27 aprile 2011

EXPO: TUTTI INSIEME DISPERATAMENTE


Seguo sempre con attenzione le riflessioni che l’architetto Emilio Battisti pubblica su ArcipelagoMilano. Ritengo i suoi articoli un interessante e utile provocazione al riguardo dell’evento più importante che la nostra città andrà a ospitare nei prossimi anni. Expo 2015 è una vittoria ottenuta attraverso la ferma volontà del Sindaco Moratti, delle altre Amministrazioni locali lombarde con l’appoggio del Governo presieduto allora da Romano Prodi. Una vittoria di tutti, una vittoria condivisa e che ha posto – una volta di più – la nostra città sotto i riflettori internazionali. Oggi – accantonate le questioni tecniche legate ai terreni e alla formazione della NewCo – dobbiamo dedicare tutte le nostre forze, la nostra progettualità per rendere veramente unico questo evento.

Il progetto “Expo Diffusa e Sostenibile” ha tra i suoi principali obiettivi l’individuazione di una rete di progetti minori e complementari rispetto ai progetti “eccellenti”. Lo ritengo un buon punto di partenza e vedo con piacere che l’architetto Battisti cita come esperienza vincente quella vissuta ogni anno attraverso Salone e Fuorisalone, momenti capaci di coinvolgere e animare l’intera città. Il mio Assessorato da ormai due anni ha avviato un tavolo di confronto con Cosmit – per Salone del Mobile – e le diverse realtà che animano il Fuorisalone per studiare le migliori sinergie e interazioni in modo da “contaminare” sempre più la città. Quest’anno il Salone è uscito dagli spazi della Fiera con una presenza in due punti chiave della città; ritengo questa una novità molto importante che va nella giusta direzione della contaminazione e della partecipazione.

Quanto elaborato da Politecnico Milano e dai tanti che hanno collaborato al progetto Expo Diffusa e Sostenibile è un contributo di idee preziosissimo che ci spinge a realizzare un evento che entri nella storia. Un evento capace di offrire ai visitatori che giungeranno a Milano lo stesso spirito che in una settimana – quella del Design –anima la nostra città. Non è pensabile che le Istituzioni –sia nazionali che locali – possano coprire l’intero panorama di offerta di appuntamenti e di richiamo ai visitatori. Il coinvolgimento di tutti i settori attivi della città è un passo obbligato.

Il Comune dovrà avere in questo caso una funzione di global player, oltre che di stimolatore e facilitatore. Un impegno – questo – che ho promosso avviando il tavolo di confronto con le Associazioni a seguito dell’incontro avuto con loro alla Casa della Cultura. All’avvio dei lavori è stato sottoscritto un decalogo da me, da Stefano Boeri e dai responsabili delle diverse associazioni e locali interessati.

Milano deve sempre più riscoprire – in ottica 2015 – la sua capacità di dialogo e confronto: diciamo basta – da una parte e dall’altra – a confronti troppo incattiviti e chiusure ideologiche. Expo 2015 è un evento troppo importante per la nostra città, per l’immagine nel mondo. Concetti che abbiamo già più volte ribadito; il passo in avanti è che Expo sia un evento diffuso, sostenibile e coinvolgente.

Expo è vetrina di tutti i paesi rispetto ma l’elemento primo di attrattività viene dalla città ospitante. Milano deve prendere il meglio da tutte le grandi città del mondo: dai mezzi pubblici presenti tutta notte a Madrid alla facilità con la quale è possibile trovare a New York locali dove poter mangiare a tutte le ore della notte. Una città viva e accogliente si dimostra anche dai servizi che offre non solo ai suoi cittadini, ma ai visitatori che la scelgono come meta. Dobbiamo risvegliare e accogliere ogni contributo di idee, provocazioni, suggestioni che possono giungere dalla società civile. Il successo di Expo 2015 dovrà essere di tutti, di quanti amano la nostra città e fanno di tutto per renderla sempre più bella e attrattiva.

Giovanni Terzi*

*Assessore alle attività produttive del Comune di Milano

 



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