7 giugno 2011

Scrivono vari – 07.06.2011


 

Scrive Sergio Murelli a Jacopo Gardella – In merito al degrado della piazza in oggetto voglio segnalarvi lo stato vergognosamente pietoso dell’interno della chiesa che contiene opere d’arte di grande valore. Sono molto affezionato a questo luogo dove quasi 50 anni fa mi soffermavo nel mio tragitto verso scuola: sono ritornato alcuni anni fa e sono stato avvicinato dal vecchio parroco, dimesso e piagnucolante, che mi decantava i quadri avvolti nella semioscurità lamentando che non ci sono i soldi né per la luce, né per le pulizie e tocca affittare delle camerette della sacrestia a studenti per raggranellare quattro spiccioli.

Reagisco abbastanza indignato chiedendo che fa la Curia e quello sveste subito i panni del don Abbondio per aggredirmi con una reprimenda sul dovere dei cittadini a provvedere ai bisogni della parrocchia, compresa la cura delle opere d’arte. A questo “dovere” sono sicuro che molti privati, io per primo, non si sottrarrebbero se stimolati a farlo: invece non mi risulta alcuna iniziativa e rimane l’immagine del vecchio prete che impreca contro i “giovani” che la fanno facile!

 

Scrive Stefano Riva a Franco D’Alfonso – Sono un consigliere di zona 8 della passata e della presente legislatura, eletto cinque anni fa con la Lista Ferrante, e ora con S.E.L. Nell’articolo “Milano Civica per Pisapia: la storia di un caso”, credo che per correttezza avreste potuto mettere in relazione il risultato di Milano Civica con quello ben più alto ottenuto dalla Lista Ferrante nel 2006, sia in zona sia in comune (se non ricordo male allora fu il 7,5% con 4 consiglieri comunali). Peraltro Milano Civica è il nome che abbiamo utilizzato in questi ultimi anni noi superstiti della Lista Ferrante, quindi per gli elettori meno attenti potrebbe esserci stato un voto di continuità.

Non per sminuire il risultato dell’attuale lista civica (a cui vanno le mie sincere congratulazioni!!), ma credo che cinque anni fa, considerata anche la sconfitta di Ferrante, il risultato fosse ancor più sorprendente. Aggiungo che, per esperienza, il fatto di aver creato una lista in meno di 45 giorni non sia necessariamente positivo: la lista Ferrante fu creata in più di 45 giorni, ma la difficoltà di coesistenza tra le diverse anime è immediatamente venuta fuori e ce la siamo trascinata a fatica per cinque anni, soprattutto noi consiglieri di zona, abbandonati a noi stessi….

 

Scrive Mauro Borromeo a Luca Beltrami Gadola – Le virgolette poste nel titolo La salita “del” carro del vincitore, hanno attirato la mia attenzione “ottuagenaria” in quanto mi sarei, forse maliziosamente, aspettato un ragionamento centrato alla salita “sul” carro. Ma Lei, saggiamente dedica la prima parte del Suo scritto al “del” con considerazioni ben condivisibili per passare agli “ardui nodi” da dipanare per le salite “sul” carro, ovvero la squadra assessorile, ma non solo se pensiamo al vasto e frastagliato “arcipelago” (perdoni l’uso del termine) delle poltrone finora aggregate ai poteri “particolari” più che alla tutela della polis e dell’interesse generale. Auguriamoci che i Suoi consigli siano ascoltati, superando il momento esaltante e rifuggendo contagi “carismatici”.

 



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