14 giugno 2011

QUARTO OGGIARO E CASA POUND


Lo scorso tre giugno in piazzetta Capuana si è tenuto un presidio di cittadini del quartiere e cittadini antifascisti contrari all’apertura a Quarto Oggiaro di una sede di Casa Pound, nota organizzazione di estrema destra. La manifestazione si è tenuta in un clima tranquillo e non violento vista la volontà degli organizzatori di dimostrare in modo pacifico l’assoluta contrarietà a una apertura che inserirebbe un’ulteriore elemento di tensione in un quartiere che di certo non ne ha bisogno. Grande è stato il dispiegamento delle forze di polizia intervenute per tutelare l’ordine pubblico e alle quali va il ringraziamento per l’impegno dimostrato nel mantenere un clima nel complesso sereno e pacifico.

Tutto questo però non cancella le forti preoccupazioni che viviamo a fronte di una presenza che ha sollevato e solleva tanti interrogativi. Chi ha concesso i locali per aprire questo “circolo privato”? di quali protezioni gode Casa Pound? quali sono gli obiettivi e le finalità culturali del neo costituito circolo?

Ormai da lungo tempo si assiste in quartiere a un proliferare di manifesti e gagliardetti di Casa Pound affissi o appiccicati un po’ dappertutto e in particolare nelle vicinanze della Stazione delle Ferrovie Nord non lontano dalla sede del novello circolo. E a questo stato di cose va richiamata nel recente passato la discussa presenza in zona Certosa di Cuore Nero altra vicenda inquietante che ha preoccupato non poco i cittadini sensibili e la città nel suo complesso.

E’ preoccupante notare l’uso di simboli quali la croce celtica e altro, antichissimo segno recuperato in seguito dai cristiani d’Irlanda e Inghilterra, che da simbolo religioso è divenuto il simbolo di un’area culturale e politica estrema che manifestamente ritiene la violenza strumento di lotta politica e che trae linfa da ideologie che tutto sono tranne che democratiche.

Persino il nome Casa Pound si ricollega a uno scrittore noto per le posizioni anti semite e vicine al governo fascista. Tutto ciò è inaccettabile e penso che il nostro quartiere composto per la stragrande maggioranza da gente che lavora e anziani non meriti questo stato di cose e non lo meriti la città intera.

A noi tutti è chiesto di capire di più questa frangia di estrema destra che attecchisce nel nostro territorio e nella nostra benedetta e maledetta città. Il fenomeno dei movimenti di estrema destra può trovare, e in parte ha già trovato, terreno fertile nelle periferie delle grandi città italiane ed europee.

C’è bisogno di uno sguardo nuovo alle periferie e a questi riemergenti e preoccupanti fenomeni, è necessario uno sguardo “amorevole” che sappia portare la buona politica e le buone pratiche di governo municipale in periferia.

Sono fiducioso che l’amministrazione neo eletta non tarderà a dare significativi segnali di attenzione alle periferie e ai loro abitanti per migliorare la qualità della vita e impedire che attecchiscano ideologie che di culturale e democratico hanno ben poco.

Massimo Maggiaschi



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