, controllando democraticamente l’operato delle istituzioni.”(1). Probabilmente Berlinguer immaginava dirigenti di altro (e alto) rango. Purtroppo accade che la magistratura indaghi o abbia indagato dirigenti dei “partiti di sinistra”.Se l’eredità politica di Berlinguer è vincolante (ed io lo credo) bisogna comportarsi di conseguenza se viceversa la strada intrapresa è diversa è quantomeno opportuno rinunciare al lascito.

E’ ovvio che sino a che non si siano celebrati i processi vale la presunzione di innocenza per tutti. Tuttavia se un magistrato ti convoca non lo fa senza elementi degni un approfondimento. Bettino Craxi nell’oramai lontano o vicinissimo 1992 osservava che: “C’è un problema di moralizzazione della vita pubblica che deve essere affrontato con serietà e con rigore, senza infingimenti, ipocrisie, ingiustizie, processi sommari e grida spagnolesche. E’ tornato alla ribalta, in modo devastante, il problema del finanziamento dei Partiti, meglio del finanziamento del sistema politico nel suo complesso, delle sue degenerazioni, degli abusi che si compiono in suo nome, delle illegalità che si verificano da tempo, forse da tempo immemorabile“(2). A chi ha subito, magari in alcune vicende con un certo accanimento, ma non senza ragione, indagini da parte della magistratura va riconosciuto il dovuto rispetto per essersi difeso a viso aperto. Aridatece ‘er Puzzone

Ma veniamo a chi si difende dalle accuse in modo a volte maldestro, alle vicende dei giorni nostri. Abbiamo un dirigente nazionale già responsabile della segreteria politica nazionale, già presidente della provincia di Milano che dichiara: “Si sgretola e va in pezzi la credibilità dei miei accusatori: erano già apparse evidenti le contraddizioni e l’infondatezza delle ricostruzioni dei fatti unilaterali e false dei due imprenditori inquisiti, che sono il pilastro su cui si regge l’impianto accusatorio nei miei confronti. Continuo a ribadire la mia totale estraneità ai fatti che mi sono addebitati. Più passa il tempo e più appare chiaro che le dichiarazioni dei miei accusatori sono false.” (3)

Alle dichiarazioni dell’accusato si contrappongono quelle dell’accusa come in un’aula di giustizia virtuale. “Il presunto giro di tangenti svelato dall’inchiesta della Procura di Monza sulle aree ex Falck e Marelli di Sesto San Giovanni, era inserito ”nella cornice di un sistema di corruzioni che ha contraddistinto per lungo tempo la gestione della cosa pubblica da parte di alcuni pubblici amministratori” (4)

Noi cittadini milanesi paghiamo le tasse a fronte dell’erogazione di servizi. E’ fondamentale a questo punto sapere perché la provincia di Milano durante la presidenza Penati ha pagato a Gavio 76 milioni di euro in più rispetto al valore di mercato le azioni della Serravalle che ha comprato. Perché sono dieci anni che l’ex area Falck è ferma e non si parte con i lavori (mi sembra Bagnoli)! Bisogna spiegarlo al contribuente milanese, al tesserato PD, e ora anche al magistrato. Per la politica riformista ne parliamo poi.

Riccardo Lo Schiavo

1. http://www.palmirotogliatti.it/content/argomenti/articoli/la_questione_morale_di_enrico_berlinguer

2. http://www.socialisti.net/SOCIALISTI/craxi2.htm

3. http://affaritaliani.libero.it/milano/tangenti.html

4. http://ansa.it/web/notizie/collection/rubriche_cronaca/08/25/visualizza_new.html_732567863.html



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