22 luglio 2011

PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE: AFFOSSARE I PARCHI


“Affossare i parchi”: leggendo il testo del Progetto di legge n. 76* della Regione Lom-bardia mi pare che questo sia il vero scopo della norma, che si propone “la trasforma-zione in enti di diritto pubblico degli attuali consorzi di gestione dei parchi regionali”, “con l’obiettivo della semplificazione delle procedure di pianificazione nell’ambito delle aree protette e alla valorizzazione dei parchi locali”.

A parte che anche i consorzi sono enti pubblici, che vedono la partecipazione di tutti i Comuni interessati, e quindi sono una istituzione democratica, mentre un ente pubblico come definito dalla nuova norma rischia di essere un soggetto molto più facilmente controllabile dalla parte politica che in quel momento amministra la Regione, ci sono due punti molto pericolosi nel progetto di Legge: a) viene modificato il comma 6-ter dell’art. 18, prevedendo che non solo la programmazione di infrastrutture nazionali prevalgono sul piano del parco, come ora, ma inserendo che anche la programmazione di infrastrutture regionali prevalgano sulle ipotesi di piano formulate dal Consorzio; b) l’art. 22-quinquies prevede che le associazioni ambientaliste, agricole, venatorie, …siano sentite solo “nelle materie di rispettivo interesse”.

Ho studiato, per una ricerca sullo sviluppo sostenibile, la storia del Parco del Ticino. Debbo osservare che mentre la generazione degli anni ’70 si è battuta per conservare quell’area, proteggerla, valorizzarla, i suoi figli la vogliono di fatto “distruggere”. Nel parco del Ticino si vuole una terza pista per Malpensa (quando purtroppo si deve riconoscere che l’aereoporto è già ora sottoutilizzato, e ha la concorrenza di altri numerosi scali nella stessa Lombardia), si vogliono costruire ulteriori tangenziali e strade veloci, di fatto si vogliono costruire case e casette, dimenticandosi che le case non generano valori nel tempo, ma solo al momento iniziale.

Cosa faranno gli abitanti di quelle case se non c’è lavoro: i domestici di quelli che abitano nell’appartamento a fianco? Invece andrebbe valorizzata, o meglio riscoperta l’agricoltura, tenendo conto che il verde genera ricchezza: ossigeno, materie prime, ma anche benessere e clima migliore. Salviamo quel poco verde che resta in Lombardia e non consumiamo altro suolo.

I costruttori dovrebbero piuttosto pensare a riqualificare il costruito, con nuovi progetti abitativi: molte case costruite dopo la guerra richiederebbero forti interventi: perché non si pensa a un piano in cui si ristrutturano, anche alzando di qualche piano, alcuni palazzi, poi in essi si trasferiscono gli abitanti degli altri palazzi, e quindi si mettono a norma o si ricostruiscono questi palazzi. Ci sarebbe lavoro per tutti, senza consumare suolo. Basterebbe un po’ di buona volontà. Qualche buon incentivo e soprattutto far capire che tale scelta fa bene a tutti.

Non commento il secondo punto, che parla da sé: non si vogliono obiezioni, il “principe ha sempre ragione”.

Per concludere ho letto su un giornale che il giornalista Cazzullo si chiedeva come mai le donne a Milano non hanno votato una donna, ovvero la Moratti. Qualcuno di voi è andato in zona Garibaldi? Stanno sorgendo grattaceli, ma non c’è un albero! Come si vivrà in estate in quella zona? Da scappare! E là dove c’era una zona verde, perché era un vivaio, si é costruito il palazzo della Regione, privando quell’area di Milano, molto squallida, della possibilità di avere un po’ di verde. Che poi non ci siano servizi per i bimbi, che gli asili nido costino come e forse di più dell’Università è un’altra perla di una amministrazione retta da una “donna”. Battiamoci per una città a misura di bambino, che quindi sia vivibile. Là dove c’è verde, c’è anche un microclima che rende sopportabile il vivere a Milano anche in estate.

Alessandra Tami

*”Nuova organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette e modifiche alle leggi regionali 30 novembre 1983 n. 86 (Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve dei parchi e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale) e 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi)”



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti